Pola. Rete ospedaliera: modifiche in vista

Nuova ripartizione dei posti letto all’Ospedale di Pola e a quello di Rovigno. Novità per la Medicina d’urgenza

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Pola. Rete ospedaliera: modifiche in vista
Nuova ripartizione dei posti letto all’Ospedale di Pola. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Rete del servizio sanitario pubblico per il settore ospedaliero e nuova rete della Medicina d’urgenza e trasporto sanitario. I consiglieri regionali tratteranno la materia alla seduta dell’Assemblea della Regione istriana, in agenda domani. Un’aggiunta all’ordine del giorno previsto nel primo invito.

Il documento, per quanto concerne l’Ospedale polese, prevede 332 posti letto per la cura di acuti, 44 per lungodegenti, 154 per il diurno e 15 posti letto per le cure palliative. In questa definizione dei posti (si fa riferimento agli acuti), nella maggior parte dei casi viene mantenuto lo status quo, ma c’è anche chi ci rimette e chi ci guadagna. Vediamo. La Medicina interna dovrebbe passare dai 115 letti attuali a 102 (il Ministero della Sanità ne proponeva 105), la Chirurgia generale dovrebbe passare dagli attuali 68 letti a 58 (il ministero ne prevedeva 60), l’Urologia da 9 a 7, la Pediatria da 25 a 18 (in accordo con il ministero), ortopedia e Traumatologia scenderebbe dai 27 letti a 20, Otorinolaringoiatria da 17 a 10, Oftalmologia da 10 a 5, Ginecologia e ostetricia da 57 a 40. Invariato il numero posti letto per Infettivi (14), Neurologia (26), Psichiatria (23). La Neurochirurgia invece dovrebbe guadagnare 9 posti; attualmente non disponeva di nessun posto letto e il Ministero, nella manovra ha proposto 7 posti. La Regione ne ha voluti due in più. Nell’insieme, attualmente l’Ospedale dispone di 391 letti per acuti; il Ministero ne prevede 335 e la proposta della Regione li porta a 332.
Per quanto concerne la disponibilità di letti per la lungodegenza, l’Ospedale ne ha attualmente 36. Il Ministero di competenza ne prevede 44 e la Regione ha accolto appieno la disposizione. Ne guadagnano, se così si può dire il reparto Interni (da 7 va a 9), Infettivi (da 0 a 1), Pediatria (da 3 a 8), Neurochirurgia (da 0 a 1), Ginecologia e ostetricia (da 8 a 10). Ci rimette un posto letto Neurologia (scende a 2), uno la Chirurgia (va a 5). L’ospedale diurno dovrebbe disporre di 154 posti, contro gli attuali 107. Il Ministero ne aveva proposti 146. La proposta regionale si discosta dal disegno ministeriale in quanto ha portato i 30 posti della Psichiatria a 38.
Nella rete ospedaliera pure il nosocomio per l’ortopedia e la medicina riabilitativa “Martin Horvat” di Rovigno. Il reparto di Medicina fisica e riabilitazione dovrebbe disporre di 66 posti letto per il trattamento dei pazienti affetti da malattie acute e croniche, 26 per il trattamento di bambini a rischio neurologico in regime di ricovero e 8 per il trattamento di pazienti neurologici con CVI (insulto cerebrovascolare).
La rete della Medicina d’urgenza prevede la copertura del territorio con i team del Pronto soccorso e del trasporto sanitario dell’Istituto formativo della Medicina d’urgenza della Regione istriana. La sede polese dovrebbe avere 10 Team 1 e 5 T2; un servizio di guardia per il trasporto medico d’urgenza, 12 operatori nella centrale di smistamento chiamate di pronto soccorso, 22 équipe nel servizio di trasporto sanitario e 4 operatori nella centrale di smistamento chiamate per il trasporto sanitario.
La succursale di Pinguente dovrebbe avere 5 equipe T1 e 1 servizio di guardia per il trasporto d’urgenza; Albona, Pisino, Parenzo e Rovigno 5 T1 e 5 T2 ciascuno mentre Umago avrebbe 10 T1 (in precedenza 5 T1 e 5 T2). La suddivisione è stata in base alle necessità e alla distanza fino al primo ospedale. Ricordiamo che il T1 è composto da un medico specialista di medicina d’urgenza, un infermiere e un autista, mentre il T2 non ha medico, bensì due infermieri/tecnici.

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