Discariche abusive per la Giornata della Terra

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Discariche abusive per la Giornata della Terra

Esattamente un anno fa, il Parlamento europeo ha varato il nuovo pacchetto sull’economia circolare, che stabilisce quali siano gli attuali obiettivi inerenti al riciclaggio dei rifiuti e alle pratiche per la riduzione dello smaltimento in discarica, il tutto al fine di creare un futuro più sostenibile. Le discariche, purtroppo, sono ancora ampiamente utilizzate per lo smaltimento dei rifiuti e gli ultimi dati dell’Unione europea indicano meno della metà del riutilizzo dei prodotti di scarto. I danni per l’ambiente e per l’uomo sono evidenti: le discariche vanno a contaminare il terreno e le acque, oltre che a rilasciare gas metano nell’atmosfera. I nuovi obiettivi di riciclaggio dell’Ue dovrebbero pertanto portare a un cambiamento significativo, che vedrebbe i Paesi membri riciclare, entro il 2025, almeno il 55 per cento dei rifiuti urbani e recuperare il 65 p.c. degli imballaggi entro lo stesso anno, con obiettivi diversificati per materiale. Traguardi ambiziosi, il cui fine ultimo è portare l’uso della discarica al di sotto del 10 p.c.. Le parole d’ordine per un ambiente più sano e pulito sono dunque riciclare e non sprecare.

E Fiume com’è messa?

Una premessa, questa, per volgerci al nostro piccolo e chiederci come sia messa Fiume in virtù di tutto ciò? Sulla carta diremmo piuttosto bene, nella vita reale un po’ meno. Le foto che accompagnano quest’articolo parlano chiaro di quale sia l’attuale livello di coscienza ecologica degli abitanti del capoluogo quarnerino, che quando c’è da buttare via vecchi divani, legname, materassi, rifiuti edili, sacchi di plastica e altri tipi d’immondizia, lo fanno abbandonandoli in natura. Incoscienza bella e buona, che stride pericolosamente con quelle che sono le disposizioni della Legge sull’ambiente, sia croata che europea, e che fa riflettere sul perché succedono episodi simili e su quanto ci vorrà ancora affinché l’uomo capisca realmente l’importanza della tutela ambientale. Perché è da noi stessi che inizia tutto e finché saremo noi i primi a non attenerci alle regole, sarà tutto inutile. Il discorso ha doppio significato nei giorni dell’anno dedicati alla cura dell’ambiente – proprio ieri ricorreva la Giornata mondiale della Terra –, nell’ambito dei quali la municipalizzata fiumana Čistoća terrà oggi, con inizio alle ore 10, su uno stand dinanzi a Radio Fiume in Corso, l’azione educativa “Ricicla la carta e vinci un biglietto” (Papir odvoji, ulaznicu osvoji), volta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un corretto riciclaggio della carta. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”, che regalerà 200 biglietti per gli spettacoli “I 4 Bolero” (in programma il 6 maggio), e “Puttana” (10 e 11 maggio). Per ottenerli basterà portare sulla bancarella predisposta un sacchetto contenente vari tipi di carta (ad esempio cinque o sei vecchi giornali o riviste, volantini pubblicitari, carta per scrivere usata…), per la quale sono a disposizione i cassonetti di colore blu. La carta dev’essere asciutta e priva di rilegature in altri materiali. Si vinceranno, infine, due biglietti a testa.

Un angolo nascosto

Un’azione più che lodevole, che non collima propriamente con quella che è la coscienza ecologica di talune persone, che non ci pensano due volte prima di contaminare l’ambiente. Tornando alle immagini del nostro articolo, sono state scattate ieri, su uno spiazzo sottostante via Liburnia in zona Krnjevo, piuttosto nascosto agli occhi dei passanti. Il lotto in passato era di proprietà della HT (Telecomunicazioni croate) per venire poi acquistato dall’azienda zagabrese Arturus Verona, che intende (o almeno così sembrava nel dicembre del 2017) costruirvi una vera e propria zona d’affari e residenziale – da realizzare in tre fasi – per un valore complessivo di 50 milioni di euro. Un progetto ambizioso, che era stato discusso, appunto un anno e mezzo fa, a livello municipale, con tanto di proposta di modifica del Piano d’assetto urbanistico. Da allora, però, non se n’è più parlato e l’ampio spiazzo funge oggi, purtroppo, da grande discarica abusiva all’aperto. Se ne saranno accorti gli operatori della Čistoća?

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