Patrimonio veneto, premi alle scuole CNI

Ben tre le istituzioni scolastiche dell’ex Buiese che lunedì sono state premiate nel Teatro Toniolo a Mestre (Venezia) per i loro progetti vincitori del concorso

0
Patrimonio veneto, premi alle scuole CNI
Il gruppo artistico-culturale della SMSI Buie davanti al Teatro Toniolo. Foto: SMSI BUIE

Favorire la conoscenza della storia del Veneto, valorizzarne l’originale patrimonio linguistico, illustrarne i valori di cultura, costume e civismo nel loro radicamento e nella loro prospettiva, nonché far conoscere adeguatamente lo Statuto e i simboli della Regione è l’obiettivo della Festa del Popolo veneto, istituita con la Legge regionale n.8 del 2007, che viene celebrata il 25 marzo, giorno della fondazione di Venezia. Una data simbolo scelta pure come giornata per le premiazioni del concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto”, promosso dalla Regione del Veneto – Assessorato Identità veneta, dal Comitato regionale UNPLI del Veneto e dall’Ufficio scolastico regionale del Veneto. Un concorso che da ben tredici edizioni vede coinvolti gli studenti delle scuole venete di ogni ordine e grado e delle scuole italiane dell’Istria. Sono state ben tre le istituzioni scolastiche dell’ex Buiese alle quali lunedì scorso, nel Teatro Toniolo a Mestre (Venezia), sono stati consegnati quattro premi, con conseguente presentazione dei progetti vincitori.

«I battelieri del Quieto»
Due i premi assegnati alla SEI “Edmondo De Amicis” di Buie, uno alla sede centrale, il secondo alla periferica di Momiano. La sede centrale ha presentato “I battelieri del Quieto”, un progetto che ha fatto conoscere ai ragazzi il territorio dove sono nati e cresciuti tramite la creazione di un documentario multimediale in dialetto istroveneto, facendoli vincere il premio nell’ambito 2, “Il territorio regionale e il patrimonio storico-artistico ed enogastronomico” – sezione ricerca storica. Al progetto hanno lavorato alunni di diverse età, che hanno sviluppato capacità creative, approfondito la conoscenza della cultura, degli usi e costumi locali attraverso un’introduzione al tema, delle uscite sul campo, la creazione della storia come copione con conseguente registrazione video delle scene e montaggio, arricchendo così il loro bagaglio con competenze di recitazione, scrittura creativa, conoscenza storica e competenza multimediale. In un confronto tra la società di allora e di oggi e quello tra i mestieri odierni e del passato, gli alunni hanno inoltre avuto modo di immergersi nel tempo dei loro avi e comprendere le differenze con la vita odierna. Ad affiancare gli alunni della sede centrale alla premiazione sono stati l’insegnante Samira Laganis e il professore Damjan Gasperini.

Un tg di bambini
Rimanendo sempre alla SEI di Buie, ma spostandoci nella periferica di Momiano, si celebra la vincita di un altro premio, sempre dell’ambito 2, “Il territorio regionale e il patrimonio storico-artistico ed enogastronomico” ma nella sezione enogastronomia. Avendo lo scorso anno fatto visita agli studi di TV Capodistria, gli alunni momianesi hanno avuto la brillante idea, assieme alle loro insegnanti, di creare uno studio televisivo tutto loro e di raccontare le notizie nel notiziario “Ciacole e ciacole news”. Nella puntata hanno parlato della pianta autoctona di vite, cioè del Moscato di Momiano e hanno mostrato come si vendemmiava una volta, arrivando fino al prodotto finale, al vino pregiato del loro territorio. Per far capire meglio tutto il procedimento, le insegnanti hanno mostrato ai bambini gli utensili, gli arnesi e gli animali che venivano usati nel passato.
“Un grazie va al signor Marko Cindrić, il quale ci ha mostrato nella sua cantina tutti questi antichi “ordegni”. Importantissima anche la simpatica intervista al grappolo del Moscato, dove i bambini hanno potuto apprendere in modo semplice le caratteristiche di questa specie di vite ponendogli delle domande. Nell’ultimo servizio si può vedere come i bambini vanno a vendemmiare il Moscato, osservando e toccando con mano la pianta. Grazie alla collaborazione con la famiglia Kozlović hanno potuto vedere da vicino la lavorazione, dall’uva al mosto, in tutte le sue fasi. Abbiamo lavorato sodo, fatto una bella esperienza, appreso cose nuove del nostro territorio e fatto un bel brindisi. Siamo fieri di aver vinto il premio”, hanno rilevato le insegnanti Branka Marušić Budimir e Serena Kljajić, che hanno accompagnato gli alunni alla premiazione.

