Terminal LNG: accordo tra Stato, INA e MOL

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Terminal LNG: accordo tra Stato, INA e MOL

La questione relativa alla realizzazione del rigassificatore galleggiante al largo di Castelmuschio è alle battute finali. Domani infatti il Sabor si pronuncerà sulla famigerata “lex LNG” che, a giudicare dalle indiscrezione che filtrano da Zagabria, molto probabilmente verrà approvata malgrado la ferma opposizione di cittadini, partiti politici e istituzioni quarnerine.
“Se domani i parlamentari che giungono dalla nostra Regione, indipendente dal partito politico di appartenenza, dovessero votare a favore di questa assurda legge, allora evidentemente siamo rappresentati da dei traditori”. Con queste parole il segretario dell’ALM (PGS), Franjo Butorac, ha aperto la conferenza stampa indetta per commentare gli ultimi sviluppi sulla vicenda.
“È superfluo sottolineare quali conseguenze possa avere per la nostra piccola comunità un impianto del genere – ha aggiunto invece l’ex candidata a sindaco di Besca, Nataša Plišić –. Veglia è una realtà che vive di turismo, abbiamo un basso tasso di disoccupazione e tante giovani famiglie che, rispetto al resto del Paese, non hanno bisogno di emigrare all’estero, pertanto è nostro dovere mantenere una tale situazione”.
Il presidente Darijo Vasilić ha infine svelato un retroscena allarmante sulla vicenda. “Abbiamo ragione di ritenere che sotto ci sia dell’altro, ovvero un accordo tra governo, INA e MOL – ha spiegato –. Il progetto serve allo Stato per tornare a detenere la maggioranza delle quote societarie dell’INA dal MOL, mentre in cambio la compagnia petrolifera ungherese otterrebbe una fornitura di gas a basso costo direttamente dal terminal. La mia non è una teoria complottista: di recente ho parlato con alcuni influenti esponenti dell’industria del gas i quali mi hanno confermato la concreta possibilità di arrivare a questo scenario”, ha concluso perplesso il sindaco di Veglia.

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