«Gospoja» e la vendemmia 2021

Il marchio Toljanić di Verbenico prosegue il suo fortunato cammino

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«Gospoja» e la vendemmia 2021

Franjo Toljanić, poco meno di due anni fa perse la vita sull’isola di Veglia, ma dietro di sé non lasciò il vuoto. C’è una famiglia numerosa e la tradizione di famiglia a proseguire sul cammino del capostipite. Dalla sua scomparsa sono passate due vendemmie e l’ultima, quella del 2021, è stata ottima per i viticoltori e produttori di vino di Verbenico (Vrbnik). Tra i produttori della località sull’isola di Veglia può esserci concorrenza, nel senso che ognuno vuole meritarsi dei titoli e delle medaglie, ma in effetti, in un contesto globale, la produzione complessiva è tale da garantire a tutti la propria nicchia di mercato. I produttori isolani e gli altri dell’area quarnerina, da un anno circa sono raccolti all’interno del Kvarner Wine, che ricalca gli schemi adottati diversi anni fa con “Vinistra”.

Autentico boom

Ci si confronta separatamente con i propri prodotti migliori, ma poi si va a conquistare insieme i mercati internazionali. Il brand “Gospoja”, creato dai Toljanić, è presente anche a Fiume con la sala di degustazione in Riva Bodoli dove è stata organizzata una presentazione degli ultimi arrivi, quelli della vendemmia 2021.

“Ormai non c’è cantina che non produca lo spumante, che vive un autentico boom, e quindi ci siamo anche noi. La scorsa vendemmia è stata ottima e la Žlahtina è eccellente”, ha assicurato il loro enologo di riferimento Anton Brusić, svelando quello che potrebbe diventare un altro “caso”. Nell’ambito dell’Unione europea ci fu la questione del Tocai, vino bianco friulano che dovette cambiare nome in quanto il Tokaji ungherese, pur essendo un prodotto completamente diverso, aveva precedentemente protetto la denominazione, poi contesa con i vicini slovacchi. Ci fu in tempi più recenti la questione del Teran, o Terrano, innescata da alcuni produttori sloveni che ne avevano rivendicato la paternità. Ora, invece, c’è un mini conflitto tutto croato in quanto si discute del Prošek. La stessa cantina Toljanić cerca di lavorare su questo tipo di vino, un passito basato su vitigni locali, ma c’è già chi in Dalmazia ne rivendica a sua volta la paternità. In agguato c’è il Prosecco, un’altra cosa, ma con un nome praticamente uguale, ed è lo spumante che arriva dal Veneto.

Che porti questo o quel nome, il vino fatto bene trova sempre chi lo apprezzerà.

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