Rovigno. Un giro al mercato e in pescheria

Ottima l'offerta di frutta e verdura di stagione, ma gli acquirenti scarseggiano. I venditori sono tuttavia soddisfatti delle vendite

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Rovigno. Un giro al mercato e in pescheria
Nerina Vičić al bancone della pescheria. Foto: ROVERTA UGRIN

Quello che una volta era considerato un “must” tra le buone abitudini, ossia recarsi al mercato per acquistare frutta e verdura fresca e di stagione, è diventato un lusso che oggi non tutti possono permettersi.
“Possiamo constatare che al mercato rovignese, quest’estate, l’afflusso di clienti, sia residenti che turisti, è leggermente diminuito rispetto all’anno scorso, ma nonostante ciò siamo soddisfatti delle vendite. Malgrado l’arrotondamento dei prezzi, la nostra filosofia è quella di mantenere un rapporto corretto con i clienti, i quali riconoscono la qualità dei nostri prodotti già da trent’anni a questa parte. I turisti di passaggio, invece, preferiscono acquistare la frutta fresca di stagione, come i meloni e le angurie”, dice Tea Peteh, a nome dell’azienda agricola a conduzione familiare (OPG) di Marica Peteh, la quale sarà una tra i benemeriti cittadini per il 2023 che verranno premiati nel corso della seduta solenne del Consiglio cittadino, in occasione della Giornata della Città.
In pescheria, al momento, c’è una ridotta offerta di pesce azzurro, visto il fermo pesca vigente, mentre è ampia la scelta di pesce d’allevamento, tra cui le orate e i brazini, che vengono acquistati per lo più dai turisti. “Il cosiddetto pesce da coccia, come il merluzzo, le triglie, gli scampi e i polpi, sono quelli che vengono più venduti al momento, come pure il tonno importato dall’Italia e il salmone proveniente dalla Norvegia, accanto ai gustosi scampi del Quarnero. Per quanto riguarda i prezzi, al nostro bancone sono rimasti inalterati rispetto all’anno scorso”, dice la sorridente Nerina Vičić, dipendente della ditta locale “A&B” che si occupa della vendita del pesce fresco alla pescheria rovignese.
Per i buongustai, spiccano tra i molluschi i tartufi di mare, gustoso e saporito ingrediente di pranzi (f)estivi, al costo di 40 euro al chilogrammo. Immancabili le cozze provenienti dal Canale di Leme e dal Canale d’Arsa, acquistabili a 6 euro al chilo, mentre le vongole arrivano sui banconi rovignesi direttamente da Chioggia. Le delicate e fresche ostriche, vendute solamente su prenotazione il giorno prima, arrivano in pescheria da una delle migliori località per l’allevamento delle ostriche in Croazia, ossia il Canale di Leme.
Oltre alla frutta, alla verdura, ai pesci e ai molluschi, il mercato rovignese offre un’ampia scelta di altri prodotti tipici regionali, tra cui frutta secca, formaggi, prosciutto crudo e olio d’oliva, il tutto circondato da un’inebriante profumo di lavanda appena raccolta nei campi del Rovignese.

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