Fiume. Conclusione della D403. Atteso nuovo contratto

Secondo le valutazioni degli «addetti ai lavori» si arriverà a metà settembre, poi il collaudo tecnico e l’apertura al traffico. Si asfalta via Zvonimir

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Fiume. Conclusione della D403. Atteso nuovo contratto
I lavori sulla D403. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Che sarebbero state sforate le scadenze lo avevamo intuito qualche settimana fa, annunciando un probabile ritardo anche se gli strumenti a disposizione oggi nell’edilizia consentono di realizzare imprese miracolose. In Cina un ospedale lo costruiscono e ci mettono dentro tutte le attrezzature in poche settimane, partendo da zero. Purtroppo, o per fortuna, non siamo in Cina e la nostra realtà è un’altra. Qui sbagliare è umano e gli errori di valutazione non sono nulla di scandaloso, sia quando si parla di costi che di scadenze.

Abbiamo contattato il responsabile del cantiere della D403 per conto dell’azienda investitrice “Hrvatske ceste”, Martin Abramović con il quale abbiamo avuto modo diverse volte, dall’inizio dei lavori, di documentare le fasi di passaggio. A che punto siamo? Il termine per la consegna dell’opera è scaduto ieri. Vi era già stata una proroga visto che la conclusione dei lavori alla D403 era stata fissata in un primo tempo al mese di giugno. Lo aveva reso noto il ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture in persona. Da allora Oleg Butković non vi ha fatto più riferimento. Oggi tutto tace, tranne le macchine asfaltatrici tra le quali ci facciamo strada, come pedoni, per poter percorrere a piedi via Zvonomir. “Siamo in ritardo rispetto ai tempi previsti per cui ci aspettiamo dalle imprese appaltatrici di accelerare i tempi. Ci sono stati molti contrattempi dovuti principalmente al fatto che gli scavi si sono svolti e continuano a svolgersi incontrando le infrastrutture già esistenti, da spostare o da sostituire. Sono tanti i soggetti coinvolti e non è sempre possibile sincronizzare le attività”.
La costruzione dei 3 chilometri, decisamente complicati in quanto costituiti da due viadotti, una galleria e un sottopasso, era stata affidata, poco più di tre anni fa, al consorzio internazionale composto dalla “GP Krk”, azienda leader nella nostra Regione e oltre, nonché dalla slovena “Kolektor” e dalla bosniaco-erzegovese “Euro-Asfalt”. Ne avremo ancora per molto? Della D403 abbiamo fatto a meno finora, visto che non è mai esistita, ma per il ripristino del traffico, per il ritorno alla normalità tra via Zvonimir e via Benčić, dovremo aspettare a lungo? “Al momento so che si sta limando il nuovo contratto, cioè l’annesso a quello esistente, per stabilire la nuova data”. Niente date nemmeno per ciò che vediamo succedere in via Zvonimir. L’asfalto avanza e fa ben sperare.
Oltre alla consapevolezza che siamo in ritardo, non abbiamo altre certezze. Secondo le valutazioni approssimative di chi ci sta lavorando direttamente, verranno chiesti altri 45 giorni per cui, se tutto andrà bene, ci rivedremo a metà settembre. Nei giorni successivi verrà effettuato il collaudo tecnico e quindi, dal 1º ottobre lungo via Zvonimir si tornerà a circolare su tutte le quattro corsie. Inoltre, verrà riaperta via Benčić, chiusa da un anno, quella che collega via Zvonimir a via Čandek. Non finisce qui. A quel punto sarà percorribile in parte anche la nuova D403. Sarà collegata a via Zvonimir dalla rotatoria all’ingresso meridionale della galleria di Podmurvice lungo la quale si potrà raggiungere il nodo di Valscurigne e la rete autostradale.
Il tratto dalla rotatoria a Molo Zagabria avrà la sua funzione nel momento in cui inizieranno le attività del nuovo terminal container. La D403, va ricordato, è stata concepita soprattutto per le esigenze del nuovo scalo, ma allo stesso tempo dovrebbe trarne dei vantaggi anche il traffico cittadino. Ciò avverrà quando alla D403 verrà collegata piazza Žabica con un segmento di 1.300 metri che attraverserà l’area portuale.
L’uscita in Žabica ci proietterà sulla Riva che a quel punto sarà una strada a quattro corsie a due sensi. La Riva, tra l’altro, conoscerà un nuovo regime di circolazione già dall’inizio di settembre e per la durata di un anno circa, a causa della chiusura di via Adamich. Questa è un’altra storia che seguiremo con attenzione e tanta pazienza in una città che potrebbe concorrere per il Guinness dei primati per numero di cantieri edili aperti.

La posa dell’asfalto in via Zvonimir, davanti al Palazzo della stampa.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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