La voce dei candidati ai seggi della CNI

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La voce dei candidati ai seggi della CNI

In vista delle imminenti elezioni suppletive per l’elezione dei membri degli organi di rappresentanza delle unità d’autogoverno locale e regionale dalle file delle minoranze nazionali e da quelle della maggioranza (in quelle circoscrizioni elettorali dove i croati costituiscono meno del 50 p.c. della popolazione), fissate per il 3 ottobre, abbiamo interpellato i candidati ai seggi spettanti alla Comunità Nazionale Italiana nei Consigli municipali di Rovigno, Orsera e Visignano, che in seguito alle elezioni ordinarie erano rimasti vacanti.
I connazionali di Rovigno saranno invitati a votare la lista presentata dalla Dieta democratica istriana (DDI) con capolista Roberta Ugrin, alla quale si sono uniti Paolo Paliaga, Virna Dalino Polo, Serena Santin e Fabian Sponza.
A Orsera saranno due le liste che si contenderanno il seggio riservato alla CNI. Entrambe sono proposte dai rispettivi gruppi di elettori (liste civiche). Della prima, con capolista Mario Gasparini, presidente della Comunità degli Italiani di Orsera, fanno parte pure Anita Petrović, Fabio Gasparini e Valentina Šverko. Nell’altra lista, il capolista Celeste Gerometta è affiancato da Matteo Pelizzar, Kristina Pisak e Luisa Aquilante.
A Visignano sono invece scesi in campo i candidati proposti dalla Lista indipendente di Visignano: Franko Košeto (capolista), Eda Pulin, Bruno Berneš, Ariana Mladossich, Stefano Starić, Aldo Raphael Šimonović e Igor Bratović.
A Rovigno il seggio elettorale sarà allestito nella Scuola elementare italiana “Bernardo Benussi” in via della Gioventù 10; a Orsera si voterà presso la sede dell’amministrazione comunale, in piazza Degrassi 1, mentre a Visignano il voto sarà espletato nella sala cinematografica in piazza Libertà. I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle 19 e le operazioni di voto si svolgeranno nel pieno rispetto delle misure epidemiologiche.

Gerometta: «Al servizio della CNI»

Celeste Gerometta

Celeste Gerometta si candida al seggio riservato alla Comunità Nazionale Italiana nel Consiglio comunale di Orsera. “Sono tanti i motivi che mi hanno spinto a farlo. Innanzitutto la mia esperienza nel lavoro come consigliere comunale e quale manager della società Maistra. Lavorerò nell’interesse della CNI, ma m’impegnerò in un contesto molto più ampio, viste le tante cose che finora ho realizzato e che intendo fare anche in futuro. Sono padre di tre figli, che hanno frequentato l’asilo di Orsera, la Scuola elementare italiana a Parenzo, il Liceo italiano a Rovigno e l’Università in Italia. A Orsera abbiamo pochissimi italiani, pochi laureati e quelli che abbiamo vanno inseriti nell’attività della Comunità degli Italiani e nel mondo locale, perché portino avanti la nostra cultura. Ho avviato la Scuola di musica e la scuola scultorea di Montracher. In pensione e con molto tempo a disposizione, potrò mettere la mia esperienza al servizio dei connazionali. M’impegnerò per la riapertura della sezione periferica dell’asilo d’infanzia italiano ‘Paperino’ di Parenzo e nell’incentivare l’uso della lingua italiana. Per giungere a ciò, occorre agire prima nell’ambito delle famiglie e poi in tutti i settori della vita civile. Vanno avviati i corsi d’italiano, poiché usiamo prevalentemente il dialetto e bisogna incentivare l’intellettualità. Bisogna animare le gente; gli italiani a Orsera sono pochissimi, appena 59 dichiarati, tra cui il sindaco. Come agire? Con diplomazia e parlando con la gente”.

