Umago. A scuola con gli amici della Sicilia e dell’FVG

Il progetto «Nord Sud Est» a cui ha aderito la SEI «Galileo Galilei» insegna ai bambini l’amicizia, ma anche a coltivare un orto e il ciclo delle stagioni

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Umago. A scuola con gli amici della Sicilia e dell’FVG
Gli alunni della classe 3a della SEI “Galileo Galilei” di Umago con l’insegnante Maura Miloš. Foto: NICOLE MIŠON

La scuola come luogo in cui acquisire conoscenze, sapere, ma allo stesso tempo luogo d’incontro e di scambio dove nascono nuove amicizie e legami forti. Sono questi i concetti alla base del progetto “Nord Sud Est”, al quale gli alunni della terza classe della Scuola elementare italiana “Galileo Galilei” di Umago partecipano ormai da due anni guidati dagli insegnanti Maura Miloš e Teo Biloslavo.

La referente per la SEI di Umago Maura Miloš ci racconta di essere venuta a conoscenza di quest’iniziativa quando aveva partecipato a un Erasmus in Sicilia. “Mi piace entrare nelle aule e vedere come si fa lezione nelle varie scuole per scoprire cose nuove; così mi sono imbattuta in questo progetto, che mi ha colpito molto, per cui ho deciso di aderirvi assieme ai miei alunni”, ci spiega.
Infatti, il programma prosegue già da diverso tempo e coinvolge ulteriori quattro classi di altre due scuole: la 3a e la 3b dell’Istituto comprensivo “Luigi Pirandello” di Comiso in provincia di Ragusa in Sicilia e la 3a e la 3b dell’Istituto comprensivo “Padre David Maria Turoldo” di Montereale Valcellina. “Lavoro al progetto già da 12 anni – dice l’insegnante Rosa Maria Morano di Comiso, in collegamento Meet –. Inizialmente è stato avviato in collaborazione con il Friuli Venezia Giulia e si chiamava ‘Nord Sud’; al tempo ci collegavamo tramite Skype e nel corso degli anni abbiamo realizzato diversi lavori carini, riuscendo perfino a incontrarci con la scuola di Montereale Valcellina”.
Nel programma sono coinvolti 107 alunni, coordinati dagli insegnanti Enza Forti, Nadia Stivale, Teresa Conti e Rosa Maria Morano dell’Istituto di Comiso e dagli insegnanti Denise Pucci, Silvia Rosa, Stefania Cipolat Padiel, Francesca Furlani ed Erik Montagner dell’Istituto di Montereale, oltre che dai già sopracitati docenti di Umago. Si tratta di una pianificazione annuale nella quale si sviluppano in comune diverse tematiche, che negli anni è diventata sempre più dettagliata fino a essere inserita nell’e-Twinning, piattaforma digitale d’educazione scolastica a livello europeo.

«Gli amici del grano»
Il progetto attuale, “Gli amici del grano”, studia e analizza una materia prima essenziale: il grano, appunto, e noi abbiamo seguito una lezione congiunta per capire meglio come funzioni il tutto. I bambini della “Galileo Galilei” ci hanno accolto tutti vestiti di rosa con le magliette ufficiali della scuola, felici e incuriositi di avere degli ospiti nella loro aula variopinta. In collegamento online le altre due scuole erano pronte a iniziare un nuovo incontro, questa volta dedicato ai generi letterari e in particolare al mito. A guidare l’ora di lezione è stata la scuola di Comiso, che ha proposto come tema il mito di Proserpina, legato alla nascita delle stagioni. L’insegnante ha letto il brano, mentre gli alunni seguivano per poi partecipare rispondendo alle domande e analizzando il testo. Nessun escluso, arriva il turno di tutti e in perfetta sintonia le tre scuole interagiscono e condividono risposte e riflessioni. C’è qualcuno che ha già studiato questo racconto, per altri è nuovo, ma l’appuntamento è perfetto per rinfrescarsi la memoria e per acquisire nuove conoscenze sul ciclo delle stagioni e sulla mitologia classica.
Ma qual è la cosa più interessante del progetto? Lo abbiamo chiesto direttamente ai bambini. A rompere il ghiaccio ci ha pensato Lorenzo, 8 anni, della 3a dell’Istituto comprensivo “Luigi Pirandello” di Comiso: “Mi piacciono molto questi incontri, soprattutto collegarmi con le altre scuole. In questi anni abbiamo fatto molti esperimenti, uno dei più belli è stato quello di far crescere il grano. Abbiamo messo un chicco in un bicchiere trasparente avvolto da del cotone e abbiamo osservato la sua crescita”.

