Ospedale, la direttrice smentisce i ritardi

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Ospedale, la direttrice smentisce i ritardi

In margine a quanto dichiarato dal sindaco Boris Miletić in una recente intervista, nella quale ha messo in dubbio il proseguimento dei lavori edili (e non) della futura struttura sanitaria, abbiamo chiesto alla direttrice ospedaliera di fornirci le ultime novità sul procedere dell’opera di costruzione del nuovo ospedale. Ci troviamo costretti a dire da buon inizio che è nuova prassi dell’ospedale quella di rispondere alle domande delle testate giornalistiche via e-mail. Riportiamo quindi la risposta scritta della dottoressa Irena Hrstić, alla quale abbiamo chiesto che cosa significhino le parole del primo cittadino sul futuro incerto dell’infrastruttura.

I lavori secondo ruolino di marcia

Nonostante l’Ospedale e il suo fondatore, la Regione istriana, siano in attesa del rilascio di nuovi mezzi – ossia dei mancanti 150 milioni di kune di cui parleremo tra qualche riga –, “la costruzione sta procedendo regolarmente, tanto che i lavori edili per il momento non stanno subendo ritardi” così Irena Hrstić. “L’ospedale – ha proseguito la dirigente –, si occupa altrettanto regolarmente delle forniture pubbliche di arredi e attrezzature mediche. I bandi per queste forniture sono garantiti dal denaro del mutuo concesso dalla Banca per il rinnovo e lo sviluppo (HBOR)”. Alla fine dell’anno scorso l’ospedale era riuscito ad attivare il credito rilasciato da questa banca, riuscendo così a proseguire nell’opera intrapresa (qualcuno dice che la cosa sia avvenuta appena in tempo).

Forniture di vario genere

“In questo momento – sempre la direttrice –, sono attivi i bandi per le forniture di vario genere, in fasi che variano da concorso a concorso. Sono quelli per l’acquisto del macchinario per la mammografia, quello per la coronarografia, di tavoli operatori. E c’è la fornitura dell’attrezzatura medica per il blocco unificato delle sale operatorie nel nuovo annesso ospedaliero (l’annesso 1, che è quello più grande, sorto a lato della Ginecologia), più altri bandi che stanno per essere appena pubblicati”. Per l’ottenimento dell’importo di 150 milioni è necessario che il governo approvi la richiesta d’assestamento del Piano d’investimento”, così in sintesi la direzione ospedaliera, cosa che il governo non ha ancora fatto. “La richiesta, fatta assieme al fondatore, che è la Regione – spiegano ancora dal nosocomio polese – deriva da una serie di eventi accaduti nel corso dell’edificazione. La stessa si è resa necessaria a causa di lavori non previsti, per delle aggiunte al progetto, che ha avuto bisogno di essere attualizzato ecc.”. “Avendo richiesto la cosa in tre occasioni, una ad agosto (con un comunicato inviato all’indirizzo del Ministero della Salute), l’altra a settembre (a una riunione di lavoro avvenuta nella sede del cantiere) e la terza volta nel corso della seduta tematica dell’Assemblea regionale, è chiaro che i nostri dubbi derivano dal mancato ottenimento di una risposta da parte dei vertici dello Stato”.“Con il passare degli anni il progetto ha dovuto subire delle modifiche – ha concluso la Hrstić –, senza le quali non sarà possibile avere un ospedale all’avanguardia sia tecnicamente che tecnologicamente, tale da offrire servizi e prestazioni che siano all’altezza dei postulati della medicina moderna. Sono cose che il fruitore istriano del servizio sanitario pubblico si è meritato da tempo, e sono traguardi che servono per rafforzare la struttura durante la stagione turistica, quando il numero dei residenti raddoppia e di conseguenza aumenta anche quello dei pazienti”.

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