Il futuro del Porto di Fiume in una mostra

È in visione in Corso un’esposizione dedicata alla storia del bacino portuale a partire dal XIV secolo fino al progetto «Rijeka Gateway» e al terminal container in Molo Zagabria

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Il futuro del Porto di Fiume in una mostra
Il porto di Fiume ha un futuro assicurato. Foto: RONI BRMALJ

Una carrellata sulla storia del porto di Fiume, partendo dalla fine del XVI secolo e arrivando ai giorni nostri, con uno sguardo rivolto al futuro, che è già dietro l’angolo. È in allestimento da ieri in Corso, su una decina di pannelli di fronte al Palazzo della Filodrammatica, una mostra dedicata sia alla storia del porto, che s’intreccia con quella travagliata della città, sia ai grandi progetti recenti, per approdare a quello attualmente in fase di realizzazione, il “Rijeka Gateway”, che proprio domani vivrà un momento di svolta, non soltanto simbolico. È, infatti, in programma in Molo Zagabria la posa della prima pietra del futuro terminal container, al quale si allaccerà la costruenda strada D403. Partirà, così, il cronometro che scandirà i tempi nei prossimi 50 anni, il periodo di durata della concessione assegnata all’“APN terminals” e all’“Enna Logic” per la costruzione delle strutture e per l’utilizzo dell’area portuale.

Prima dell’evento in sé, il direttore del progetto “Rijeka Gateway”, Koen Benders, ha inaugurato la mostra in Corso, realizzata in collaborazione con il Museo di Marineria e Storia del Litorale croato. È stata la direttrice dell’ente museale Tamara Mataija, affiancata dall’autore Nikša Mendeš, a illustrare l’esposizione. Presente anche il sindaco Marko Filipović e il direttore della Port Authority Denis Vukorepa.
“Questo allestimento vuole essere un nostro contributo – ha specificato Benders – volto a raccontare la ricca storia del porto di Fiume alla vigilia di un grande evento. Possiamo esplorare nel passato, nel presente e anche nel suo futuro. Quando parliamo di futuro, lo facciamo avendo davanti a noi il progetto di un terminal d’ultima generazione, con grandi ambizioni e prospettive. Si parte con il motto ‘Più veloce e più profondo, più sicuro e più verde’, che parla del modo in cui vogliamo essere connessi con il mondo. Sono le parole chiave con cui cerchiamo di avere un approccio con la storia della città”.

Progetto epocale
“Quella del porto è per i fiumani anche una questione d’identità ed è stato così pure per le generazioni che ci hanno preceduto. Noi come Museo di Marineria e Storia del Litorale croato – ha spiegato la direttrice Mataija –, rinnoviamo volentieri la collaborazione con la Città di Fiume e con la Port Authority e siamo grati per la considerazione nei nostri confronti”. Il porto come tale esiste fin dall’antichità, ma in questa mostra ci si limita ai tempi più moderni, successivi alle grandi scoperte geografiche, prima tra tutte quella dell’America. “È da allora – ha affermato l’autore Mendeš –, che si dispone di documenti e cartine. Si va dall’odierno Canal Morto, che fu per secoli lo scalo principale, per proseguire attraversando la Rivoluzione industriale nel XIX secolo, che contribuì all’ampliamento del bacino portuale. Parallelamente arrivarono il Silurificio e la prima Raffineria, che portarono Fiume, all’inizio del XX secolo, a diventare un importante punto di riferimento per l’ex Monarchia, un porto conosciuto in tutto il mondo”.
“Siamo nel mezzo di un ciclo di grandi investimenti nelle infrastrutture a tutti i livelli, di quelli che riporteranno la città a ricoprire un ruolo rilevante come lo ebbe in passato. È stata nuovamente riconosciuta l’importanza di Fiume, che tornerà a essere un crocevia, per le merci e per le persone, un punto d’incontro tra diverse culture. Sarò lieto di poter prendere parte all’evento in Molo Zagabria, con l’augurio che il terminal possa a sua volta venire riconosciuto dalle maggiori compagnie di tutto il mondo”.

Vukorepa: «Stento a crederci»
Trovandosi a un passo da un evento di portata epocale, il direttore della Port Authority, Denis Vukorepa, ha ammesso: “Se soltanto cinque anni fa qualcuno mi avesse detto che ora mi sarei trovato qui a partecipare all’inaugurazione di questa mostra, lo avrei preso come un augurio, ma non troppo seriamente. Siamo stati sempre ottimisti, per intenderci, ma non potevamo aspettarci che oggi avremmo avuto dei concessionari che s’apprestano a dare ufficialmente il via ai lavori di costruzione. Questo progetto posizionerà Fiume e la Croazia in un contesto più vasto nel Mediterraneo e in Europa. Il tempo vola, ma siamo certi che nel primo trimestre del 2025 il terminal comincerà a funzionare a pieno regime”.

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