È il momento clou della stagione degli asparagi a Laurana, di quelli selvatici, ovviamente. In Piazza della Libertà è stato celebrato alla grande l’asparago, pianta erbacea spontanea, un concentrato di bontà e salute. La “sparugada” anche quest’anno è stata un successo, difficile da valutare in numeri. Semmai, ecco i numeri della mega frittata contenente mille uova, trenta chili di asparagi e venti di pancetta. È l’occasione imperdibile per degustare una delle prelibatezze offerte in questo contesto geografico. Gli ingredienti, naturalmente, vengono forniti dai produttori locali, dalle aziende agricole a conduzione familiare. Sono coinvolti numerosi ristoratori dell’area che in questo periodo dell’anno adeguano i loro menù alle specialità stagionali, prime tra tutte quelle a base di asparagi selvatici.
Sulle pendici del Monte Maggiore durante aprile cresce questa pianta selvatica intorno alla quale è venuta a crearsi una particolare scena gastronomica. Durante questo mese gli operatori turistici di Laurana e del circondario offrono vari piatti a base di asparagi, utilizzati anche per pietanze dolci e, per la prima volta quest’anno, per un cocktail unico. L’asparago ha il grande pregio di saper accompagnare sia i piatti a base di pesce che di carne, arrangiandosi bene, all’occorrenza, anche da solo con risotti, paste e gnocchi. Fino alla fine del mese i ristoranti del Lauranese presenteranno sui loro menù ricette fantasiose e tradizionali, con l’abbinamento di vini, anche in questo caso quelli geograficamente più vicini.
La frittata è un classico, ma anche un buon pretesto per una degustazione guidata per imparare ad apprezzare l’asparago selvatico, anche in funzione della sua tutela, visto che si tratta comunque di una varietà protetta.
La grande festa di sabato è iniziata con i fiati della Banda di Laurana, uno dei marchi locali più conosciuti, seguiti dall’esibizione folcloristica dei vicini della società “Zora” di Abbazia e, infine, da uno dei gruppi istriani più longevi, i “Gustafi”.
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