Le luci di Dean Skira nel presepe in Vaticano

Il team del light designer polese che oggi sarà ricevuto da Papa Francesco ha realizzato una soluzione creativa particolare

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Le luci di Dean Skira nel presepe in Vaticano
Il presepe di San Pietro in Vaticano pronto per l’odierna inaugurazione. Foto: Godvin Poropat

Pola darà un contributo diretto alla decorazione di Roma per Natale, specificatamente alla più celeberrima piazza dello Stato Vaticano, grande esempio di architettura e urbanistica barocca, altrimenti detto l’arte di casa illuminerà uno dei più belli e significativi presepi del mondo. Ormai è cosa risaputa in tutta Italia che la Natività di piazza San Pietro edizione 2022 giunge da Sutrio, in provincia di Udine, uno dei più caratteristici borghi della Carnia, in Friuli Venezia Giulia, ma è anche vero che l’allestimento della scenografia luminosa è stato creato dalla pluripremiata impresa Skira di Pola specializzata in design luminosi, meritevole al punto da avere collezionato innumerevoli premi e prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale. La società, stavolta, ha superato sé stessa e acquistato un immagine quanto mai autorevole e inconfutabile per aver avuto l’onore di essere stata ingaggiata nella realizzazione delle soluzioni luminose per la rappresentazione della Natività romana. Una spettacolare raffigurazione, realizzata interamente in legno, con una semisfera che farà da Grotta, dove verrà esposta la Sacra Famiglia, intorno alla quale saranno collocati i vari personaggi a grandezza naturale. In piazza San Pietro verranno esposti, oltre alle figure della Natività, anche personaggi comuni che compiono lavori o gesti simbolici, animali, elementi paesaggistici, tutto in legno di cedro scolpito a mano e reso luminoso dalle soluzioni di Skira. La tradizionale inaugurazione del Presepe e l’illuminazione dell’albero di Natale, si terranno, oggi alle ore 17. Da quanto annunciato, la cerimonia sarà presieduta dal Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, alla presenza di suor Raffaella Petrini, Segretario Generale dello stesso Governatorato. Al mattino saranno ricevute in udienza da Papa Francesco le delegazioni di Sutrio, di Rossello, (borgo montano che ha donato l’abete bianco) e del Guatemala (donatore del presepe nell’Aula Paolo VI), come pure Dean Skira con i suoi collaboratori, ingegneri maghi della luce Godvin Poropat e Božidar Pustijanac. Tra i maestri artigiani che hanno lavorato nella produzione delle 18 sculture lignee del presepe ci sono il direttore artistico Stefano Comelia e anche Oleksander Shteyninher, artista ucraino residente in Italia.

“La collaborazione per l’allestimento della Natività – così Dean Skira – era partita dalla raccomandazione dei colleghi operanti in Italia che hanno riconosciuto la necessità di illuminare un presepe così importante in modo molto competente e con soluzioni creative particolari, dettate dall’esperienza in materia di progetti tecnologici particolarmente esigenti facendo sì da risaltare la bellezza ed il calore del materiale naturale”. Skira ha sottolineato la rilevanza dell’elemento luce connaturato ai festeggiamenti natalizi e annunciato che la scenografia luminosa che accompagna e completa narrativamente l’interpretazione artistica del presepe di quest’anno in Vaticano si accenderà ogni sera, all’imbrunire, ispirandosi all’apparizione della stella di Betlemme dopo la nascita di Gesù. Davvero poetico.
Alla vigilia del ricevimento dal Papa Skira ci ha anche dichiarato: “Siamo molto emozionati per questo grande onore riservatoci a noi e alla Croazia. È stata già un’esperienza favolosa e ben riuscita la prova generale dell’accensione del presepe davanti alla Basilica di San Pietro, per la quale abbiamo ricevuto i gratificanti complimenti degli stessi rappresentati del Vaticano. Siamo stati ricevuti presso la sese diplomatica di Croazia alla Santa Sede, dall’incaricato d’affari Tea Zupičić, assieme alle autorità cittadine di Sutrio. Mi sento in obbligo di asserire che possiamo davvero essere orgogliosi delle nostre rappresentanze e soprattutto felici di prendere parte attiva a quello che è da considerarsi un grande evento del mondo cristiano”.

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