Progetti che cambieranno l’immagine di Fiume

All’Hilton di Costabella pannello di discussione sulla trasformazione della città. Al tavolo il ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture Oleg Butković, il sindaco Marko Filipović e i direttori di aziende ed enti statali

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Progetti che cambieranno l’immagine di Fiume
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“La trasformazione di Fiume” è il tema del pannello di discussione tenutosi ieri all’albergo Hilton di Costabella, un dibattito per fare il punto della situazione, per tirare le somme e per annunciare quanto accadrà nel 2023 nel capoluogo quarnerino, che il sindaco Marko Filipović, già da un po’ di tempo, ama descrivere come il più grande cantiere aperto in Croazia.

Oltre al primo cittadino, all’incontro organizzato dal quotidiano fiumano Novi list è intervenuto il vicepremier e ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Oleg Butković, assieme al direttore della Port Authority, Denis Vukorepa, al presidente della Direzione dell’azienda Hrvatske ceste, Josip Škorić e a quello dell’HŽ Infrastruktura, Ivan Kršić, con la partecipazione del direttore generale della BINA Istra, Dario Silić e del direttore dell’ACI, Kristijan Pavić. Il ruolo di moderatore è stato assegnato a Mislav Togonal, dell’emittente radiotelevisiva pubblica.
Siamo sotto Natale e qualcuno potrebbe attribuire a ciò l’atmosfera di buonumore che ha regnato nella mattinata di ieri, ma i rapporti tra le istituzioni di Stato e quelle locali, in questo caso fiumane, vivono un buon momento ormai da qualche anno. Possiamo riassumerlo citando alcuni passi dell’intervento di Oleg Butković, che si è ritrovato tra le mani un discorso da leggere, che però ha riposto sul tavolo, andando avanti “a braccio”, uscendo dai protocolli. Ha salutato il rettore Snježana Prijić-Samaržija e l’ex sindaco Vojko Obersnel, prima di esporre la sua relazione: “Caro Vojko, grazie per essere qui con noi. Avevamo iniziato con un incontro informale, all’inizio del 2017 in un luogo piacevole, concludendo che ce l’avremmo entrambi messa tutta per operare insieme, a prescindere dalla differente appartenenza politica. Quando arrivano le elezioni, ognuno parla per conto proprio, ma quando ci si trova davanti a questioni d’importanza strategica, certe cose le sappiamo mettere da parte”.

Denominatore comune
Il rapporto è iniziato con Obersnel e oggi prosegue con Filipović, nello stesso spirito. “Terminate le elezioni non si parla più dei meriti degli uni o degli altri, non ci si mette i bastoni tra le ruote a vicenda. Come persone con delle responsabilità, siamo riusciti a superare certi ostacoli e oggi proseguiamo nella stessa direzione anche con il sindaco Filipović. Se non collaboriamo, noi del governo con tutte le aziende statali, impegnate ad assicurare fondi europei, e l’amministrazione locale, non si va da nessuna parte. Possiamo anche non essere d’accordo su certi aspetti, ma alla fine si trova sempre il denominatore comune. Senza tutto questo, a Fiume non potrebbero succedere le cose a cui stiamo assistendo oggi”.
Il 2023 sarà l’anno in cui verrà inaugurata la statale D403 che collegherà alla rete autostradale il terminal container in Molo Zagabria, il quale entrerà in funzione entro due anni. Inizieranno i lavori alla costruzione del marina in Porto Baross e dovrebbe venire completato il grande progetto dell’Ospedale a Sušak. “Certi progetti di sviluppo a Fiume non si sono svolti nei tempi in cui si sarebbe voluto. Ora siamo testimoni della rinascita di Fiume e dell’intera Regione litoraneo-montana. L’intento di questo governo, guidato dal premier Andrej Plenković, fin dal primo momento è stato quello di riportare Fiume agli antichi splendori. Lo scorso anno – ha detto Butković –, abbiamo inaugurato il ponte di Sabbioncello (Pelješac), terminato il nostro cammino verso l’introduzione dell’euro e l’area di Schengen, mentre il 2023 sarà all’insegna delle grandi opere qui a Fiume, appunto quelle che ho nominato poc’anzi”.

Momento di tirare le somme
Il ministro si è soffermato anche sul progetto della ferrovia, ovvero del secondo binario tra Škrljevo, Fiume e Jurdani, un’opera che dovrebbe cambiare radicalmente il sistema dei trasporti pubblici in città. “Ci sono molti ostacoli e siamo in ritardo”, ha ammesso Butković, annunciando poi un ciclo di grossi investimenti nell’infrastruttura ferroviaria in tutto il Paese, un processo che durerà 10-12 anni e che coinvolgerà anche il capoluogo quarnerino e le sue vie di comunicazione verso l’entroterra.
“Alla fine dell’anno è il momento di tirare le somme e vedere cos’è successo rispetto a dodici mesi fa. È stato fatto tanto – ha affermato il sindaco Marko Filipović nel suo intervento –, e torno a ripetere che sono fiero del fatto che la nostra città è il più grande cantiere nel Paese e che lo sarà ancora per qualche anno. Il merito di tutto ciò va attribuito anche a tutte le aziende statali che vi investono, che realizzano progetti che cambieranno l’immagine di Fiume e che ne determineranno lo sviluppo. Oltre alle strade e alle infrastrutture portuali, sottolineo il marina, che posizionerà Fiume in un nuovo contesto nel Mediterraneo. Oltre agli investimenti statali e a quelli pubblici in generale, sono felice che ve ne siano anche di privati, con molte grosse compagnie internazionali che hanno riconosciuto la nostra città nei propri progetti”.
Il terminal container, in qualche modo, resterà lontano dagli occhi di gran parte dei cittadini, mentre il marina sorgerà praticamente in centro. A realizzare la struttura saranno l’ACI e la Gitone, che fanno parte di un consorzio che fa capo alla tedesca Lürssen, maggiore costruttore mondiale di mega yacht di lusso.
Il direttore dell’ACI, Kristijan Pavić, ha detto: “Abbiamo l’appoggio di tutte le istituzioni e il progetto prosegue secondo le dinamiche previste. Attualmente è in corso la stesura del documento di valutazione dell’impatto ambientale, con dibattito pubblico, mentre nei prossimi mesi, entro maggio, contiamo di ottenere le prime licenze, mentre i lavori veri e propri potrebbero iniziare entro la fine del 2023”.

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