Gli alunni dell'Istituto comprensivo Luigi Pirandello di Comiso
Gli alunni della 3a e 3b dell’Istituto Luigi Pirandello di Comiso

Elena, 8 anni, della 3a dell’Istituto comprensivo “Padre David Maria Turoldo” di Montereale, ci conferma che le piacciono molto gli esperimenti, ma ci parla anche di una storia particolare: “La nostra classe ha inventato un racconto che s’intitola ‘Storia di un chicco di grano’, narra le vicende di una spiga che cade per terra e lì attorno passano un sacco di animali che non sono interessati ai semini, finché non arriva una bambina che la raccoglie e la porta a scuola”. In realtà si tratta di una narrazione che verrà sviluppata da tutte e tre le scuole: la prima parte è stata realizzata dagli alunni di Montereale, la seconda verrà elaborata dalle classi di Cosimo nell’ambito delle lezioni di scrittura creativa, mentre la conclusione spetta alla terza classe della “Galileo Galilei”.

Gli alunni della 3a e 3b dell'Istituto Padre David Maria Turoldo di Montereale
Gli alunni della 3a e 3b dell’Istituto Padre David Maria Turoldo di Montereale

Un orto scolastico
Tutte e tre le scolaresche nei loro cortili coltivano l’orto, che hanno creato piantandovi semi di grano con l’obiettivo di raccogliere le spighe mature per farci la farina e poi il pane. Ce ne hanno parlato Ester e Gaia della SEI di Umago: “Di fronte alle finestre della nostra classe abbiamo piantato il grano e ora aspettiamo che cresca, osservando i cambiamenti con il passare del tempo, per poi trasformarlo in farina e farci il pane nella cucina della nostra scuola. Abbiamo già fatto tanti esperimenti ed è stato anche interessante sezionare a metà un seme e guardarlo al microscopio: era tutto arancione e sembrava schiacciato”.
A Natale gli alunni hanno studiato gli usi e i costumi locali e gli alunni di Umago hanno parlato della tradizione diffusa nelle nostre terre di piantare i semi di grano il giorno di Santa Lucia, usanza sconosciuta per gli altri partecipanti. “La cosa bella è stata che i ragazzi della Sicilia e del Friuli Venezia Giulia non conoscevano questa tradizione, ma dopo varie ricerche hanno scoperto che anche dalle loro parti esistono usanze simili – ci racconta l’insegnante Maura Miloš. – Ovviamente tutti abbiamo seminato i chicchi di grano nei vasetti, come vuole la tradizione. I bambini durante le ore di insegnamento hanno inoltre realizzato diversi lavoretti per le festività natalizie e così si sono anche scambiati i doni”.
La tecnologia permette e agevola queste attività, ma esiste la possibilità di un incontro vero e proprio? “Ci stiamo lavorando – precisa Maura Miloš –. L’incontro con la scuola di Montereale è molto più semplice e credo che avverrà relativamente presto; in fondo sono circa 3 ore di viaggio. Per quanto riguarda la Sicilia, la cosa diventa un po’ più complicata, ma penso esista la possibilità di realizzare una trasferta assieme ai genitori degli alunni”.
Un nuovo modo di fare scuola, per un progetto importante come “Nord Sud Est”, che insegna ai bambini l’importanza del confronto e della diversità e allo stesso tempo unisce coetanei di diverse parti d’Italia e dell’Istria.

La 3a della SEI “Galileo Galilei” alle prese con l’orto.
Foto: NICOLE_MISON
Una lezione congiuntaFoto: NICOLE_MISON
Una lezione congiunta Foto: NICOLE_MISON
La 3a e 3b dell'Istituo comprensivo Padre David Maria Turoldo
La 3a e 3b dell’Istituo comprensivo Padre David Maria Turoldo

 

I regali di NataleFoto: NICOLE_MISON
I regali di Natale Foto: NICOLE_MISON

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