La rabbia dei residenti di Marčeljeva Draga: «Noi abbandonati»

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La rabbia dei residenti di Marčeljeva Draga: «Noi abbandonati»

Dieci giorni fa l’Autotrolej aveva ripristinato il collegamento diretto della linea 1A con il centro cittadino in seguito a settimane di negoziati intercorsi con il Comitato di quartiere di Cantrida e la Lista per Fiume, dopo che a inizio anno la società del trasporto pubblico locale, per far fronte alla mancanza di conducenti, aveva limitato la corsa della suddetta linea solamente fino al motel del
3. maj, con i residenti di Marčeljeva Draga costretti quindi a scendere in via Liburnia per poi attendere la coincidenza con la 1 per raggiungere il centro città. Come detto, lo scorso 4 marzo il collegamento diretto è stato ripristinato, anche se con una sola corsa ogni ora. Tutto è bene quel che finisce bene dunque? Mica tanto. Almeno a giudicare dai residenti che abbiamo “intercettato” al capolinea in attesa dell’autobus.

“Ci stanno letteralmente prendendo per i fondelli e scrivetelo liberamente sul giornale – ci dice stizzita una signora residente sull’isola di Pago, ma che trascorre l’inverno a Marčeljeva Draga –. Prima ci tolgono la linea diretta, che già di per sé è una cosa assurda, e poi ci ridanno una sola corsa all’ora. Perché quest’atteggiamento nei nostri confronti? Un tempo questo era un quartiere d’élite, oggi invece sta lentamente morendo: non abbiamo un ufficio postale, nemmeno un bancomat o una piccolissima bottega e ora è diventato un lusso pure andare in centro città. Ci sentiamo abbandonati”.

«Conviene prendere la 2A»

“Siamo l’ultima ruota del carro – interviene un’altra signora –. Una corsa all’ora è niente, dovrebbero essercene almeno due, quanto meno nelle ore di punta. E quel che è peggio è che in più di un’occasione, soprattutto nelle ore serali, è capitato che le corse saltino e uno si vede costretto ad attendere un autobus per più di due ore. Alle volte conviene di più prendere la 2A, e sto parlando di una linea ferma la domenica e che al sabato passa a ogni morte di papa”.
L’Autotrolej si giustifica dietro la mancanza di conducenti, ma le motivazioni della società non interessano minimamente agli abitanti del quartiere.
“E quindi? – si domanda un pensionato –. Chi di dovere era perfettamente al corrente del problema e che prima o poi saremmo arrivati a questo punto, e di certo ciò non si è manifestato da un giorno all’altro. L’Autotrolej farebbe bene a chiedersi il perché i chauffeur stiano lasciando l’azienda. E poi, come al solito, sono sempre i cittadini a dover pagare per gli errori altrui”.

Nuove corse dopo il 31 marzo?

La decisione di ripristinare il collegamento diretto era giunta a fine febbraio dopo una serie di incontri avvenuti tra i rappresentanti del Comitato di quartiere di Cantrida, il direttore della società del trasporto pubblico, Alberto Kontuš, e il capodipartimento per gli Affari comunali Irena Miličević
“Nel corso dei colloqui avevamo valutato una serie di alternative che prevedevano la riattivazione della linea diretta – ci spiega il presidente del Comitato di quartiere di Cantrida Milan Popadić (Lista per Fiume) –. Visti i problemi dell’Autotrolej l’unica soluzione plausibile al momento era quella di una corsa ogni ora, in attesa che la situazione all’interno della società si stabilizzi. L’attuale provvedimento rimarrà in vigore fino al 31 marzo dopodiché contiamo di intensificare le corse. Anche il direttore Alberto Kontuš è favorevole e ci ha dato la sua parola che farà il possibile per aumentare il loro numero, anche se molto dipenderà da come si evolveranno le cose nella società. So benissimo che una corsa ogni ora è troppo poco e comprendo il malumore dei residenti, ma considerato il delicato momento della società, è stata comunque una piccola grande vittoria riuscire a ripristinare il collegamento diretto. La situazione precedente era oggettivamente insostenibile”.

Kontuš sorpreso

Abbiamo quindi cercato di avere maggiori dettagli dallo stesso Kontuš, il quale però è rimasto sorpreso dalle parole di Popadić, sottolineando che attualmente anche altre linee si trovano nella medesima situazione della 1A e che al momento è ancora troppo presto per pianificare le mosse successive. “Entro la fine di aprile è in programma la riunione dell’Assemblea e solo a quel punto avremo un quadro più chiaro relativo ai piani futuri della società. Il 30 aprile, non il 31 marzo”, ci ha detto brevemente il direttore.
In altre parole, i residenti di Marčeljeva Draga dovranno mettersi il cuore in pace perché l’incremento del numero delle corse è ancora un miraggio.

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