A Sušak un Centro per la salute mentale

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A Sušak un Centro per la salute mentale

Ampio, accogliente, funzionale, flessibile e continuamente adattabile alle esigenze dei pazienti: queste le caratteristiche del nuovo Centro per i malati di demenza e Alzheimer che sta nascendo a Sušak, vicino alla chiesa dei santi Cirillo e Metodio, nell’ex casa della Congregazione delle sorelle misericordiose. Si tratta di una delle prime strutture di questo genere in Croazia e il progetto prevede l’adattamento della casa, disposta su due piani e di proprietà dell’Arcidiocesi di Fiume, che tra l’altro finanzia interamente i lavori, alla cura e assistenza di tali patologie.

Personalizzazione
“Il Centro rappresenta una delle priorità della nostra comunità per supportare i percorsi di cura, riabilitativi e di inclusione sociale – spiega suor Mirjam Manuela Jerković della Congregazione delle sorelle misericordiose, nonché una delle collaboratrici al progetto –. Da qui nasce l’esigenza di offrire spazi adeguati destinati ad attività terapeutiche con l’obiettivo di attuare la personalizzazione del processo terapeutico, il quale è pensato su misura di ogni singolo paziente per i particolari bisogni che presenta”.
Si tratta di un centro d’accoglienza nel quale verranno erogate prestazioni di grande rilievo sociale e terapeutico finalizzate a valorizzare le competenze e le abilità degli utenti, oltre che a garantire lo sviluppo delle autonomie personali. Una presa in carico mai invasiva, ma forte dell’integrazione tra la componente sociale e quella sanitaria, gestita sempre nel massimo rispetto dell’inclusione sociale per interventi di cura e riabilitazione.

Limitare la stigmatizzazione
“La struttura – prosegue – non presenterà barriere architettoniche e verrà dotata di spazi confortevoli e accoglienti. È stata appositamente collocata in una zona residenziale, lontana dal caos urbano ma comunque facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, anche per favorire i processi di socializzazione e il pieno utilizzo di spazi e attività per il tempo libero. È fondamentale offrire una risposta in un contesto caldo e accogliente che permetta di evitare i vani sterili degli ospedali e ricreare quello del proprio ambiente di vita. Le attività del Centro permetteranno inoltre di limitare la stigmatizzazione che spesso accompagna l’ospedalizzazione, oltre che evitare l’interruzione, spesso traumatica, dei rapporti con i familiari”.
Il Centro sarà aperto continuativamente 24 ore al giorno e potrà accogliere 35-40 utenti i quali avranno a disposizione diverse figure professionali come infermieri, medici, psichiatri, assistenti sociali e volontari.

Attenzione e sensibilità
“Vogliamo garantire un’assistenza in grado di offrire ai pazienti una serie di servizi per la salute mentale quanto più vicina ai loro ambienti di vita. Il servizio è strategicamente importante per una categoria di utenti particolarmente fragili a cui il sistema sanitario dovrebbe guardare con grande attenzione e sensibilità. Si tratta di un tassello cruciale verso una sanità sempre più vicina al cittadino, che vuole offrire i cosiddetti servizi di prossimità e il cui compito è umanizzare il percorso di cura”.
Dalle statistiche si evince che nella nostra Regione ci sono tra i 3.500 e i 4.000 pazienti che soffrono di tali patologie. Il loro numero negli ultimi anni è in continua crescita.

Collaborazione con Città e Regione
“Ogni anno prendiamo parte al simposio organizzato dall’Associazione dei malati di Alzheimer al fine di aggiornarci sulle nuove tipologie di cura di questa malattia. Di recente abbiamo anche trascorso alcune settimane in Germania e Inghilterra per osservare da vicino il funzionamento di tali strutture e il lavoro del personale sanitario. Siamo inoltre in stretto contatto sia con la Città che con la Regione le quali si sono rese disponibili a una collaborazione, come nel caso dell’hospice”, ha concluso suor Mirjam Manuela Jerković aggiungendo che i lavori sono a buon punto anche se al momento non è ancora possibile stabilire con esattezza quando verrà inaugurato il Centro.

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