Si è conclusa di recente la gara d’appalto per l’acquisto di un nuovo mammografo per la Casa della salute “Dr. Lino Peršić” di Albona. È stata scelta l’offerta della filiale croata della ditta “Shimadzu”, che fa parte dell’omonima azienda fondata nel 1875 a Kyoto e la cui sede si trova tutt’oggi nella stessa città giapponese. Il gruppo “Shimadzu Europa GmbH” opera con sede a Duisburg (Germania).
Come noto, i fondi per l’acquisto dell’apparecchio sono stati raccolti nell’ambito dell’azione di beneficenza “Labinština HOĆE. Za mamograf” (L’Albonese VUOLE. Per il mammografo), durata dal maggio 2022 fino alla fine dell’anno e nell’ambito della quale sono stati raccolti 211.473 euro. All’azione hanno contribuito, con l’organizzazione di vari incontri destinati alla raccolta dei fondi necessari, diverse associazioni e istituzioni. Tra le persone più meritevoli c’è pure Maria Santalesa, che abita a New York ormai da settant’anni. Anche quest’anno è tornata nell’Albonese per trascorrervi qualche settimana e nei giorni scorsi è stata ricevuta dal sindaco Valter Glavičić, che l’ha ringraziata per aver sensibilizzato gli albonesi residenti nella Grande Mela sulla questione.
Maria Santalesa è presidente di due associazioni di beneficenza a New York, “Histria Association for Women” e “Istrian American Charities Association”, note anche per gli aiuti umanitari ai profughi che negli anni della Guerra patriottica avevano trovato rifugio nell’Albonese. Le due organizzazioni aiutano, tra l’altro, pure l’Associazione regionale dei non vedenti e l’Ospedale di Pola.
“Desidero ringraziare lei e tutte le persone che ha motivato ad aiutare il luogo dei loro antenati. Sono orgoglioso del forte legame tra gli emigrati e i residenti, nonostante il passare degli anni e le distanze, a conferma del grande cuore degli albonesi”, ha dichiarato il sindaco Glavičić.