Santuari mariani dell’Istria

Presentato nella sede della Comunità degli Italiani il libro di David Di Paoli Paulovich, arricchito dal filmato di Marco Tessarolo, edito dall’Associazione delle Comunità istriane. Il volume vuole essere un contributo al recupero e alla conservazione del patrimonio identitario del territorio

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Santuari mariani dell’Istria
Il pubblico presente in sala. Foto: GIANFRANCO ABRAMI

L’Istria è un forziere di storia, cultura e tradizioni, che hanno contribuito alla plurimillenaria formazione degli appartenenti alle sue civiltà precedenti, come pure alla nostra. Un tanto emerge anche dal libro “Santuari mariani dell’Istria. La devozione mariana in Istria e nel Quarnero. Tradizioni, riti e canti popolari”, di David Di Paoli Paulovich, triestino di nascita, ma istriano d’origine e nel cuore, presentato nella Comunità degli Italiani di Visinada il 13 maggio scorso, giorno in cui, nel 1917, la Madonna apparve ai tre pastorelli di Fatima, Lucia, Francesco e Giacinta.

A salutare i presenti, tra cui il viceconsole onorario Giuseppina Rajko, il vicepresidente dell’Associazione delle Comunità istriane di Trieste Giorgio Tessarolo, il parroco di Visinada don Leonardo Krakan e Franco Stener, presidente della Fameia Muiesana, è stata la presidente del sodalizio e vicesindaco connazionale di Visinada, Neda Šainčić Pilato.
Il volume, con prefazione di don Pietro Zovatto e filmato di Marco Tessarolo, è stato edito dall’Associazione delle Comunità istriane. È suddiviso in sei capitoli: “Culto mariano nell’Istria, nel Quarnero e nella Dalmazia tra rito e folclore”; “Santuari dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia. Santuari maggiori”; “Santuari dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia. Santuari minori”; “I canti a Maria nelle chiese istriane”; “Trascrizioni musicali dei canti” e “Descrizione del filmato di Marco Tessarolo”.
Il volume è stato presentato da Denis Visintin e da Marino Baldini. Visintin ha accentuato la plurisecolare venerazione mariana in Istria, ricca di Santuari, canti, devozioni, preghiere, atti pii, arti visive (tra cui la tradizionale Ex tempore di pittura “Ars sacra” di Visinada), poesie, canti e musiche, che riflettono il suo carattere religioso, il rapporto con la storia, le espressioni sociali e sentimentali, rilevando la loro diffusione nelle campagne o nelle aree naturali, che tali lo erano prima dell’ampliamento degli abitati, che simboleggiano i luoghi scelti da Maria per essere venerata, ma anche la corrispondenza, che deve essere preservata, tra l’ambiente naturalistico e l’espressione dei più alti sentimenti umani.
Marino Baldini nel suo intervento ha accentuato la diffusione del culto mariano, particolarmente presente a Visinada, data la presenza del Santuario della Madonna dei Campi, che evidenzia la devozione mariana in questo agro, dove affluiscono numerosi fedeli, ma anche il rapporto tra la religione, l’arte, la scultura e l’architettura, ben evidenti nelle foto scattate dall’autore e da Gianfranco Abrami, che integrano il messaggio lasciato dal volume, volto a recuperare questo prezioso patrimonio. Il volume di Di Paoli Paulovich è una preziosa indagine ricca di cognizioni storiche riassunte dall’autore, ma anche un punto da cui partire per approfondire gli argomenti per chi lo vorrà fare in futuro.
David Di Paoli Paulovich ha ringraziato gli organizzatori e gli intervenuti, ricordando che la presentazione è avvenuta nel mese mariano per eccellenza, nel giorno in cui si commemora la Madonna di Fatima. Il suo, ha ricordato, vuole essere un contributo al recupero e alla conservazione di questo patrimonio, identitario nel caso istriano, auspicando, per Visinada, che la Madonna dei campi diventi un giorno effettivamente un Santuario, di riferimento per tutta l’Istria, come lo era in passato nella tradizione popolare.
Giorgio Tessarolo, a nome del figlio Marco, ha presentato il video, con la cui visione la serata era iniziata, scaricabile all’indirizzo https://youtu.be/RHMWhTs_Tqg, o inquadrano il codice QR sulla copertina del volume. Tessarolo ha donato una sua raccolta lirica alla biblioteca del sodalizio, ricevendo in cambio dalla Šainčić Pilato il libro “Visinada nel tempo”.

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