Porto di Mrtvaška. Rescisso il contratto di finanziamento

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Porto di Mrtvaška. Rescisso il contratto di finanziamento
Foto: Roni Brmalj

“Il progetto Mrtvaška si farà in ogni caso”. Lo aveva assicurato il vicepresidente della Regione Vojko Braut, dopo che il ministro del Mare, del Traffico e delle Infrastrutture, Oleg Butković, a margine di una visita a Buccari aveva dichiarato che, considerate le proteste da parte degli abitanti di San Pietro dei Nembi (Ilovik/Asinello), si stia pensando di deviare i finanziamenti per altri progetti. Oggi queste previsioni sono diventate realtà e, almeno per il momento, il progetto di rinnovo del porticciolo di Mrtvaška è stato bloccato. L’Autorità portuale di Lussinpiccolo ha reso noto ieri che è stata messa in atto la procedura di rescissione del contratto di finanziamento – si tratta di mezzi a fondo perduto –, del progetto d’ampliamento e ricostruzione del sito. Il tutto a causa dei problemi riscontrati con i sampierini, i quali a più riprese avevano ostruito l’inizio dei lavori, bloccando l’entrata nel cantiere all’esecutore. “Anche se da parte dell’Autorità portuale, in collaborazione con il fondatore e con il Ministero competente, si era fatto di tutto per evitare che il cantiere venga bloccato, i lavori non sono potuti essere avviati per più di un anno, motivo per cui l’esecutore dei lavori ha rescisso il contratto d’appalto. Nel frattempo, a causa dei rincari nel settore dell’edilizia, è aumentato il costo dei lavori, superando le possibilità finanziarie dell’investitore, che non ha potuto di conseguenza accettare la correzione del prezzo richiesta dall’appaltatore. Vista l’impossibilità di portare a termine il progetto nei termini previsti, il Ministero del Mare, del Traffico e delle Infrastruttura, ha suggerito all’investitore di prendere in considerazione la possibilità di realizzare il progetto in un secondo momento. L’Autorità portuale ha accolto questa proposta, decretando l’annullamento del contratto di finanziamento in quanto non sarebbe stato possibile trovare un nuovo appaltatore e portare a termine i lavori entro la data prevista”, si legge nella missiva della Port authority.
Da noi interpellato, il rappresentante del Comitato di quartiere di San Pietro dei Nembi (Asinello/Ilovik), l’avvocato Ladislav Radoslović, ha detto che la dichiarazione resa dall’Autorità portuale è puramente formale. “La verità è che non ci sono più i mezzi finanziari. Ora i lavori costano più di prima e anche il ministro Butković ha detto apertamente che se l’investitore possiede i necessari mezzi, può proseguire con i lavori. Purtroppo, il progetto ha preso una piega infelice, violando parecchie leggi, senza avere consultato gli abitanti e senza essere gestito da persone competenti. Questo è il risultato. Inutile cercare altri colpevoli. Quando ci saranno persone credibili e non corrotte a firmare i progetti, le quali sapranno rispettare le leggi, il progetto potrà venire realizzato. Hanno speso quasi 6 milioni del Bilancio regionale, hanno maltrattato per un anno e mezzo gli abitanti dell’isola, e ora ci ritroviamo a non avere niente. Invito il presidente della Regione, Zlatko Komadina, a licenziare i responsabili di questo fiasco i quali, a mio avviso, non dovrebbero mai più lavorare in enti pubblici”, ha concluso Radoslović.

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