 Gasparini: «In nome del rispetto reciproco»

Mario Gasparini

Anche Mario Gasparini, presidente della locale Comunità degli Italiani, si candida al seggio spettante alla Comunità Nazionale Italiana nell’ambito del Consiglio comunale di Orsera.
”La nostra è una Comunità Nazionale autoctona, le cui tracce risalgono all’epoca romana, perciò va rispettata. Ed è appunto per il rispetto che ci aspettiamo, ma che dobbiamo anche dare, che mi sono deciso a questo passo. Per questo m’impegnerò nella diffusione della toponomastica stradale bilingue e nell’affermazione del bilinguismo visivo. In seno al nostro sodalizio opera un coro misto, che va supportato. Ovviamente vanno incentivate anche le altre attività comunitarie.
A Orsera nei primi anni Novanta del secolo scorso operava una sezione periferica dell’asilo d’infanzia ‘Paperino’ di Parenzo, chiusa qualche anno fa. Di questa chiusura ne ha risentito anche la frequenza dei bambini connazionali orseresi della SEI “Bernardo Parentin”. Perciò m’impegnerò a fondo nel riattivare l’attività della scuola materna e soprattutto nell’introduzione di una sezione nido, d’importanza cardinale per riprendere il contatto con l’istruzione elementare in lingua italiana. Perciò avvierò subito dei colloqui con la direttrice della ‘Paperino’, ma anche con i genitori. Di questo abbiamo un grande bisogno, come anche del rispetto dei diritti scritti sulla carta. Viviamo in un ambiente che è nostro e perciò dobbiamo essere trattati con stima, adempiendo dal canto nostro con la stessa attenzione verso gli altri”.

 Košeto: «Italianità da valorizzare»

Franko Košeto

Al seggio spettante alla Comunità Nazionale Italiana al Consiglio comunale di Visignano, concorrerà la Lista indipendente di Visignano, con capolista Franko Košeto, cui abbiamo chiesto d’esprimersi in merito alle iniziative che intende promuovere a favore della CNI.
”La Lista indipendente di Visignano mi ha offerto questa possibilità – così Košeto – e dopo aver riflettuto, ho accettato la candidatura, intendendo contribuire al bene comune. Ascolterò le esigenze della Comunità Nazionale Italiana e delle sue istituzioni rappresentative, con cui dialogherò. A Visignano prevale lo spirito della convivenza. Promuoverò il diritto all’educazione prescolare e scolare in lingua italiana, attuato con il finanziamento del trasporto dei bambini alle istituzioni educative dell’etnia a Parenzo e, in ultima analisi, valutando l’opportunità d’inaugurare qualche loro sezione a Visignano, considerando le esigenze e le possibilità reali di realizzazione. Ci sono poi i connazionali che si occupano di imprenditoria, che vanno pure incoraggiati. A Visignano c’è un consistente patrimonio storico e culturale italiano da promuovere e valorizzare con delle lezioni o altre iniziative. A scuola andrebbero organizzate delle lezioni incentrate sulla presenza degli italiani e della loro cultura nel Visignanese e il loro apporto alla crescita del territorio. Sono molte le famiglie che portano cognomi di provenienza italiana, mutati dagli eventi storici, che andrebbero motivate a tornare alle radici cognominali originali. La lingua italiana va conservata e studiata, avviando pure dei corsi. Si necessita pure di promuovere i rapporti, i legami culturali e gastronomici con l’Italia, soprattutto tra i giovani”.

Ugrin: «Fare valere i diritti acquisiti»

Roberta Ugrin

Incontriamo Roberta Ugrin, candidata alle elezioni suppletive per il Consiglio cittadino di Rovigno in rappresentanza della Comunità Nazionale Italiana.

Perché ha deciso di candidarsi alle elezioni suppletive per il Consiglio municipale della Città di Rovigno?
”La mia candidatura alle elezioni suppletive per il Consiglio municipale rovignese in quota CNI nasce da una proposta congiunta tra la Comunità degli Italiani ‘Pino Budicin’, sodalizio che presiedo da tre anni e la Sezione di Rovigno della Dieta democratica istriana. Come appartenente alla minoranza italiana ritengo che la mia voce, unita a quella degli altri consiglieri connazionali già eletti, porterà nei prossimi quattro anni a risultati soddisfacenti, con una giusta dose di sensibilità mirata ai diritti e ai bisogni della nostra identità culturale”.

Cosa reputa sia rilevante che un membro in rappresentanza della CNI faccia in sede di Consiglio cittadino?

“Il compito di ciascun membro in rappresentanza della CNI, oltre a svolgere la sua attività istituzionale in seno al Consiglio cittadino, è quello di far valere con perseveranza i nostri diritti acquisiti, lavorando in sinergia e adempiendo alle necessità politiche, culturali, economiche e sociali degli italiani di Rovigno, continuando a realizzare importanti progetti che ci stanno a cuore e che sono di rilevante importanza per la nostra minoranza, dando un esempio concreto e palpabile di convivenza, considerazione e rispetto reciproci”.

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