I mestieri antichi nei murali di Cantrida

L’atelier di ricerca artistica degli alunni talentuosi, Liado, ha realizzato due dipinti sulle pareti che circondano il beach bar «Morski prasac»

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I mestieri antichi nei murali di Cantrida
Il murale raffigurante le antiche tradizioni. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Nati da movimenti di protesta come libere espressioni creative della popolazione contro il potere (vedi in Messico dopo la storica rivoluzione messicana del 1910), i murali (murales in messicano), nel tempo hanno sempre più assunto valore estetico, conservandone talvolta anche uno sociale. Oggidì gli stessi, quindi, non sono solo un grido di disagio o uno strumento politico, ma anche un modo attraverso il quale esprimere valori come fratellanza, uguaglianza e libertà oppure, come in questo caso, raccontare un’idea. Avvicinare i ragazzi e i bambini alla street art è importante perché possano comprendere le loro radici, la storia, la città, il quartiere e la comunità in cui vivono. In tale contesto l’atelier di ricerca artistica degli alunni dotati – Liado – frequentato dagli scolari dalla 5° all’8° classe delle elementari quarnerine, in collaborazione con le associazioni Urbani Separè e Iniziativa cittadina di Cantrida (Građanska inicijativa Kantride – GIK), hanno realizzato con freschezza creativa due bellissimi murali sulle pareti che circondano il beach bar “Morski prasac”, sulla spiaggia di Cantrida.

Ravvivare gli spazi urbani
Le spaziose mura, affacciate sul mare, sono ora colorate in due diversi quadri, ispirati ai temi del mare, dei motivi marini e degli antichi mestieri, quelli che conservano e tramandano i segreti di professioni che si perdono nella notte dei tempi, per i quali spesso si sente dire “non li vuole fare più nessuno”. Per creare quelli di Cantrida i ragazzi li hanno studiati e approfonditi in aula attraverso la ricerca su Internet, conversazioni, visite in loco, focalizzandosi nel momento del disegno, sulle figure dei pescatori. A tale proposito, l’autrice del programma Liado, Laura Varljen Herceg, ha spiegato che “40 ragazzi del gruppo di Liado hanno trascorso due settimane esplorando gli antichi mestieri, quali quelli dei carpentieri, dei fabbri, dei bottai e le tradizioni locali relative ai loro antenati, soffermandosi sulle loro abitudini quotidiane, su come nutrivano le famiglie, su come le donne aiutavano i mariti nel risistemare le reti e nel fare le ceste. In un secondo momento gli allievi hanno schizzato le loro idee a matita, analizzato le stesse con i mentori e selezionando quelle più interessanti per la realizzazione dei dipinti in una delle tecniche pittoriche scelte. A lavori terminati si sono uniti all’iniziativa di ravvivamento degli spazi pubblici e, nello specifico, di quelli inerenti ai quartieri cittadini. Attraverso il loro programma annuale, intitolato ‘La cultura del rione di Cantrida’ (Kultura u kvartu Kantrida), nel corso del 2023, hanno ideato una serie di eventi didattico culturali e laboratori per i residenti del succitato quartiere. Dato che anche il nostro programma si basa sulla valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale, ci siamo accorpati con grande entusiasmo al progetto. Per gli alunni è stato molto importante l’aspetto sociale del connettersi con la popolazione locale e dell’arricchimento dello spazio urbano di Cantrida, nel nostro caso quello relativo al beach bar ‘Morski prasac’, che hanno affrescato con due murali coadiuvati dalle mentori Nina Licul, Larisa Dragelj, Tea Paškov Vukojević, Boris Herceg e mia. Per la grande soddisfazione dei numerosi passanti, l’happening artistico è durato 4 ore, dalle 9 alle 13. Considerato l’entusiasmo di tutti l’anno prossimo abbiamo in programma di farne altri due inerenti alle leggende fiumane”.
Sulla scia delle sue parole Tea Paškov Vukojević, insegnante d’arte figurativa nelle SEI San Nicolò e Gelsi, ha rilevato che “il gruppo Liado cerca sempre di aiutare i ragazzi che lo frequentano ad ampliare i loro orizzonti e, per farlo, oltreché farli lavorare ed esprimersi in spazi espositivi, li portiamo in giro e puntiamo su diverse tecniche, tutto al fine di coinvolgerli e fargli conoscere la loro città alla quale, in questo caso, lasceremo un apporto concreto. Oltre ad aver dipinto un murale interno nella SEI San Nicolò, finora non ne abbiamo realizzato alcuno all’aperto per cui, stavolta, la scelta di questa tecnica è stata condivisa da tutti. Nell’approfondire gli antichi mestieri locali gli allievi hanno appreso una miriade di nozioni e informazioni delle quali non erano a conoscenza, come ad esempio il fatto che le reti per la pesca a strascico venivano cucite (tradizione che continua) e le modalità in cui le si faceva, come si effettua la manutenzione e il restauro delle barche in legno, cos’è un palangaro. Per intervenire sulle mura abbiamo utilizzato il colore acrilico bianco per calcestruzzo, nel quale abbiamo aggiunto vari altri colori, di modo che il tempo non li logori. Oltre ai murali abbiamo allestito anche un angolino letterario, costituito da una cabina colorata, teso alla popolarizzazione della lettura. Devo dire che l’iniziativa è piaciuta tantissimo e non vedono l’ora di realizzare degli altri murali”.

I motivi marini e l’angolino lettura.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Un laboratorio storico
L’atelier di ricerca artistica Liado è l’unico programma verificato di arte e design, finanziato dall’Ufficio per l’educazione e l’istruzione, la cultura, lo sport e i giovani della Città di Fiume, rivolto agli alunni artisticamente dotati delle scuole elementari, ideato dalla prof.ssa Laura Varljen Herceg e in auge dal 1992. Lo stesso coinvolge i gruppi di allievi dotati nella dimensione dell’arte figurativa, che hanno realizzato i migliori risultati nei test introduttivi del programma. Ogni gruppo è costituito da un massimo di 15 ragazzi, guidati ognuno da rinomati mentori, i cui incontri, della durata di 4 ore, hanno luogo una volta alla settimana.

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