Le palme abbaziane attaccate dal punteruolo rosso

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Le palme abbaziane attaccate dal punteruolo rosso

ABBAZIA | È allarme punteruolo rosso per le palme di Abbazia. Da qualche anno ormai il vorace coleottero originario dell’Asia sudorientale sta distruggendo una delle piante più caratteristiche della Perla del Quarnero. Per cercare di arrestare l’azione e la diffusione del fitofago, nel 2016 la Città aveva avviato un programma di eradicazione con l’obiettivo di eliminare i focolai con interventi mirati sia sulle palme sane che su quelle infette, nonché l’abbattimento di quelle ormai divorate dal coleottero. Tuttavia, il piano si rivelò inefficace e molte palme furono abbattute con notevoli danni ambientali e paesaggistici, senza trascurare le conseguenze sulla biodiversità.

“Il controllo del punteruolo è problematico e molto difficile – spiega la collaboratrice presso l’azienda Parchi di Abbazia, Dilva Stanić – a causa del concorso di molteplici fattori che favoriscono il fitofago. Gli adulti si muovono con facilità e possono eludere eventuali barriere di protezione o di contenimento espandendo i focolai d’infestazione”.
L’insetto, essendo particolarmente aggressivo, è in grado di debilitare le palme in poco tempo.
Una volta attaccata la pianta, inizia a scavare delle gallerie all’interno cibandosi dei suoi tessuti, talvolta riuscendo a uccidere una palma in soli 20-30 giorni. I primi segni del contagio si manifestano sotto forma di un vistoso appassimento delle foglie e una graduale perdita di stabilità del tronco che porta la palma a ripiegarsi su sé stessa.

Agire in fretta

“È in autunno che l’insetto si riproduce e si formano le larve – aggiunge la Stanić -. Sono queste che con la loro estrema voracità portano alla morte della palma. Quando il fogliame prende la forma di un ombrello aperto allora non c’è più scampo: significa che le larve hanno fatto il loro corso e stanno divorando il fusto. Pertanto bisogna agire in fretta perché trattamenti curativi tardivi risultano inefficaci nel contenere l’infestazione”.
Nei prossimi giorni prenderà il via un nuovo ciclo di trattamenti che prevede l’irroramento delle piante con insetticidi specifici. Il trattamento si ripeterà fino alla fine dell’anno ed è mirato in particolare agli esemplari maschi della palma delle Canarie, la palma cinese e la palma nana, che risultano essere l’obiettivo preferito dal coleottero infestante, oltre chiaramente alle piante con evidenti sintomi di infestazione.
I primi risultati del piano di contenimento si avranno all’inizio dell’anno prossimo. La speranza è che questa volta i trattamenti siano efficaci perché altrimenti c’è il rischio che nei prossimi anni ad Abbazia di palme ce ne siano pochissime, un po’ com’è già successo in alcune aree dell’Istria e della Dalmazia, dove il punteruolo ha già provocato gravi danni al patrimonio arboreo e paesaggistico.

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