Il punto su tre macigni che pesano sulla Città di Pola

Il sindaco fa chiarezza su Calucem, Metis e porticciolo

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Il punto su tre macigni che pesano sulla Città di Pola
L’impianto della Calucem. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Fabbrica cementi e relativo inquinamento; Vergarolla e lo scontro tra l’industria navale e i pescatori; Centro di gestione dei rifiuti Metis e fetore: tre tematiche che bruciano sull’odierna scena politico-sociale hanno spinto il sindaco di Pola, Filip Zoričić, a procedere e a convocare un incontro stampa per dire delle iniziative che la Città tenta d’intraprendere nell’ambito delle proprie ingerenze per cercare di risolvere dei problemi che, stando all’attuale legislatura, rappresentano una “zavorra” ereditata.

Che… polverone!
Partendo dalla… polvere della fabbrica Calucem, un problema acuto da mesi e da anni, il sindaco ha comunicato che dopo l’incontro avuto con la dirigenza ci si aspettano mosse collaborative da parte della medesima, mentre dal Municipio ci si propone di mettere in campo energie al fine di rispettare una serie di postulati. Punto primo: il lavoro dell’impianto industriale va monitorato in maniera permanente, mentre gli standard di monitoraggio vanno ben definiti seguendo i parametri predefiniti. Punto secondo, ha detto il sindaco: “Non siamo contro la fabbrica, ma contrari all’inquinamento e determinati nel richiedere che le misurazioni non debbano mostrare dati superiori ai limiti massimi concessi in base alla normativa vigente. Per dei cambiamenti da effettuare all’interno dell’impianto va chiesto il parere del Ministero, come pure della Città e della Regione, qualora a richiederlo sia il competente dicastero. In base all’elaborato sull’impatto ambientale che abbiamo commissionato e ottenuto, è stato dato il parere per cui non si rende necessaria una valutazione aggiuntiva nel caso dell’introduzione e dell’impiego di un nuovo forno dalla capacità di produzione di 9 tonnellate all’ora di cemento alluminato al posto dei due forni già esistenti da 4 tonnellate all’ora”. Il sindaco però ha lasciato a intendere che la sua fiducia è stata quasi messa in crisi dal fatto che le informazioni ottenute in riunione con la dirigenza della Calucem risultano differenti da quelle scaturenti dall’elaborato di cui sopra, per cui sono state richieste d’urgenza spiegazioni aggiuntive sia dalla fabbrica, sia dal Ministero dell’economia e della sostenibilità ambientale. D’altra parte, si fa sapere che la Città ha anche preteso dalla fabbrica una sistemazione in ambienti interni della materia prima.

Urge stretto controllo
La mossa più concreta da parte del Municipio, però, riguarda il potenziamento del monitoraggio: “La misurazione delle emissioni – ha affermato Zoričić – è necessaria per poter parlare in modo argomentato e con cognizione di causa e non lasciarsi trasportare dal momento. I sensori che stiamo per collocare in loco saranno in grado di misurare il biossido di carbonio, il biossido di zolfo, il biossido di azoto, il monossido di carbonio, l’ozono e il particolato PM10 e PM2,5 fornendo dati che saranno disponibili tramite l’applicazione web. Il monitor che abbiamo commissionato, per venire fissato a un palo dell’illuminazione pubblica nella zona della fabbrica cementi, dovrebbe venire consegnato a metà marzo”. Come annunciato, sarà riattivata la stazione di Fisella e richieste analisi trimestrali di laboratorio per ottenere delle valutazioni attendibili prima e dopo che siano effettuati cambiamenti di produzione all’interno dell’impianto industriale. Il sindaco invita, intanto, i cittadini a segnalare qualsiasi irregolarità: fumo, polvere nell’aria, cattivi odori. “Per noi sono informazioni importanti, ma dobbiamo essere coscienti del fatto che la presenza di sostanze inquinanti va comprovata con argomentazioni palesi e attendibili, per poi agire e richiedere interventi da parte dell’ispettorato e del Ministero competente”. Uno degli argomenti affrontati assieme ai rappresentanti della Calucem era stato quello di prendere in considerazione il passaggio al gas naturale come combustibile base per la produzione. Da quanto reso noto dal sindaco, l’impresa avrebbe inviato una richiesta all’azienda municipale Plinara, per ottenere le informazioni circa la possibilità di erogare energia più pulita in direzione della fabbrica, e commissionato uno studio sull’esistente rete di trasporto del metano in zona industriale al fine di analizzare le possibilità di potenziamento. Questa dovrebbe essere la prospettiva futura, che comunque, da quanto approfondito al momento delle domande poste all’incontro stampa, non si potrà avverare prima del 2030…

Vergarolla, pace possibile
Argomento Tehnomont e pescatori a Vergarolla. Dopo alcune riunioni con tutti coloro che condividono, ma non convivono in maniera pacifica, i medesimi spazi tra terra e mare del porticciolo ubicato al confine che separa l’area industriale da quella militare del braccio meridionale del porto di Pola, Filip Zoričić si ritiene fiducioso del fatto che una soluzione verrà trovata per salvare capra e cavoli, alias industria e pesca insieme. Una buona formula secondo il sindaco è quella di richiedere l’adeguamento dei piani regolatori per conferire alla zona un usufrutto plurimo, per cui si prepara anche una riunione alla quale è invitato il presidente della Regione, Boris Miletić. D’altra parte, la Città non impone traslochi dal demanio marittimo, bensì ritiene lecita la rimozione di baracche e materiali di scarto dall’area silvestre di proprietà della Tehnomont, cosa che i pescatori si sarebbero ripromessi di fare.
Infine, trasferimento in Siana. In zona Metis, per la precisione, che con il suo fetore fa degna concorrenza a Castion. Il sindaco ci tiene a rilevare di aver promosso colloqui informativi sia con i cittadini, che con i rappresentanti del Centro, responsabile di aver generato una piana estesa di rifiuti raso i condomini. “Sono stato informato che la Metis sta sottoponendo a pieno collaudo un impianto di raccolta e trattamento dei rifiuti organici che come tale dovrebbe garantire un netto miglioramento delle modalità di lavoro nell’area del Centro”.

Il sindaco Filip Zoričić.
Foto: Daria Deghenghi

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