CI di Castelvenere. Amore e passione

Toccante il tradizionale spettacolo di fine anno scolastico che ha visto attive sul palco tutte le sezioni

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CI di Castelvenere. Amore e passione
L’esibizione del gruppo di balletto “Little dancing waves”. Foto: Erika Barnaba

Un’emozione indimenticabile e che ha toccato il cuore di tutti, quella vissuta sabato sera alla Comunità degli Italiani di Castelvenere dove, in un clima d’accoglienza familiare e ricco di brio, è andato in scena il tradizionale spettacolo di fine anno scolastico. Tantissimi i giovani che si sono alternati tra numeri di recitazione, musica e ballo, senza far mancare spazio agli attivisti più maturi. Tra il pubblico che talmente numeroso non trovava più posto in sala, presente pure il sindaco della Città di Buie, Fabrizio Vižintin, il suo vice, Corrado Dussich, Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana.

I protagonisti
Il primo gruppo a calcare il palcoscenico è stato quello più giovane, ovvero quello che frequenta il corso di chitarra diretto dal Maestro Gianluca Antonini. Nato poco più di un anno fa, conta 10 musicisti in erba, che per l’occasione hanno conquistato il pubblico facendosi valere sulle note armoniose di “The Sound of Silence”, brano di Simon & Garfunkel. A seguire le giovanissimi attiviste in senso di età, ovvero il gruppo di ballo “Little dancing waves” (Piccole onde danzanti) che, diretto dalla maestra Donatella Krastić, hanno conquistato il pubblico con una coreografia sulle note di “Farfalle”, canzone di Sangiovanni. La coreografia delle ragazze più grandi invece, le “Dancing waves”, è stata creata, sempre dalla stessa maestra, sulle note della loro canzone omonima, cioè “Waves”.
In scena pure le voci mature della klapa Castrum Veneris. I membri diretti dal Maestro Teo Biloslavo, sono conosciuti per la loro personalità scherzosa e amichevole, ma nello stesso tempo molto professionale. Per l’occasione hanno proposto “Molighe el fil ch’ el svoli” e “Amor dammi quel fazzolettino”. Il gruppo vocale, che lo scorso anno ha festeggiato i 10 anni di attività, ha inciso il CD “Emozioni diverse”, consegnato poi a fine serata in omaggio a presenti.
A chiudere i punti artistici della serata è stata la Filodrammatica diretta da Matei Novak, che ha presentato “Fighisecchi e Susinisuti”, copione scritto da Martina Trento Dagostini e, come scoperto tra risate e vicissitudini familiari inerenti le pensioni italiane, questi siano i cognomi di due famiglie locali.

Riconoscimento a Gordana Garaj Denić
Durante la serata è stato consegnato alla giovane Gordana Garaj Denić, un riconoscimento e segno di gratitudine per i 10 anni di attività continua nel gruppo di ballo che, dalla commozione della presidente, della maestra, della ragazza e dei suoi genitori presenti in sala, ha dimostrato essere molto più, in quanto un ricordo, come sottolineato dalla presidente del sodalizio Tamara Tomasich, è andato a quei momenti anche difficili che, con la forza e l’unità di una “famiglia”, sono stati superati portando a meravigliose conquiste per la giovane come pure soddisfazioni e gioie per chi le è stato accanto.
“Ogni volta che guardo questi ragazzi sul palco mi emoziono e capisco che tutte le ore sottratte alla mia famiglia per dedicarle alla Comunità non sono ore perse. Ringrazio anche tutti i genitori, ‘La Voce del popolo’ che ci segue sempre e tutti i miei collaboratori in quanto senza di loro, naturalmente, tutto questo non sarebbe possibile. Voglio sottolineare che tutti i nostri dirigenti e Maestri sono di Castelvenere e quindi costituiscono una marcia in più”, ha concluso la presidente Tomasich rivolgendo una parola di gratitudine pure ai numerosi connazionali accorsi per l’occasione.

La consegna del riconoscimento: Tamara Tomasich, Gordana Garaj Denić e Donatella Krastić.
Foto: Erika Barnaba

Umanità, fraternità e amicizia
“Lo spettacolo di questa sera è stato bellissimo. Una delle cose che si vedono raramente è l’umanità, la fraternità e l’amicizia che traspare tra tutti voi e la grande capacità che avete di dare un riconoscimento a una vostra attivista che da 10 anni fa attività con voi e di commuovervi per lei. Questo significa che quello che state facendo non è solo semplice attività ma significa portare dentro un grande amore e passione. Vi ammiro, perché quello che ho visto e vissuto questa sera, con anche quel momento di commozione, è stato straordinario. Continuate così perché solamente in questo modo potremo dare un futuro alla nostra CNI. Grazie di cuore”, ha rilevato invece Tremul, portando pure i saluti del presidente della GE-UI, Marin Corva.
Il primo cittadino ha espresso calorose parole di apprezzamento: “Poter dilettarmi oggi con questo spettacolo che vede in regia i membri della CI di Castelvenere è stato nuovamente qualcosa di particolare. La CNI presente nel territorio della Città di Buie è un pilastro importante della nostra identità, delle nostre tradizioni e della nostra cultura. Con questo spettacolo abbiamo messo un ulteriore mattoncino su quella che è la nostra identità, rafforzando le nostre tradizioni, rinnovando pure la cultura, cose che fanno tutte parte della Città di Buie”, ha concluso Vižintin.

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