Možemo! e il sindaco al rimpallo

Accusato di svincolare sull'obbligo dei resoconti dell'operato, Filip Zoričić riprende Dušica Radojčić, che avrebbe avuto i documenti in mano e rincara con i numeri turistici

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Možemo! e il sindaco al rimpallo
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

La tregua di Capodanno è finita. Nemmeno il tempo di seppellire i vecchi rancori, che già sono ricominciate le liti tra Možemo! e il sindaco, Filip Zoričić. La prima stilettata è stata inferta da parte di Možemo!, che nei giorni scorsi ha inviato una nota di protesta all’indirizzo del Consiglio cittadino, della presidente dello stesso (Marija Marković Nikolovski), nonché ai servizi amministrativi del Consiglio, ai presidenti di ogni singolo gruppo consiliare e all’Ufficio per le ispezioni amministrative degli autogoverni locali e regionali del ministero della Giustizia. Ma perché? Per informarli del mancato rispetto da parte del primo cittadino dell’articolo 35b della Legge sull’autogoverno locale e regionale, che obbliga i sindaci a presentare all’attenzione dei consiglieri il resoconto semestrale del lavoro svolto. Obbligo che Možemo! ritiene il sindaco Zoričić non abbia rispettato. “Il primo cittadino – dicono i vertici della piattaforma – ha evitato che si discuta del suo operato in sede di Consiglio sia per il periodo luglio – dicembre 2021 che per i periodi luglio – dicembre 2021 e gennaio – giugno 2022”. Možemo! chiede quindi che, almeno il resoconto gennaio – giugno 2022 venga inserito all’odg del Consiglio cittadino entro la fine di marzo di quest’anno.

Il primo cittadino risponde
La replica del sindaco non si è fatta attendere.
“Nella nota inoltrata da Možemo! ho riscontrato una serie di inesattezze e falsità”, ha commentato Zoričić, secondo cui i vertici della piattaforma avrebbero volutamente mentito con l’unico obiettivo di fuorviare l’opinione pubblica e danneggiare la reputazione sua e della Città. “Non ho nulla in contrario a presentare e discutere del mio operato davanti ai consiglieri. Anzi, penso sia un’ottima occasione per illustrate quanto è stato fatto da quando ho assunto le redini dell’amministrazione cittadina”, ha detto il sindaco, aggiungendo che è pronto a parlare del suo operato già alla prossima seduta del Consiglio cittadino. Per quanto riguarda le altre accuse, Zoričić ha rilevato che dal giorno del suo insediamento a Palazzo municipale tutte le vecchie pratiche e i vecchi regolamenti (in vigore dal 2009) sono stati rispettati. Inoltre, il primo cittadino ha dichiarato che la reazione di Dušica Radojčić è un po’ tardiva, visto che tutti i materiali e i documenti sul lavoro del sindaco per il periodo luglio – dicembre 2021 le sarebbero stati consegnati il 30 marzo 2022, mentre quelli per il periodo gennaio – giugno 2022 il 13 settembre 2022. Zoričić ha quindi colto l’occasione per togliersi un altro sassolino dalla scarpa. Questa volta, però, lo ha fatto non tramite i canali ufficiali della pubblica amministrazione, ma attraverso un post sul suo profilo Facebook.

L’ospitalità va bene
Un breve messaggio con il quale ha risposto alle preoccupazioni espresse lo scorso dicembre da Dušica Radojčić circa i risultati turistici di Pola. A tale proposito ha presentato i dati ufficiali dell’Ente per il turismo, secondo il quale tra Natale e Capodanno (dal 23 dicembre e il 1.mo gennaio) nel capoluogo economico e finanziario dell’Istria sono state registrate 5.395 presenze, ovvero il 15 p.c. in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il sindaco prosegue evidenziando che i turisti più presenti a Pola nei giorni scorsi sono stati gli sloveni, i serbi, gli italiani e i tedeschi, ma anche che per il loro soggiorno in città i visitatori hanno scelto perlopiù gli alberghi e le abitazioni private. Il primo cittadino ha quindi riportato le parole dei vertici della Pro loco che, viste anche le condizioni meteorologiche sfavorevoli, si sono detti soddisfatti. Nel suo messaggio il sindaco ricorda che nel 2022 Pola ha toccato 2,1 milioni di presenze (+30 p.c.) rispetto al 2021. “Mentre gli altri parlano, noi ci diamo da fare e lavoriamo. E i risultati ci danno ragione” conclude Zoričić.

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