LA CITTÀ NASCOSTA I fortini tedeschi del rione di Vežica: piccoli, ma solidi

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LA CITTÀ NASCOSTA I fortini tedeschi del rione di Vežica: piccoli, ma solidi

I bunker sparpagliati lungo il territorio quarnerino, lo si raccontava anche negli appuntamenti precedenti, sono tantissimi. Alcuni, oggidì, li ritroviamo ben impastati con il contesto urbano e, in alcuni casi, a due passi da qualche fermata degli autobus, scuola, campo da gioco o, addirittura, abitazione. Lo conferma la nostra visita ai due fortini militari siti in cima ai rioni di Vežica superiore e inferiore, chiamati “Vežica 1” e “Vežica 2”, di costruzione tedesca. Entrambi risalgono alla Seconda guerra mondiale e, come spiega il sito www.projectrevival.eu, vennero costruiti dopo il 1941, secondo le linee guida indicate nella “Circolare 7000” (1938), ovvero in modo molto più semplificato delle casematte edificate in precedenza e dai costi decisamente più ridotti. Come tutte le altre, però, le stesse furono posizionate lungo le principali linee di attacchi nemici.
Caratteristiche architettoniche
Dalla vista ampia ed emozionante, che avvolge in un generoso abbraccio la valle della Draga e la baia di Martinšćica, la piccola ma solida fortificazione fuori terra, in massiccio cemento armato, nel tempo in cui era in funzione, conteneva svariate mitragliatrici pesanti e un possente cannone anticarro. Alla sua zona centrale, vasta circa 50 metri quadrati, un tempo probabilmente divisa da tramezzi, si accedeva attraverso un cunicolo controllato da una feritoia, proprio come accadeva per le casematte sotterranee, mentre i blocchi di combattimento erano invece raggiungibili direttamente dalla stessa. Secondo alcune storie di quartiere, il “tetto” della bianca struttura, ubicata nelle immediate vicinanze del rione di Vežica superiore, in seguito all’innalzamento dei vicini grattacieli, divenne una specie di ring, sul quale i giovani molto spesso s’incontravano per discutere, arrivando addirittura alle mani, mentre i bimbi seguivano la scena dai loro balconi.

Gli edifici a grappolo alle spalle di «Vežica 1”. Foto: Željko Jerneić

La casamatta, sita alla fine dell’abitato residenziale di Vežica inferiore, è simile alla “Vežica 1” per ciò che concerne le caratteristiche architettoniche (ugualmente all’altra struttura, era adibita ad accogliere armature varie) e di design, ma si presenta leggermente più grande. Vi si accede da una strada laterale lastricata, lungo la quale sono state edificate piccole villette unifamiliari. Trattasi di uno dei pochissimi bunker la cui sommità, in tempi recenti, è stata destinata a scopi turistici, con l’installazione di una ringhiera e una panchina per godersi la meravigliosa veduta che esplode sull’intera città. Come il primo, dal punto di vista costruttivo (che abbonda di cemento), anche questo bunker è conservato molto bene e ai suoi blocchi di combattimento si accedeva dallo spazio centrale, ampio circa 60 metri quadrati. Nello stesso, altresì suddiviso da mura divisorie (in seguito abbattute), si trovavano i mini alloggi dei soldati. Nelle adiacenze dell’ingresso, invece, erano posti un grande serbatoio dell’acqua, gli spazi per i sottufficiali e i servizi igienici. Oggidì il suo interno, non più accessibile in quanto murato, straripa di spazzatura e detriti.

L’ingresso murato del bunker “Vežica 2”. Foto: Željko Jerneić
La struttura di Vežica inferiore, come si presenta da lontano. Foto: Željko Jerneić

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