Emigrati dell’Albonese in Municipio

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Emigrati dell’Albonese in Municipio

ALBONA “Spero che vi faccia piacere vedere quanto investiamo nella nostra città e nella salvaguardia del nostro dialetto ciacavo, che voi parlate meglio di noi che viviamo ad Albona”. Così il sindaco albonese, Valter Glavičić, al tradizionale ricevimento organizzato per gli emigrati dell’Albonese, che già da decenni vivono negli Stati Uniti e in Australia. Glavičić li ha accolti assieme ai suoi omologhi di Arsia, Chersano e Santa Domenica, rispettivamente Glorija Paliska, Valdi Runko e Gianvlado Klarić.
Ha presenziato all’incontro pure Barbara Buršić, coordinatrice dell’ufficio polese della Società croata degli emigrati, la quale si è detta lieta di incontrare persone che “non soltanto portano l’Istria nel cuore”, ma la promuovono in diverse parti del mondo. A nome dell’Associazione delle donne “Histria Association for Women”, è intervenuta Gracijela Duras, la quale ha lodato gli investimenti cittadini, presentati agli emigrati in un video. “Quando torniamo ad Albona, diciamo che andiamo a casa. E quando rientriamo negli Stati Uniti, diciamo che andiamo via”, ha detto Bruno Višković, uno dei fondatori dell’Associazione “Istria Sport Club” di New York. A ringraziare del ricevimento a nome del “Rudar Club” operante nella Grande Mela, è stato il suo presidente, Renato Rajković, stando al quale è sempre più difficile promuovere la tradizione dell’Albonese e dell’Istria tra le famiglie degli emigrati. “Per fortuna ci siamo noi della vecchia generazione, perché tra i giovani non c’è troppo interesse”, ha rilevato.
Nel ringraziare gli emigrati per tutto quello che fanno per il loro luogo natio, il sindaco Glavičić ha espresso particolare gratitudine alla famiglia Kiršić, che non soltanto ha aperto un albergo nel centro storico di Albona, nell’edificio dietro alla loggia civica, ma ha pure dato nuova vita a quest’ultima: ora l’antica struttura fa parte del ristorante dello stesso hotel e ospita diversi concerti.

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