Fiume. Assestamento di Bilancio, superato l’esame di riparazione

Il Consiglio cittadino di Fiume approva la manovra, bocciata al primo tentativo. L’HDZ ha chiesto voto contrario ed elezioni anticipate

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Fiume. Assestamento di Bilancio, superato l’esame di riparazione
La manovra è stata approvata con 18 voti a favore e 6 contrari. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il Consiglio cittadino di Fiume è tornato a riunirsi a distanza di una decina di giorni dall’ultima sessione con l’intento di far approvare l’assestamento del Bilancio di previsione in funzione del nuovo assetto organizzativo dei Dipartimenti che da 15 sono passati a 10. Gli importi sono gli stessi, cambia solo il modo di distribuirli. Al primo tentativo, la proposta era stata bocciata per un voto. Si tratta di una manovra tecnica, ma indispensabile per il funzionamento dell’amministrazione cittadina.

«L’ho saputo dai media»
L’ora del question time è iniziata con una domanda inevitabile su un tema di cui avremo modo di occuparci in modo più approfondito. “L’ho letto questa mattina sui media. Non so nient’altro. Attendo di saperne di più da parte degli organi inquirenti”, ha risposto ieri il sindaco Marko Filipović all’interrogazione di Duško Milovanović sulla notizia relativa agli arresti per illeciti nell’utilizzo dei mezzi erogati dai fondi dell’Unione europea, un’operazione della Polizia che avrebbe coinvolto anche alcuni dipendenti dell’amministrazione cittadina di Fiume. L’operazione è partita dalla Procura europea (EPPO).

«Consiglio teatrale, chiarimenti»
Le domande al sindaco sono arrivate principalmente dai membri del suo schieramento politico, che hanno consentito al primo cittadino di fare una carrellata su tutto ciò che si costruisce e si costruirà in città, dai nodi stradali sulla tangenziale all’asilo italiano fino alla rete fognaria. Dopo avere ripassato la lezione sui lavori in corso, abbiamo sentito molte domande “amiche”.
Ci ha pensato Maša Magzan, indipendente, che ha riproposto il problema del funzionamento, o non funzionamento, del Consiglio teatrale dell’“Ivan de Zajc”.
“Viene sistematicamente violata la Legge e impedito il funzionamento del Consiglio teatrale. Vorrei conoscere il motivo per il quale è stato sostituito il suo presidente Zvonimir Pernaić e il modo in cui sono stati nominati due nuovi membri. Nessuno dei due ha i requisiti necessari richiesti. Inoltre, chiederei qual è il motivo del mancato versamento dei conguagli ai membri. Vorrei dei chiarimenti”. La consigliera ha sottolineato che queste e altre domande le aveva fatte già a febbraio, senza ottenere risposta. Il sindaco ha promesso di rispondere in forma scritta, respingendo comunque le considerazioni sulla violazione delle leggi.
Ljiljana Cvjetović del Partito dei pensionati ha chiesto se sono stati versati i 30 euro di integrazione ai pensionati con basso reddito come era stato annunciato. “Sì, l’integrazione pasquale è stata versata sui conti di 900 aventi diritto in base al censo sociale. In futuro, vorremmo che questo importo possa aumentare”, ha risposto il sindaco.

«Niente botteghe»
“Credo che non sia necessario tornare a spiegare i motivi di questa manovra che è di natura tecnica e legata al nuovo organigramma e riassetto dei Dipartimenti”, è stata la breve introduzione del sindaco Filipović.
Danijel Imgrund, HDZ, ha ricordato che il suo partito aveva proposto un emendamento alla proposta dell’assetto dei Dipartimenti: “Eravamo contrari all’accorpamento in un Dipartimento in cui sono stati inseriti istruzione e sport. Inoltre, i capi del Dipartimento non hanno partecipato alle decisioni, sono stati all’oscuro di tutto fino all’ultimo minuto. Per questo motivo non approveremo l’assestamento”.
Robert Salečić, Unione del Quarnero, aveva negato il voto, assieme a Vedran Vivoda dell’Azione dei giovani: “Avevamo fatto delle proposte. Non facciamo parte della maggioranza SDP, vogliamo promuovere i nostri progetti. In ogni caso voteremo a favore dell’assestamento”.
Vivoda ha ribadito: “Niente botteghe”. L’intervento conclusivo di Imgrund è stato esplicito nei confronti degli “incerti”. L’invito del consigliere HDZ: “Abbiate coraggio, mandate a casa questi incapaci e torniamo alle urne”. Vivoda, chiamato in causa, ha risposto: “Se i nostri progetti non si realizzeranno, andremo ad abbattere questo potere a dicembre quando si voterà per il Bilancio 2024”.
L’invito non è stato accolto e la proposta dell’assestamento del Bilancio di previsione 2023, con le proiezioni per il 2024 e 2025, è stata approvata con 18 voti a favore e 6 contrari. Medesima sorte per quanto riguarda la relazione del sindaco sulla realizzazione del Bilancio nel 2023.

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