Ponte di Veglia. Rincarato il pedaggio

0
Ponte di Veglia. Rincarato il pedaggio

“I cittadini della Regione litoraneo-montana sono discriminati. Il rincaro dei pedaggi per il transito sul ponte di Veglia è inammissibile”: a sostenerlo è il presidente dell’Alleanza litoraneo-montana (PGS), Darijo Vasilić, il quale si è rivolto al pubblico in una conferenza stampa organizzata davanti ai caselli. “Alla mezzanotte di oggi – ieri per chi legge – ci sarà il classico rincaro estivo del 10 per cento, che ogni anno interessa un po’ tutti i tratti autostradali della Croazia. Questa logica, però, non si dovrebbe applicare sul ponte di Veglia, perché qui il prezzo attualmente in vigore è già sproporzionato. Il nostro è l’unico ponte a pagamento di tutta la Repubblica di Croazia e già questo vi dovrebbe far capire che siamo discriminati. Ma se ciò non dovesse essere sufficiente a farvi comprendere la nostra situazione, vi basterà fare due calcoli. Tutte le strade a pagamento nel nostro Paese hanno un pedaggio inferiore alla kuna al chilometro. D’altro canto, sul ponte di Veglia la tariffa risulta essere di 13 kune al chilometro”, ha fatto sapere Vasilić, che dal 1993 ricopre ininterrottamente il ruolo di sindaco della Città di Veglia.
“Riteniamo che le 35 kune che si pagavano fino a ora fossero sufficienti. Non era assolutamente necessario aumentare a 39 kune – prezzo valido per le automobili (nda) –. Noi del PGS vogliamo l’abolizione del pedaggio sul ponte di Veglia e la rimozione dei caselli da questa zona. Lo slogan della nostra campagna è ‘La Croazia per tutti, senza discriminazioni’. Speriamo che il governo comprenda questo messaggio, lanciato da tutti gli abitanti di questa Regione”, ha affermato Vasilić.

La vicenda legale

Il PGS sta lavorando su questo progetto da più di un anno, ma i risultati sperati non sono ancora arrivati. Si è anche tentato di procedere per vie legali, come spiegato dalla vicepresidente del partito, Tea Mičić Badurina. “Nel dicembre del 2018 ci siamo rivolti alla Corte costituzionale chiedendo ai giudici di esprimersi sulla costituzionalità di far pagare il transito sul ponte di Veglia. Poco tempo fa ci è arrivata la risposta: hanno detto di non essere competenti. Ci hanno invitati a rivolgerci all’Alta Corte amministrativa. Nei giorni scorsi abbiamo compilato anche queste pratiche e abbiamo consegnato tutto, chiedendo al Tribunale di valutare l’intera faccenda del pedaggio. Un caso unico nel suo genere. A nostro favore va anche una legge della Repubblica socialista di Croazia del 1971, la quale afferma che il pedaggio sarebbe rimasto in vigore soltanto fino a che i guadagni del ponte non avessero compensato le spese di costruzione. Ciò è avvenuto nel 1990, ma chi vuole passare attraverso il ponte di Veglia deve continuare a pagare”, ha dichiarato Tea Mičić Badurina.

Unanimi per l’abolizione

L’Assemblea regionale si è espressa all’unanimità a favore dell’abolizione del pedaggio, come ha ricordato Viktor Ivaniš, consigliere reginale del PGS. “Tutti i partiti politici presenti nell’Assemblea regionale hanno votato a favore dell’abolizione del pedaggio. Questo significa che il governo e in particolare il ministro Butković – Marineria, Trasporti e Infrastruttura (nda) – ignorano la volontà unanime di tutti i cittadini. È inaccettabile che i cittadini della nostra Regione non possano accedere a una parte del territorio regionale senza dover pagare un pedaggio”, ha concluso Ivaniš.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display