Pola. Burger Festival, un’occasione per stare insieme

Fino al 28 agosto in centrocittà la prima edizione della rassegna che spopola a Zagabria

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Pola. Burger Festival, un’occasione per stare insieme
Parco Tito preso d’assalto dai visitatori del Burger Festival. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

È in corso il primo Burger Festival polese, ispirato all’omonimo evento della capitale con sei anni d’esperienza e una regia impeccabile dell’agenzia di produzione eventi “Kokoš ili jaje”. Si mangia, dunque, ci si incontra, si chiacchiera, si ascolta della buona musica e si consumano ottime birre artigianali nel Parco Tito, che, vista la popolarità come luogo di ritrovo, sta assumendo pian piano gli attributi di una piazza urbana a tutti gli effetti. Per salvare il manto d’erba, i vialetti di ghiaia e soprattutto il sistema d’irrigazione autocomandata, la municipalità ha fatto stendere una pavimentazione in legno provvisoria su cui corre un “viale” di chioschi in legno che servono appunto hamburger, vini, birre, cocktail e dessert. Le serate ispirate all’hamburger continueranno fino alla fine del mese, per l’esattezza fino al 28 agosto. Tutto il divertimento ruota intorno al concetto dello street food, il cibo di strada, che, si badi bene, non è sinonimo di fast food. L’idea è più sofisticata e le pietanze sono più costose, si capisce. Si tratta di servire burger d’autore, diversi a seconda dei contorni, delle ricette, delle spezie e della selezioni di carni più o meno pregiate. Tra gli chef che preparano la classica pietanza di origini americane si fanno notare gli zaratini “Picnic Mingle&Fun”, con la partecipazione straordinaria dello chef Mate Janković, che vanno fieri dei loro Blackie Burger e Snow, segue la piattaforma “Chef’s burger by Ivan Pažanin” che gioca sul binomio tradizione-innovazione e consiglia il Basil Garlic con cipolla crispy, quindi Mario Mihelj del ristorante “El Toro” con le sue specialità ispirate all’America Latina (El Toro Asado Bacon, BBQ e salse messicane) e la nuovissima catena nazionale di ristoranti “4 Burgers” con i suoi “Smash burgers” dalle denominazioni futuristiche (C1ASSIC, B2CON, SMOK3 JALAPENO e CHIC4EN). Ivan Badžek punta invece sulla tradizione e sui gusti classici. Per il dessert si consiglia di passare dal pasticcere Robert Hromalić che ha perfezionato l’arte al celeberrimo Ferrandi Campus di Parigi. Tra le sue proposte soprattutto gelati artigianali, persino tostati e vegani. Anche la musica è “urban” come la stessa gastronomia e il repertorio include i DJ set dei Jinxie Grooves, Matko Funkovich, Laseech, DJ Kool5, Mr. M, DJ Tricky D con una gamma di generi che spazia dal funk al jazz. L’orario d’apertura è dalle 18 alle 24. L’affluenza è buona, il servizio altrettanto: i burger vengono preparati, serviti, consumati sul momento in allegria. In una serata vengono preparati e smerciati circa duemila panini.

Abbuffate di hamburger in tutte le salse.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

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