Il Porto franco di Fiume festeggia 300 anni

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Il Porto franco di Fiume festeggia 300 anni

Era il 18 marzo 1719 quando l’imperatore Carlo VI d’Asburgo proclamò il Porto franco di Fiume. Un provvedimento motivato in primis dalla sua strategica posizione geografica e al quale la città fu molto riconoscente. Infatti, all’epoca Fiume era una piccola cittadina affacciata sul mare, ma fu proprio la lungimiranza di Carlo VI, e successivamente le riforme portate avanti da Maria Teresa e Giuseppe II, a trasformarla in un centro fiorente e cosmopolita. Una decisione che ha cambiato il corso della storia non solo della città, ma anche dell’intero Impero asburgico, che per la prima volta iniziava a orientarsi verso un’economia basata sul traffico marittimo. Da allora sono passati esattamente 300 anni e adesso la città si prepara a celebrare quest’importante anniversario con un ricco calendario di eventi in programma dal 18 al 22 marzo.

Corridoi europei

“La proclamazione del Porto franco rappresentò la svolta per il futuro sviluppo della città, che circa 120 anni dopo portò a Fiume due linee ferroviarie, una da Vienna e l’altra da Budapest – ha sottolineato il sindaco Vojko Obersnel alla presentazione del programma di eventi –. Questo ci permette di tracciare un parallelo con l’attuale strategia dell’Unione europea che ha definito 9 corridoi di transito che collegano un’ottantina di porti europei, tra cui anche quello fiumano, che si trova sul corridoio mediterraneo e su quello Baltico-Adriatico. Oggi come allora, dobbiamo avere l’accortezza di sfruttare i benefici del nostro porto che ha la fortuna di essere incluso in 2 dei 9 principali corridoi del continente europeo”.

Copia del decreto

Tra le numerose istituzioni incluse nell’organizzazione dei festeggiamenti, non poteva mancare l’Archivio di Stato di Fiume, il cui direttore Goran Crnković ha voluto ripercorrere brevemente quel periodo storico.
“Quello stesso giorno anche Trieste fu proclamata porto franco. Questo privilegio diede il via al progresso urbanistico, economico e culturale di Fiume che all’epoca era poco più di una cittadina costiera, al pari di Segna e Buccari. La storia della città nel XVIII secolo è tutt’oggi poco conosciuta e l’occasione dei 300 anni deve costituire l’opportunità per riflettere sulle peculiarità e sull’identità del porto e della città stessa in cui è inserito. In una delle tante mostre in calendario, sarà inoltre possibile ammirare la copia del decreto che proclamò i porti di Fiume e Trieste ‘free zone’ e che oggi viene custodita nell’Archivio di Stato della Stiria a Graz”.

Spettacolo in Comunità

Le celebrazioni prenderanno il via lunedì 18 marzo con un’Accademia solenne che si terrà nel Museo della Marineria e di storia del Litorale croato e organizzata dalla Città e dall’Autorità portuale di Fiume. Fino a venerdì 22 il programma prevede in giro per la città numerose mostre, workshop, convegni, laboratori per bambini e anche spettacoli teatrali. Tra questi ultimi segnaliamo la rappresentazione “Anche le stelle hanno il singhiozzo”, che andrà in scena giovedì 21 marzo nella sede della Comunità degli Italiani con inizio alle ore 19.

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