«Energo», debiti riprogrammati

Approvata la proposta di assicurare le condizioni per il funzionamento e sviluppo dell’azienda municipalizzata

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«Energo», debiti  riprogrammati
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Dopo i 30 milioni di kune per ricapitalizzare la società dopo l’uscita dell’italiana HERA con la sua quota del 34 per cento, l’azienda ora ha bisogno di riprogrammare i propri debiti verso le banche. Per farlo è necessario il consenso del Consiglio cittadino. La situazione è stata illustrata dal vicedirettore dell’”Energo” Marko Križanec: “Ci sono stati 86 milioni di kune di perdite tra il 2009 e il 2014, periodo in cui il Governo ha di fatto congelato i prezzi. C’è stata quindi la crisi del Covid e quella energetica dell’ultimo anno. Da 158 i dipendenti sono scesi sotto i 120. La Città ha acquisito per simbolici 1.000 euro la quota dell’HERA e ora detiene il 92 per cento della proprietà. Non c’è un nuovo indebitamento. Semplicemente i creditori, cioè le banche, ci consentiranno di estinguere i nostri debiti in un periodo di tempo più lungo che per noi sarà sostenibile in base alle entrate previste. In questo senso le banche chiedono la garanzia da parte della Città per l’80 per cento dell’ammontare complessivo del debito. Se non dovesse passare la proposta, quest’anno dovremmo restituire 8 milioni di euro”. La proposta è stata approvata con 20 voti a favore, 9 contrari e uno astenuto.
Secondo l’HDZ è una sorta di ricatto, un’altra situazione in cui le risorse della Città vengono impiegate per coprire gli errori della gestione dell’”Energo”. Favorevoli, invece, da destra a sinistra, MOST e Možemo!, con qualche riserva.

Comitato etico completato
Lo scorso anno il Consiglio cittadino aveva stabilito il Codice etico, un documento il cui scopo principale è quello di evitare che vi siano conflitti d’interesse nelle attività dei membri dell’organo rappresentativo. Come organo di controllo deve essere istituito un Comitato etico, composto da cittadini di un alto profilo morale, estranei a formazioni politiche rappresentate nel Consiglio cittadino o che abbiano partecipato alle ultime elezioni. L’invito pubblico è stato ripetuto dopo che è fallito al primo tentativo di dicembre. Il Comitato deve avere un presidente e quattro membri. Dopo la prima tornata sono arrivate solo tre candidature, alla seconda, appena conclusa, sono usciti dieci nomi. La Commissione per le nomine ha proposto con voto unanime i nomi che ieri sono stati sottoposti ai consiglieri per il voto definitivo. Il presidente è Tihomir Tondini, pensionato, i membri Tomislava Furčić (avvocato), Renata Gržić (docente universitario), Jelena Kopajtić (docente universitario) e Neda Lukić (docente al PAR). La proposta è stata approvata all’unanimità.

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