Fiume. Pensieri e preghiere per chi non è più tra di noi

Tradizionale rito religioso nella Cripta del Tempio votivo di Cosala alla presenza dei fiumani giunti da tutto il mondo

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Fiume. Pensieri e preghiere per chi non è più tra di noi

Come da tradizione, nella giornata che commemora i Defunti, i fiumani nelle prime ore pomeridiane si sono riuniti nella Cripta del Tempio votivo di Cosala, considerato la maggiore opera architettonica di carattere sacro nella Fiume del XX secolo e progettato negli anni Trenta dal famoso architetto fiumano Bruno Angheben, per la messa in lingua italiana. A guidare il rito è stato il reverendo Mario Gerić con la partecipazione del Coro Fedeli Fiumani diretto da Lucia Malner che ha eseguito i canti liturgici.

Il coro Fedeli Fiumani

”Come ogni anno ci riuniamo in questo luogo nel quale sono sepolte le spoglie dei 497 militari italiani caduti nel corso della Prima guerra mondiale e per commemorare i nostri defunti sepolti a Cosala come pure nei cimiteri sparsi in tutto il mondo. Un saluto caloroso va pure ai nostri fratelli giunti da lontano per questo speciale incontro cristiano che fa parte di qualcosa di più grande, il Raduno dei Fiumani nella loro città d’origine”, ha detto il reverendo Gerić.

Tanti i fiumani presenti alla funzione

Al rito religioso, impregnato di fede, ricordi, commozione e nostalgia hanno partecipato il Viceconsole generale d’Italia a Fiume, Massimo Broglia e i suoi collaboratori, fiumani esuli e rimasti e tanti partecipanti alla 58ª edizione del Raduno dei Fiumani, come pure Franco Papetti, presidente dell’Associazione Fiumani italiani nel mondo – Libero Comune di Fiume in esilio (AFIM-LCFM), Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’UI e Melita Sciucca, presidente della Comunità degli Italiani di Fiume. I presenti sono stati salutati dal parroco della Chiesa di San Romualdo e Ognissanti, il reverendo Luka Pranjić.
Nell’omelia il reverendo Gerić ha ricordato: “Ognuno di noi ha il bisogno di vivere la memoria e il ricordo di tutti quelli che sono trapassati. Loro non sono presenti fisicamente ma vengono commemorati e ricordati nel presente e nel futuro”. I passi delle letture sacre sono stati tratti dal Libro di Giobbe e dalla Lettera di San Paolo ai Romani.
Al termine della funzione i presenti si sono raccolti in preghiera a ricordo dei defunti fiumani davanti al cippo commemorativo dedicato “Ai fiumani di ogni fede e razza scomparsi in pace e in guerra, cui violenza totalitaria negò umana giustizia e cristiana sepoltura”, che si trova vicino alla Cripta.

La preghiera davanti al cippo commemorativo

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