Multiculturalità. Apre il Festival

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Multiculturalità. Apre il Festival

Tre giorni di eventi e otto associazioni coinvolte per un festival che racchiude canti, balli, tradizioni e tutta la ricchezza del patrimonio culturale delle minoranze nazionali dell’Istria. Da oggi a sabato 9 giugno Pola ospiterà, per il quinto anno consecutivo, il Festival della multiculturalità, un grande evento che vuole essere uno strumento per la promozione della diversità culturale dell’Istria, dove questa diversità è ritenuta un valore universale da difendere e da favorire. Il tutto nell’Anno europeo del patrimonio culturale. Lo hanno detto sia la vicepresidente della Regione istriana, Giuseppina Rajko, che l’assessore alla Comunità Nazionale Italiana e agli altri gruppi etnici, Valerio Drandić, che assieme all’assessore regionale alla Cultura, Vladimir Torbica, ieri, hanno presentato il programma del Festival, che quest’anno si terrà nella suggestiva cornice di parco Tito. “A partire dalle ore 19 di questa sera” annuncia Drandić, che continua dicendo che ai saluti e discorsi di circostanza dei vertici delle amministrazioni cittadina e regionale farà seguito l’esibizione dei soci del Club dei serbi della Regione istriana, della Comunità nazionale bosniaca dell’Istria e della Società artistico culturale macedone “Santi Cirillo e Metodio”. Questa sera si esibirà pure Elis Lovrić, che reciterà sia in dialetto istro-veneto che in dialetto albonese. Le esibizioni proseguiranno anche domani, quando al pubblico si presenteranno l’Associazione dei montenegrini “Peroi 1657” e l’Associazione dei rom dell’Istria.

Piatti tipici da assaggiare

Sabato, ultimo giorno del Festival, sul palco appositamente allestito in Parco Tito saliranno, invece, i soci della Comunità democratica degli ungheresi, la SAC macedone “Moricz Zsigmond” e la SAC “Bosnia”. Nell’arco dei prossimi tre giorni, tutte le Comunità nazionali presenti al Festival avranno l’opportunità di presentare ai polesi e ai tanti turisti presenti in città il folclore, gli usi, i costumi e le tradizioni dei rispettivi gruppi etnici. Come spiegano i responsabili dell’appuntamento, ogni sera saranno presenti anche diversi stand, presso i quali sarà possibile degustare i piatti tipici della tradizione enogastronomica di ciascun gruppo etnico. Ma non soltanto, visto che sarà possibile anche conoscere più a fondo le peculiarità delle singole comunità nazionali. Questa sera, nel bel mezzo del parco saranno allestiti gli stand della Società culturale slovena “Istra” e dei macedoni. Domani, gli stand saranno, invece, occupati dai rappresentanti della SAC serba “Nikola Tesla”, dei montenegrini di Peroi e dell’Associazione dei rom dell’Istria. Infine, sabato sera, sempre a partire dalla 19, gli stand saranno occupati dai rappresentanti della Comunità dei serbi dell’Istria, della SAC “Bosnia”, della società “Moricz Zsigmond” e della Comunità democratica degli ungheresi. Anche quest’anno, al Festival non sarà presente la Comunità Nazionale Italiana. Il motivo?
“Il Festival è riservato alle Comunità Nazionali non autoctone” rispondono l’assessore Vladimir Torbica e la vicepresidente, Giuseppina Rajko, che cambiato argomento ricorda che il Festival della multiculturalità (anche se in ritardo rispetto agli anni precedenti) è organizzato in occasione della Giornata dell’Europa, che ricordiamo si celebra il 9 maggio. Alla presentazione del programma della tre giorni dedicata alle minoranze nazionali dell’Istria hanno presenziato Žužana Maša, dell’Associazione degli ungheresi) e Senad Pršić, della Comunità dei bosniaci dell’Istria) i quali hanno ringraziato i vertici dell’amministrazione regionale per avere organizzato l’ennesimo Festival e dato così ai gruppi nazionali la possibilità di presentarsi al pubblico e mostrare tutta la ricchezza che hanno da offrire.

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