Più reati e meno incidenti

Il Commissariato di polizia ha reso noti i dati statistici inerenti all’anno passato. In base ai parametri riportati, le forze dell’ordine affermano che lo stato di sicurezza in città nel 2023 è stato soddisfacente. In aumento i furti aggravati. Complessivamente i casi irrisolti sono stati 579

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Più reati e meno incidenti
Il sopralluogo della polizia dopo una rapina avvenuta in una sala giochi a Pola. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Stando alla statistica, ci si dovrebbe sentire mediamente tranquilli. Almeno per quanto riguarda lo stato di sicurezza in città; un po’ altalenante, a dire il vero, perché se in un segmento è andata bene, in altri le cose sono state un po’ più fosche. Poi la statistica ne ricava la media. In effetti, sarebbe anche acqua passata, in quanto i dati fanno riferimento al 2023 e per quanto riguarda il 2024, la statistica è ancora tutta da scrivere. C’è da sperare in un minore impegno di chi va contro legge e un maggiore impegno di chi la legge la deve tutelare. Possiamo incrociare le dita e sperare che vada bene.

Vediamo l’anno scorso (il confronto è con l’anno precedente). I reati sono aumentati del 17 p.c. e questo è il segmento in cui è andata meno bene. In tutti gli altri casi è andata meglio: il numero di incidenti stradali è diminuito del 26 p.c., i reati nella sfera dell’ordine pubblico sono diminuiti del 23 p.c., reati in violazione di altre leggi in calo del 15 p.c. e infine c’è stato anche il 49 p.c. in meno di incendi.

I numeri della criminalità
A dire il vero, nonostante la vistosa diminuzione dei casi in diversi settori, impensierisce l’aumento nel segmento della criminalità: sono stati evidenziati 1.124 reati, 162 in più di quelli registrati l’anno prima (962) e siamo al 17 p.c. di aumento tendenziale. Era andata peggio nel 2019 (1.161 reati) e nel 2021 (1.193). Il 2020 si era collocato nel mezzo (1.064) e il 2022 era stato il più benevolo (962).
Sono rimasti “cold case” 379 reati. La Polizia, infatti, ne ha risolti 745 (il 66 p.c.). A questi se ne aggiungono 10 degli anni precedenti (quindi, non è detto: la percentuale può aumentare). Guardando alla struttura dei reati commessi, la maggior parte rientra nella sfera della criminalità generale (764) e a seguire quella nella sfera domestica (145), economica (130), legata alla droga (37), cibernetica (21), nel traffico (19) e infine criminalità organizzata (7). Chi leggesse calcolatore alla mano, avrà certo osservato che siamo sotto di 1. La statistica analitica, infatti, ha estrapolato un caso di comportamento estremamente violento e terroristico.

Furti e rapine
Al primo posto (che brutto piazzamento!) tra i reati… beh, non servirebbe nemmeno consultare l’analisi fatta dalla Questura: furti, furti aggravati e rapine. Ci avevate pensato pure voi, vero? A dirla tutta, sono proprio questi i reati che sono la cartina al cartina al tornasole per definire il livello di sicurezza. Più si è a rischio di furti e rapine, più sono i ladri e rapinatori in giro e più ci si sente insicuri. Il conto torna, no? Non per far aumentare l’ansia, ma i casi di furti aggravati sono stati di più che nel 2022; di converso è diminuito il numero di furti, diciamo, semplici.
Nel segmento della criminalità economica, purtroppo è presente quasi tutto il ventaglio di quello che di illecito si può fare. Diciamo quasi perché mettere il freno alla fantasia truffaldina è impossibile (altrimenti qualcuno l’avrebbe già fatto). Dunque, è successo di tutto: falsificazione di documenti, abuso d’ufficio, riciclaggio di denaro, appropriazione indebita, abusi di fiducia, tenuta non corretta dei libri contabili, frode, evasione fiscale… non c’è che l’imbarazzo della scelta.
In quanto a criminalità organizzata, la statistica parla di estorsioni, contratti usurai, falsificazione di denaro, produzione e traffico di armi ed esplosivi. Edificante, no?
Facciamo grazie di (troppi) numeri e leggiamo ancora i dati legati al traffico. L’anno scorso, nel comprensorio cittadino sono stati evidenziati 355 incidenti stradali e 10.746 infrazioni (nell’ordine: mancato uso delle cinture di sicurezza, velocità eccessiva, uso del cellulare mentre si è alla guida, guida in stato di ebbrezza, macchine in divieto di parcheggio).
In conclusione, la… conclusione della Questura. “In base ai parametri riportati, riteniamo che lo stato di sicurezza in città nel 2023 sia stato soddisfacente. Nonostante l’aumento dei reati, l’indice di soluzione degli stessi è in crescita tendenziale… In diminuzione pure i reati legati all’ordine pubblico, reati in riferimento a varie leggi, incendi, incidenti stradali” e in calce l’impegno a lavorare sulla prevenzione e soluzione di reati nella sfera economica e del traffico di stupefacenti. Così è. Tranquilli? Mah. Ci sentiamo di dare ragione a Daniel Webster, politico statunitense e avvocato presso la Corte suprema (quindi, dovrebbe intendersene), il quale sosteneva che “ogni crimine impunito porta via qualcosa dalla sicurezza della vita di ciascun uomo”.

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