Pola. L’annoso problema dei doppi turni

La carenza di aule si fa sentire in tre istituti scolastici del Polese tra i quali anche quello di Castagner

0
Pola. L’annoso problema dei doppi turni
La sede della Scuola elementare di Castagner. Foto: SAŠA MILJEVIĆ/PIXSELL

Il processo formativo castigato, l’ingresso a scuola con la sonnolenza del dopo pranzo, le ore di lezione perse o inoltrate fino a tarda serata, la costrizione di fare i compiti durante le poche ore del mattino, l’impossibilità di svolgere attività extrascolastiche, artistiche, ricreativo-sportive nei club cittadini e altro ancora. I doppi turni cui era stata costretta per decenni la scolaresca dell’elementare di Castagner avevano sempre creato grandi disagi sia ad alunni che genitori e insegnanti. Tale situazione, ormai superata nell’ambito di altre 8 istituzioni elementari di Pola, è la diretta conseguenza della carenza di aule venutasi a creare dentro un edificio che, a ogni nuova iscrizione, continua a fagocitare un numero sempre più grande di alunni. Il rimedio “provvisorio” era arrivato nel mese di marzo dell’anno scorso, quando la Città aveva individuato la formula del subaffitto di locali alternativi. Una parte della scolaresca aveva così trovato sistemazione nell’edificio dell’Università aperta, diventando una “temporanea” sezione periferica, con possibilità di seguire le lezioni esclusivamente al mattino, al pari della rimanente scolaresca rimasta alla sede centrale. Per vero dire, l’Università aperta di Pola è a sua volta inquilina-ospite di altri locali, dove svolge i propri corsi di lingua e avviamento professionale, con affitto pagato da parte della Città, giacché l’anzidetta istituzione vive di introiti derivanti dai programmi offerti ed è soggetta alle severe, e alquanto subalterne, leggi di mercato.

Ospiti dell’Università
Ancora al momento della costruzione del grande edificio della scuola di medicina, l’Università aperta aveva dimostrato solidarietà, ospitando la scolaresca di quell’istituzione, mentre ora continua a lasciare campo libero agli alunni di Castagner. Come precisato dall’assessore alle Attività sociali e i giovani, Ivana Sokolov, la soluzione alternativa è considerata per il momento buona, essendo gli spazi dell’Università aperta piuttosto vicini all’edificio centrale dell’elementare. L’Università da parte sua continua a rimandare il proprio rientro in sede, finché per l’elementare di Castagner non sarà tindividuata una soluzione logistica permanente. Un contratto tra l’Università aperta e la scuola garantisce a quest’ultima la copertura delle spese d’utenza e manutenzione per cui la Città aveva assicurato lo scorso anno 244.725 kune (IVA compresa).

Assicurare a tutti lezioni al mattino
Oltre a sottolineare che i pluriennali desideri dei genitori sono stati accontentati con dei rimedi provvisori, il sindaco di Pola, Filip Zoričić assicura che si stanno mettendo energie in campo per arrivare alla soluzione definitiva. “Non appena verranno risolte le questioni legate ai rapporti legali di proprietà con lo Stato, faremo partire i lavori di ricostruzione dell’edificio scolastico. Delle 11 scuole elementari di Pola, in 8 (compresa l’italiana Giuseppina Martinuzzi n.d.a.), si fa lezione soltanto al mattino. Oltre che a Castagner, anche all’elementare di Siana e alla Scuola per l’educazione e l’istruzione di Monte Zaro, esiste il disagio del doppio turno. È nostro desiderio, quello di assicurare il lavoro mattutino in tutte le scuole della città, al fine di impiegare meglio il tempo libero dei ragazzi e permettere ai genitori di organizzare in maniera più confacente i propri impegni”.

L’elementare in Siana.
Foto: SAŠA MILJEVIĆ/PIXSELL

Anni di petizioni
Va ricordato che la faccenda dell’appezzamento di proprietà statale da cedere alla Città di Pola a titolo di costruzione di un’ala scolastica aggiuntiva per Castagner, si trascina da moltissimi anni, tra mozioni e petizioni inoltrate da genitori, disappunto espresso da parte dei dipendenti scolastici, fino a sfociare in aula consiliare e diventare oggetto di diatriba tra formazioni politiche al potere e all’opposizione. Da come stanno ora le cose, la Città attende ancora che lo Stato risolva la questione del necessario passaggio di proprietà terriera. Nel frattempo, informa il pubblico che si sta provvedendo alla stesura della documentazione tecnico-progettistica per la costruzione della nuova ala facendo particolare urgenza a Zagabria, tanto da contare sul fatto di poter far decollare i lavori di costruzione nel 2024. Nel caso della Scuola d’educazione e istruzione (per alunni con difficoltà di apprendimento) a Monte Zaro, invece il Bilancio cittadino per il 2023 ha assicurato il necessario alla stesura del progetto d’ampliamento. I propositi riservati all’affollata elementare di Siana, invece, parlano dell’avvio di lavori edili sempre nel 2024, che come già progettato assicurerebbero sei nuove aule, tanto quanto basta per evitare i turni pomeridiano-serali.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display