CI di Pola, festa di Natale e poi il Capodanno all’aperto

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CI di Pola, festa di Natale e poi il Capodanno all’aperto
Il Coro Carillon, dieci anni di onorato servizio. Foto Daria Deghenghi

Deliziosa recita di Natale e Capodanno con brindisi e dono del calendario 2024, che quest’anno presenta una selezione delle tantissime fotografie d’epoca dei polesani che presto andranno a comporre l’Album della Comunità degli Italiani di Pola in preparazione. Primi sul palcoscenico il Coro Carillon con “O lux beatissima”, diretto da Irena Vladisavljević e accompagnato al pianoforte da Ana Rojnić. Al termine di questa prima esibizione in esordio di serata, la presidente Tamara Brussich ha salutato i presenti, i soci, gli attivisti, i parenti, gli ospiti e le autorità, tra cui il vicesindaco Bruno Cergnul. Nessuno escluso dai ringraziamenti della presidente: i cori, le ceramiste, gli allievi e gli insegnanti del Centro studi di Musica classica dell’Unione Italiana, le scuole italiane ecc. “Questa è una comunità che vive e che respira ogni giorno, una comunità allegra che si lascia alle spalle un anno molto impegnativo, un anno elettorale, che ci ha dato tanto. Lo abbiamo impegnato bene, abbiamo dato tanto soprattutto ai giovani e continueremo così perché ne vale la pena. Grazie al pubblico, alla Giunta esecutiva, all’Assemblea della CI. Buon natale e auguri per il 2024”, ha detto la presidente e ricordato che quest’anno non ci sarà il tradizione veglione serale ma uno diurno, aperto a tutti. Il giorno di San Silvestro dunque, a mezzogiorno in punto, ci sarà l’attesa del Capodanno anticipata con buffet e brindisi e poi tutti a casa a “vegliare” ognuno con i suoi.

I cori della SAC “Lino Mariani” diretti da Georgie Goldin. Foto Daria Deghenghi

Nel proseguimento della serata, l’alunna della Scuola elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi” di Pola, Elen Dabić, ha interpretato il brano “Una parola magica” dal Festival Lo zecchino d’oro. A seguire un duetto effervescente della competizione “Voci nostre”: Katarina Krajcar e Augustin Tanković. Due voci ben assortite con un brano brioso ma anche edificante “Le verdure”. A seguire gli allievi del Centro studi di musica classica: Massimo Piccinelli al pianoforte con un brano di Claude Debussy, preparato da Orietta Šverko, Stefania Družeta sempre al pianoforte con Chopin, preparata da Vesna Ivanović Ocvirk, Marina Verko al violino con un pezzo di Jenkinson, preparata da Nataša Goranović e Lara Ulika Razzi, sempre al violino con “Gavotta”.

Sala gremita per la recita di fine stagione. Foto Daria Deghenghi

In proseguimento di serata Giorgie Goldin ha diretto i cori della Lino Mariani con l’accompagnamento al pianoforte Sandro Vešligaj. I cori hanno proposto “O magnum misterium”, “Siam pastori e pastorelle”, Gaudete Cristus est natus”, “Tu scendi dalle stelle” e “Tutto il mondo brillerà” dal musical “Jalta Jalta”. In chiusura altri tre brani del coro Carillon: “God rest you Mary, gentleman”, la popolare ucraina “Hey sokoly” e il madley di canzoni popolari polesane tra cui “La mula de Parenzo”, “Le mule polesane”, “Ciriniribin” e “Iero in campagna”. La serata è stata condotta dagli studenti della Scuola media superiore italiana “Dante Alighieri” Vito e Ivona.

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