In Istria si vuole puntare sulla qualità

In una nota rilasciata di recente, Denis Ivošević, direttore della Pro loco regionale, sottolinea, un’altra volta, l’importanza del turismo sostenibile

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In Istria si vuole puntare sulla qualità
In riva a Rovigno. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“L’Istria può essere soddisfatta dell’andamento della stagione turistica di quest’anno in quanto i risultati registrati finora sono eccellenti”. Lo ha affermato il direttore dell’Ente turistico regionale Denis Ivošević in un comunicato stampa rilasciato nei giorni scorsi, dopo la pubblicazione delle informazioni riguardo ai dati per le prime tre settimane di agosto. Questi ultimi confermano, nel caso della maggior parte delle destinazioni turistiche del territorio, un calo di presenze rispetto allo stesso periodo del 2022, anno record per la Regione istriana.
Tuttavia, come ha voluto sottolineare Ivošević, ribadendo quanto aveva confermato in un’intervista rilasciata al nostro quotidiano, complessivamente, i risultati sono ottimi: gli arrivi e i pernottamenti superano quelli del 2022, rispettivamente, del 4% e del 2%. “E, rispetto al 2019, anno record a livello nazionale, abbiamo un +5% nei pernottamenti”, ha aggiunto, dicendo che, confrontando il 2023 con il 2022, in termini di economia, commercio e turismo, “si vede subito trattarsi di due anni turistici completamente diversi, con l’importante differenza che quest’anno è il primo dopo la pandemia in cui siamo tornati a condizioni ‘normali’”.
“In quest’ottica valutativa del successo dell’anno turistico, è importante considerare il fatto che di anno in anno l’Istria ottiene risultati sempre migliori nei mesi che precedono e seguono il picco della stagione turistica. La penisola si sta profilando sempre più come destinazione turistica invernale o annuale, soprattutto per quanto riguarda le preparazioni sportive e i grandi eventi sportivi. Non era questo il nostro compito prioritario secondo il Piano generale per lo sviluppo del turismo in Istria? Tali obiettivi non sono fissati anche dalla Strategia nazionale per lo sviluppo del turismo sostenibile della Repubblica di Croazia?”, si è chiesto Ivošević, dandosi anche le risposte: “Definitivamente sì, e il 2023 ha visto accumulare la maggior parte dei pernottamenti in eccesso proprio nei mesi invernali e prestagionali”.
A suo avviso, l’Istria ha raggiunto la cifra di quasi 500.000 posti letto disponibili e quest’anno è stato toccato il record di presenze giornaliere più alto, con 311.000 ospiti registrati, il che significa che quasi 190.000 ospiti non sono evidenziati da nessuna parte nel sistema di registrazione. “Ma la cosa è stata sentita eccome dalle strutture d’approvvigionamento di acqua ed elettricità, smaltimento dei rifiuti e viabilità di ogni singola destinazione in Istria, i parcheggi, le spiagge e altro. Tutto ciò, assieme all’aggressiva edificazione immobiliare destinata all’affitto turistico a breve termine, rappresenta la sfida principale per il futuro sviluppo complessivo, non solo turistico, della nostra regione. L’idea dell’Istria quale destinazione sostenibile e responsabile non sta nell’abbattere i record nei mesi di luglio e agosto, ma nel prolungare il traffico turistico nella pre e post stagione, per sviluppare in modo intelligente l’interno dell’Istria in termini di turismo, innalzare il livello di qualità dei servizi e delle strutture ricettive per essere più competitivi e allo stesso tempo più redditizi”, ha proseguito Ivošević, concludendo che a confermare l’importanza degli investimenti in qualità, sia nel settore privato che in quello pubblico, per il successo e l’aumento della competitività dell’Istria, sono gli ottimi risultati conseguiti quest’anno da parte delle strutture di categoria superiore.

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