La consegna del premio alla sezione periferica di Momiano della “Edmondo De Amicis” di Buie.
Foto: SEI MOMIANO

Nel mondo delle fiabe
Spostandoci alla SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie, si entra in un mondo fantastico in quanto a vincere è stato il gruppo artistico-culturale della scuola, con “C’erano una volta…100 fiabe”. Una rappresentazione magica e straordinaria che ha riunito i personaggi di diverse fiabe in un mondo fantastico dove, nel corso della storia, attraverso avventure condivise e sfide comuni, hanno imparato a conoscere le vere intenzioni e le qualità degli altri al di là delle apparenze superficiali, dove solamente l’unità tra le diverse fiabe, e quindi diverse realtà e persone, ha potuto salvare il loro mondo, nel quale non c’è spazio per le guerre. Gli studenti coinvolti hanno dimostrato un impegno straordinario e una passione contagiosa per l’arte, che ha trasportato in un mondo incantato, attraverso un viaggio multiculturale e multiforme, nel regno delle fiabe, facendo emergere la loro capacità di collaborare, comunicare e mettere insieme un lavoro di squadra in un invito a non giudicare dall’apparenza; un inno alla pace che ha mostrato come l’unità e l’accettazione reciproca portino alla sconfitta dell’oscurità e alla creazione di un mondo in cui la diversità è celebrata anziché temuta. Ad accompagnare gli alunni al conferimento del “Premio speciale nell’ambito 1 (teatro, musica, poesia) – sezione teatro”, è stata Tamara Tomasich, professoressa di lingua e letteratura italiana e responsabile del gruppo artistico-culturale da circa dodici anni, affiancata dalle professoresse Ketrin Antolović Dešković e Samanta Jugovac.

I ragazzi della SEI di Buie.
Foto: SEI BUIE

Valorizzare la cucina tradizionale
Spostandosi alla SEI di Cittanova e incontrando la direttrice Eva Fernetich, scopriamo che il premio a questa istituzione scolastica è andato per “Masterchef SEI Cittanova”, progetto che vincendo dell’ambito 2, “Il territorio regionale e il patrimonio storico-artistico ed enogastronomico” – sezione enogastronomia ha, oltre che promosso il dialetto istroveneto e valorizzato l’identità culturale, risvegliato negli alunni lo spirito di competizione e l’amore per la cucina tradizionale, facendo scoprire alla nuova generazione la manualità nel preparare un piatto tipico della cucina istriana.
“Vorrei ringraziare la Città di Cittanova in quanto abbiamo potuto portare a termine il progetto grazie al suo contributo finanziario, un contributo cruciale che ci ha permesso di festeggiare questa vittoria. Un pensiero profondo di gratitudine va pure alla CI di Cittanova in quanto, oltre alla disponibilità della presidente Cristina Fattori, ci ha dato tutto il materiale necessario”, ha rilevato la Fernetich, che alla premiazione degli alunni è stata affiancata dall’insegnate di inglese, Mariza Labinjan.
Il filmato presentato una versione del rinomato programma gastronomico “Masterchef”. Gli alunni, divisi in squadre, hanno avuto a disposizione 30 minuti per cucinare una tipica ricetta istriana, gli gnocchi con gli asparagi. A giudicare il loro lavoro sono state tre donne, ognuna legata al mondo della cucina e anche a quello scolastico. I loro caratteri diversi e i diversi modi di cucinare si sono riflessi nel metodo di critica utilizzato e nell’aiuto ai ragazzi intenti nella realizzazione della ricetta. A rendere più interessante e divertente il filmato sono stati gli effetti sonori, le battute e i siparietti creati dalle giudici che tentavano di “animare” la situazione. Oltre alla stesura del copione e all’apprendimento delle regole, gli alunni hanno dovuto impegnarsi nell’apprendere la ricetta e nell’utilizzo degli utensili da cucina, come pure immergersi in una prova di realizzazione a casa con la propria famiglia. Non è mancata una raccolta delle ricette intervistando i nonni e gli anziani nella Casa di riposo di Cittanova e cercando informazioni utili in Internet, cosa che ha sviluppato il loro spirito di ricerca. Uno dei frutti più belli che il lavoro ha portato è la collaborazione, lo spirito d’iniziativa, integrazione comunicativa tra famiglie, insegnanti, comunità, società e alunni per lo sviluppo della responsabilità, del rispetto e di maggiori abilità nella gestione delle azioni interpersonali.

La premiazione della SEI di Cittanova.
Foto: SEI CITTANOVA

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display