Più ossigeno per i nostri mari e le zone verdi

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Più ossigeno per i nostri mari e le zone verdi

Con lo scopo di ripulire il pianeta dall’immondizia e di dare respiro a boschi e zone verdi, sabato mattina è stata organizzata l’ormai tradizionale azione di pulizia “Zelena čistka” (Pulizia verde). La peculiarità di quest’anno riguarda il fatto che l’evento si è svolto nell’ambito del “World Cleanup Day”, la più grande azione civica positiva del mondo. Infatti, questa volta contro la spazzatura globale si sono schierati i cittadini di ben 150 Paesi. Al motto di “Un giorno. Un pianeta. Uno scopo”, l’azione ha preso il via in Nuova Zelanda, al sorgere del sole, e si è conclusa ieri, dopo 36 ore, alle Hawaii. Tanti i punti di pulizia che hanno coinvolto anche i cittadini della nostra Regione. Tra questi anche una parte del bosco nella zona di Castua, e più precisamente quello sul tratto di strada che porta verso Viškovo, dove abbiamo incontrato Helena Traub, attivista dall’Associazione ambientalista “Žmergo”, che coordina l’evento a livello nazionale. “La raccolta dei rifiuti ha preso il via alle ore 9 in varie parti della città. A livello regionale ci sono stati circa 30 punti dove i volontari si sono dati da fare per ripulire boschi, aree verdi e spiagge. Nella zona di Castua abbiamo avuto circa una ventina di volontari di tutte le età: bambini, giovani, anziani. E abbiamo avuto pure il supporto di un cane”, ha detto Helena Traub.

Tantissima l’immondizia estratta dal bosco e portata sul ciglio della strada, dove i camion della municipalizzata “Čistoća” hanno raccolto il tutto, tra cui tantissimi giocattoli rotti, un’intera cameretta da bimbi, poltrone, sedie e materiale da costruzione in ingenti quantità. “È triste vedere come le persone non abbiano alcun rispetto per la natura. A volte i rifiuti vengono gettati dalle macchine e lasciati lungo la strada. Come se questo non fosse il nostro Pianeta. Sulle aree pubbliche la situazione è diversa ed è tutto relativamente più pulito. Basta però sbirciare nelle zone nascoste e si trova di tutto”, ha concluso Helena Traub.
Al team di Castua si è unita quest’anno anche una volontaria dell’Estonia, Liisa, che ha collaborato alla creazione dell’evento a livello mondiale. Ricordiamo, infatti, che il movimento è nato dieci anni fa in Estonia, quando il 4 per cento della popolazione, in poche ore, ha ripulito l’immondizia accumulatasi nelle discariche abusive in tutto il Paese. In questo modo anche il resto del mondo è stato spronato a seguire l’esempio, rispettando la medesima formula “un pianeta, un giorno”.
Pulizia anche dei fondali
Mentre i volontari erano intenti a ripulire i boschi e le aree verdi, a Fiume, sul Molo Carolina, i sommozzatori del club “Geronimo” di Zagabria hanno avuto il compito di ripulire il fondale marino nell’ambito del progetto ecologico “Ripuliamo insieme le acque nazionali”. L’evento, che ha come scopo la pulizia del mare, dei fiumi e dei laghi, si è svolto per il quarto anno consecutivo e ha incluso, questa volta, pure le zone di Carlobago, Karlovac, Curzola e Otočac, dove i sommozzatori hanno raccolto in totale oltre 400 sacchi di immondizia. A Fiume invece i sacchi erano più di 50. “Si tratta della quinta e ultima azione di quest’anno – ha dichiarato Igor Mašala, responsabile del club “Geronimo” –, nella quale erano coinvolti circa una trentina di sommozzatori. Ci sorprende ogni volta la quantità dei
rifiuti che vengono estratti dal mare. Si trovano le cose più impensabili: per lo più si tratta di pneumatici, bottiglie e oggetti di plastica, ma anche sedie, tavoli ed elettrodomestici. Ma abbiamo anche avuto l’occasione di trovare addirittura intere automobili. Non saprei dire sinceramente se la quantità diminuisca annualmente, in quanto è sempre tantissima. Naturalmente non siamo sempre in grado di estrarre tutta l’immondizia da soli e a volte c’è
bisogno persino delle gru”.

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