L’edificio delle Poste di Pola non è in vendita

Le Hrvatske pošte interpellate dal sindaco Filip Zoričić negano ci siano trattative in corso, almeno per ora

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L’edificio delle Poste di Pola non è in vendita
L’ingresso principale nell’edificio delle Poste. Foto: GIULIANO LIBANORE

L’edificio centrale delle poste di Pola non è stato venduto e nemmeno sono state condotte trattative di compravendita del medesimo: così hanno sentenziato ieri dalle Hrvatske pošte, per mettere a tacere i mass media in merito a una faccenda attorno alla quale sarebbero state intessute determinate… congetture. La reazione da parte dell’ente statale non è arrivata in maniera spontanea, ma sotto la spinta del sindaco di Pola, Filip Zoričić che è andato a chiedere lumi direttamente alla direzione postale, mosso da tanti calcoli di probabilità e considerazioni riguardanti il possibile destino che, comunque, potrebbe capitare alla storica Posta, capolavoro d’architettura e design. Che piani sono riservati al grande palazzo futuristico-monumentale ubicato in centrocittà, affacciato a piazza Dante alias zona dell’Arsenale? La missiva inviata al Municipio si lascia comunque interpretare. Viene reso noto che le poste croate hanno avviato il procedimento necessario a identificare il proprio “patrimonio immobiliare inattivo” al fine di procedere alla sua monetizzazione. In altre parole l’ente postale ha aderito al progetto avviato dal ministero delle Finanze che punta ad “attivare” il patrimonio inutilizzato delle imprese nelle quali lo stato figura quale proprietario di maggioranza. È, dunque, di monetizzazione che si parla, il che, nell’esatta accezione del termine sta a significare una “valutazione o conversione di un bene nel suo equivalente in denaro”. Dalla direzione si dice inoltre che “lo scopo è quello di rafforzare l’efficienza gestionale, la redditività e l’amministrazione corporativa dell’impresa. L’edificio della posta in piazza Dante 4 è uno di quegli immobili per i quali abbiamo valutato che rapresenti un potenziale passibile di monetizzazione. Tuttavia, il palazzo non è stato venduto, né ci sono stati negoziati in merito. Qualora si dovesse decidere la compravendita, tutto il procedimento verrà effettuato in armonia con le norme e i regolamenti, il che include la Legge sulla tutela e la conservazione dei beni culturali”. Qui inserita anche una specificazione e conferma aggiuntiva. In base all’articolo 37 della suddetta normativa è la Città di Pola a detenere il diritto di prelazione, ossia ad avere la precedenza rispetto alla Regione e allo Stato, in caso di compravendita. Per fugare eventuali equivoci, sempre le Poste croate fanno sapere che la vendita verrebbe in ogni caso resa pubblica. Ci mancherebbe altro.

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