Verteneglio. Rivivono i mestieri di una volta

Oggi «Nei colori della tradizione»

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Verteneglio. Rivivono i mestieri di una volta
La trebbiatrice del 1938. Foto: ERIKA BARNABA

Si svolgerà oggi a Verteneglio la manifestazione “Nei colori della tradizione – la festa della trebbiatura”, che ogni anno attira nella località un gran numero di visitatori, tra cui molti turisti, che possono ammirare gli antichi mestieri e in particolare la trebbiatura, che per l’occasione viene eseguita con un macchinario originale d’epoca del 1938. In offerta prodotti e pietanze legati esclusivamente alla tradizione contadina del tempo della mietitura.
Tutto avrà inizio alle ore 18 con il grande spettacolo della battitura manuale e della trebbiatura di ben 800 chilogrammi di grano e un “contorno” di folclore, tradizioni, ballo, musica, vestiti tradizionali e l’evocazione, lungo tutte le strade, della celebrazione del raccolto e dei mestieri che costituivano la vita quotidiana di Verteneglio.
Passeggiando per le vie del paese si potranno incontrare il falegname, il fabbricante di materassi, quello di cesti in vimini, lo scalpellino che modella vasi in pietra, il bottaio alle prese con la creazione delle botti alla vecchia maniera, il fabbro con i ferri di cavallo e altri. Particolarmente interessante e “gustosa” sarà l’animazione curata dalla Comunità degli Italiani di Villanova, nella quale verranno realizzati i dolci in base alle ricette tradizionali, il tutto preparato sul momento, davanti agli occhi dei visitatori. In offerta pure vino, miele, prosciutto, salsicce, pancetta, frutta, verdura e funghi, con l’immancabile calderone preparato dall’Associazione micologica “Boletus”. I “tempi passati” sono impensabili senza il divertimento, la socialità, i balli, la musica e i canti per le vie del paese. Non mancheranno nemmeno i giochi d’altri tempi e le animazioni curate dall’Istria Inspirit e dalla Società culturale “Anbot” di Capodistria, che presenterà antiche usanze e mestieri. In contemporanea, in piazza Giuseppe Mazzini, si esibirà il Trio Fortuna.
La manifestazione è nata una quindicina d’anni fa su proposta di Željko Ružić, oggi presidente del Consiglio comunale che, con il desiderio di mostrare ai giovani come si lavorava un tempo, ne ha parlato con Ezio Radin, proprietario della storica trebbiatrice. Da qui è bastato poco per dare inizio a un incontro diventato tradizionale e che suscita un crescente interesse.
A dare un contributo importante alla manifestazione è Antonio Radin, noto per essere il più grande allevatore di asini istriani. Attualmente possiede una settantina di asini, altrettante pecore, una ventina di mucche, un boscarino (bue istriano) e qualche cavallo. Come ogni anno, anche oggi esporrà alcuni dei suoi bellissimi capi per le vie del borgo.
All’evento a ingresso gratuito e organizzato dal Comune e dall’Ente turistico locale, la popolazione più anziana potrà rivivere i ricordi di una volta, mentre quella più giovane avrà l’occasione di conoscere un mondo diverso, con un fascino particolare e che oggi non esiste più.

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