Pulapromet col vento in poppa

Nei primi 9 mesi di quest’anno la municipalizzata per i trasporti pubblici urbani ed extraurbani ha raggiunto numeri di tutto rispetto: i passeggeri sono stati 2.391.185 ovvero il 12,3 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In aumento del 18,54 p.c. anche le entrate dell’azienda

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Pulapromet col vento in poppa
La linea 1 che porta a Valcane e Stoia d’estate è stata la più frequentata. Foto: DARIA DEGHENGHI

Tra meno di due mesi, il 2023 sarà alle spalle, e prima ancora di produrre un conto consuntivo finale, la “Pulapromet” tira le somme per i primi 9 mesi dell’anno. In tutto 12,30 per cento di passeggeri e 18,54 per cento di incassi in più rispetto allo stesso periodo del 2022: sono i dati più rilevanti che emergono dalla relazione appena resa pubblica dalla direzione dell’azienda dei trasporti urbani ed extraurbani di Pola. In tutte le zone servite dai bus, i passeggeri sono stati ben 2.391.185. Sempre in 9 mesi, le corriere di Pola hanno quantificato 67.419 partenze e attraversato in tutto 1.313.848 chilometri. Tanto di variazione ovvero aumento della frequenza degli spostamenti in bus non bastano certo a dimostrare che l’auto privata non sia il mezzo di trasporto più usato dai cittadini di Pola, ma in ogni caso una certa mutazione sulle modalità di trasporto usate dai residenti, qui incluso un considerevole aumento delle salite a bordo dei bus da parte dei vacanzieri, giovani soprattutto, durante i mesi estivi.

I pensionati davanti a tutti
Che l’abitudine alla mobilità in bus venga maggiormente conservata sempre e soprattutto dagli anziani, lo dicono gli ulteriori dati forniti: il numero più elevato di corse è stato realizzato mediante abbonamento per pensionati, cioè 714.668 in tutto. Segue il dato altrettanto significante delle 611.715 corse registrate mediante acquisto del biglietto a bordo del bus, che rappresenta la modalità di viaggio più dispendiosa e maggiormente prescelta proprio dai turisti. A tanto si aggiungono 448.718 corse realizzate da allievi con abbonamenti rilasciati secondo la tariffa agevolata per le scolaresche. Tirando le somme, si deduce che nell’arco di 9 mesi di gestione la Pulapromet ha incamerato 1.783.292,65 euro al netto, vale a dire quel 18 per cento in più rispetto all’anno prima. Dati i costi più elevati delle corse pagate a bordo della corriera e la gran ressa estiva, gli incassi più significativi (775.900,50 euro) risultano derivare dal biglietto per una corsa unica; quindi dagli abbonamenti (575.555,85 €) e in minor misura dalla buscard prepagata (203.870,98 €).

L’introduzione della linea notturna
L’azienda Pulapromet non entra nel merito di spiegazioni precise, tuttavia fa notare che la tratta urbana 1, quella i cui autobus coprono il collegamento con Stoia è quella che ha realizzato il maggior numero di partenze: in tutto 12.335 e ben 709.230 passeggeri imbarcati. A questo punto si potrebbe logicamente supporre che ad incentivare gli spostamenti ci siano determinate destinazioni: spiagge e campeggi, da Valcane, a Stoia con Valovine, ivi incluso lo shopping ed altri contenuti gastronomico-culturali e ricreativi offerti dal Centro commerciale in loco. Quanto alle linee extraurbane, ad imporsi è l’autobus che conduce fino a Medolino: 3.372 partenze e 126.835 utenti. Una novità dell’estate 2023, che ha sostanzialmente arricchito l’offerta dei servizi di trasporto bus, non è certo trascurabile. È la linea notturna che dal 27 giugno al 3 settembre è stata scelta da 9.404 persone che hanno realizzato in tutto 350 partenze. Senza scendere in commenti di sorta, ma lasciando sottintendere che l’impresa sia ben funzionante, si rende palese il rafforzamento compiuto del proprio organico: lo scorso gennaio la Pulapromet aveva 112 dipendenti di cui 66 conducenti, in settembre, invece 121 in tutto di cui 74 alla guida del bus. Chiaro è l’investimento nei quadri, nello specifico in quelli che guidano.

Biglietto a bordo, prezzi elevati
D’altra parte, non va trascurato che a metà dello scorso settembre c’è stato l’aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti, nella misura del 30 per cento. Non succedeva dal 2008. La manovra era servita soprattutto a scoraggiare gli utenti diciamo “più comodi”, poco pratici, saltuari o semplicemente abituati all’acquisto dei biglietti direttamente a bordo dei bus, con conseguente affollamento al momento dell’ingresso sui mezzi e prolungamento dei tempi d’attesa alle fermate: vedi soprattutto ai Giardini e in altri punti di sosta più battuti o di andata/ritorno dalle zone balneari d’estate. Promuovere l’educazione all’uso del mezzo pubblico è ovviamente un compito non esattamente “disinteressato” che la Pulapromet si è assegnata nel contesto delle politiche green e di una mobilità più sostenibile. E quei due euro per corsa, che con spola da un rione cittadino all’altro e vicervesa, diventano 4 sono certo un castigo che induce veramente a cercare la versione prepaid o l’acquisto di biglietti ai punti vendita designati. Per convincere i polesi a rinunciare un po’ di più all’auto privata e sviluppare meglio la cultura del trasporto urbano, non più inteso quale mezzo per soli anziani, ragazzini di scuola o appartenenti a categorie sociali fragili, andrà offerto anche altro: altri servizi aggiuntivi, sempre e comunque l’utilizzo di autobus di nuova generazione e tecnologie innovative, indubbiamente bassi costi o se non altro accettabili. L’azienda pubblica non è quella che deve pensare a fare business, ma soprattutto a offrire servizi che vadano incontro ai bisogni della comunità. Soprattutto locale, in ogni stagione dell’anno.

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