Fondi europei. Opportunità da non lasciarsi sfuggire

L’albergo Park Plaza Histria ha ospitato il primo di una serie di appuntamenti dedicati alla presentazione dei vantaggi offerti dagli strumenti finanziari dell’Ue

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Fondi europei. Opportunità da non lasciarsi sfuggire
La conferenza su fondi europei 2021-2027 tenutasi nell’albergo Park Plaza Histria. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Un’Europa più intelligente mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione economica e il sostegno alle piccole e medie imprese; più verde e priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e agli investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta ai cambiamenti climatici; più connessa, dotata di reti di trasporto e digitali strategiche; più sociale, che raggiunga risultati concreti riguardo al pilastro europeo e dei diritti sociali e sostenga l’occupazione di qualità, l’istruzione, le competenze professionali, l’inclusione sociale e un equo accesso alla sanità; più vicina ai cittadini mediante il sostegno alle strategie di sviluppo gestite a livello locale e allo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE. Sono questi i cinque obiettivi principali su cui saranno orientati gli investimenti dell’UE nei prossimi anni. Lo ha ricordato ieri a Pola il ministro dello Sviluppo regionale e i Fondi europei, Šime Erlić, in occasione dell’inaugurazione del primo di una serie di appuntamenti dedicati alla presentazione delle opportunità offerte dall’Unione europea con l’avvio della nuova stagione dei Fondi europei 2021 – 2027.

Il ministro dello Sviluppo regionale e dei fondi europei Šime Erlić.
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Istria e Pola, esempi da seguire
“Opportunità o meglio risorse cruciali per lo sviluppo del nostro Paese”, ha continuato il ministro, aggiungendo che i finanziamenti e gli incentivi messi a disposizione dal nuovo ciclo di Programmi comunitari 2021 -2027 rappresentano una leva straordinaria per progetti e programmi di varia natura, dalla rigenerazione urbana all’agricoltura, passando per la digitalizzazione, l’industria creativa e l’economia verde e sostenibile. Insomma, secondo il ministro la nuova stagione dei fondi europei è un’opportunità che nessuno in Croazia può concedersi il lusso di non cogliere. Proprio per questo motivo il Ministero dello Sviluppo regionale e i Fondi europei ha deciso di organizzare diversi eventi dedicati proprio alle nuove possibilità e ai nuovi strumenti finanziari messi a disposizione dall’UE. Nel corso del suo intervento introduttivo, il ministro ha lodato la Regione istriana e la Città di Pola per i loro successi passati nello sfruttare le opportunità rappresentate dai fondi. A tale proposito, Erlić ha definito il recupero del Piccolo teatro romano di Pola quale esempio lampante di progetto ben fatto grazie ai finanziamenti europei. Il ministro ha quindi rilevato di avere fatto visita allo stabilimento balneare di Stoia, la cui ristrutturazione sarà realizzata grazie allo strumento europeo degli investimenti territoriali integrati.

Alla Croazia 25 miliardi di euro
Nel prosieguo il ministro ha ricordato che nel precedente periodo 2014 -2020 l’Istria è stata capace di attrarre finanziamenti europei per un valore complessivo di ben 420 milioni di euro, che hanno permesso di attuare progetti nei campi della tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale. Ma non soltanto. “Grazie ai fondi dell’EU in Istria è stato possibile investire nelle infrastrutture e nell’efficienza energetica. Tutti progetti che hanno portato a un netto miglioramento della qualità della vita di tutti i residenti”, ha commentato il ministro, secondo il quale proprio i fondi europei avrebbero permesso di aumentare il PIL pro capite dal 61 al 70 p.c. della media europea, avvicinando la Croazia ai Paesi più sviluppati dell’UE. Per quanto riguarda il prossimo futuro, Erlić ha rilevato che la Croazia avrà a disposizione 25 miliardi di euro. “Dobbiamo essere capaci di sfruttarli al meglio. Per questo abbiamo deciso di organizzare una serie di eventi per presentare le opportunità e spiegare agli addetti ai lavori come preparare al meglio i loro progetti”. Così il ministro, che in conclusione ha annunciato come la fetta più grossa delle risorse sarà destinata questa volta alle aree meno sviluppate del Paese. Particolare attenzione sarà inoltre riservata alle aree montane e alle isole. Infine, Erlić ha parlato dei due agglomerati urbani istriani di Pola e Pisino, che dovrebbero avere a disposizione, rispettivamente, 33 e 13,5 milioni di euro.

Finanziamenti superiori al passato
All’incontro tra gli addetti ai lavori delle amministrazioni regionale e locali dell’Istria con il ministro e altri responsabili del ministero dello Sviluppo regionale e dei Fondi europei ha partecipato anche il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, che subito ha dichiarato come oggi le possibilità offerte dai finanziamenti dell’UE siano di gran lunga superiori rispetto al passato. Lo zupano si è poi detto soddisfatto e orgoglioso dei progetti da lui stesso avviati a Pola in qualità di sindaco. Tra questi Miletić non ha potuto fare a meno di nominare il futuro centro di Coworking oggi in fase avanzata di costruzione. “La Croazia – ha quindi aggiunto il presidente – ha una grandissima opportunità. Spetta a noi non lasciarcela scappare”.
Non è mancato, infine, l’intervento del sindaco di Pola, Filip Zoričić, che salutati i presenti si è soffermato sui 33 milioni di euro messi a disposizione dell’agglomerato urbano di Pola tramite lo strumento degli Investimenti territoriali integrati. “Ci aspettano grandi sfide che, sono sicuro, grazie alla collaborazione con la Città di Dignano, le altre amministrazioni limitrofe, la Regione e, naturalmente, il governo, sapremo affrontare e superare nel migliore dei modi”.
La conferenza è poi proseguita con l’esposizione degli altri ospiti del Ministero dello Sviluppo Regionale, che hanno illustrato e fornito ai presenti tutte le novità e le informazioni sul Programma di competitività e coesione 2021 -207 dell’UE e sul nuovo Programma Integrato degli investimenti per lo stesso periodo.

Boris Miletić, Šime Erlić e Filip Zoričić.
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

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