I l grosso incendio scoppiato venerdì scorso, nelle ore pomeridiane, in una vasta area dei Centro di riciclaggio di rifiuti in zona Pehlin, d’ingerenza della municipalizzata Čistoća, ha creato grossi problemi ai pompieri, rimasti in loco quattro giorni dopo lo spegnimento prima di poter dichiarare l’area sicura. Ignote, per il momento, le cause del rogo, in cui è arso un grosso quantitativo di rifiuti di vario genere.

Le squadre antincendio della polizia – come ci è stato confermato ieri dalla Questura litoraneo-montana – hanno atteso l’abbandono dell’area da parte dei vigili del fuoco, per potere procedere con il sopralluogo, volto ad appurare le cause.

I pompieri hanno abbandonato l’area ieri mattina, ma l’inizio del sopralluogo degli ispettori antincendio è stato rinviato alla giornata odierna a causa del diluvio abbattutosi sul Quarnero nella tarda mattinata. Delle operazioni di spegnimento dell’incendio e di messa in sicurezza dell’area abbiamo parlato ieri con il capo squadra del 4º turno dei Vigili del fuoco professionisti di Fiume, Dino Škamo, che abbiamo raggiunto telefonicamente.

“I nostri uomini hanno abbandonato l’area stamattina (ieri per chi legge, nda), assieme a tutti gli automezzi e all’attrezzatura usata per domare le fiamme e assicurare la zona interessata dal rogo – ci ha detto –. Al momento dello scoppio, in loco sono intervenuti 35 pompieri professionisti di Fiume, con 13 veicoli, ai quali a mano a mano, col passare delle ore, e dei giorni, si sono unite le squadre volontarie di Sušak, Drenova, Čavle, Halubjan di Viškovo e in seguito anche Kraljevica. Si è trattato di un intervento particolarmente complesso e fin dal primo momento era stato chiaro che ci sarebbero voluti più giorni per poter portare a termine l’opera di spegnimento”.