«Čistoća», il sindaco perde un’altra partita

Si è svolta ieri la 23ª sessione del Consiglio cittadino

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«Čistoća», il sindaco perde un’altra partita
Vari i punti all’odg. Foto: RONI BRMALJ

Sembrano fare a gara il TNC “Ivan de Zajc” e la municipalizzata “Čistoća” che si alternano come tema principale alle sessioni del Consiglio cittadino. Ieri è stata la volta dell’azienda preposta alla nettezza urbana, alla rimozione dei rifiuti solidi urbani, alla cura delle aree verdi e altri servizi. Questo punto è stato l’ultimo nell’ordine del giorno e tutto ciò che è stato fatto e detto in quelli precedenti è retrocesso in secondo piano.

Tra questi punti c’è la pubblicazione, per la quarta volta, del concorso per la concessione di 101 metri quadrati di superficie in via Krešimir, da adibire a scopi turistici. Per tre volte il concorso è andato a vuoto, ma la capodipartimento provvisorio, Vlasta Linić ha attribuito ciò alla pandemia. Non c’è stato interesse per i locali che rientrano nel progetto di valorizzazione turistica dell’ex Zuccherificio, oggi Museo civico, finanziato dai fondi europei. Il concorso verrà ripetuto, mentre Maša Magzan, lista civica, presidente della Commissione cultura in seno al Consiglio, ha commentato che il Museo era stato inaugurato nel novembre del 2020 e che la proposta presentata ieri ai consiglieri non è stata approvata dalla Commissione che presiede. Alla fine, la proposta è stata accolta. Stessa sorte anche per la proposta di consentire all’”Art kino” di ampliare il proprio raggio d’azione ed estendere le attività.
”Strategie nel settore della cultura fino al 2030” è un documento proposto dal club dei consiglieri dell’Azione dei giovani, dell’Unione del Quarnero e dalle indipendenti Maša Magzan e Iva Rinčić. Anche se è partito dall’opposizione, il sindaco Marko Filipović ha detto di accettare l’idea di stilare questo documento, con qualche dubbio sulle tempistiche. Alla fine, voto unanime sulla proposta.
Le conclusioni sulla revisione dell’operato del direttore della “Čistoća”, l’istituzione di una Commissione per valutarne il comportamento in relazione allo sciopero del mese scorso, analisi delle entrate e uscite della municipalizzata e analisi dei motivi per attuare i rincari per la rimozione dei rifiuti urbani. Questi sono gli argomenti inseriti nel punto all’odg che è stato proposto dallo stesso club di consiglieri che aveva avviato il discorso delle strategie nella cultura.
Il consigliere dell’Azione dei giovani, Vedran Vivoda, ha aperto le danze con un intervento introduttivo: “Riteniamo che il direttore facente funzioni Bojan Jurdana con il suo atteggiamento abbia contribuito all’escalation dei problemi che sono culminati con lo sciopero. Considerando tutto quello che è successo negli ultimi cinque anni nell’azienda, riteniamo indispensabile cambiare qualcosa. Vorremmo che si indagasse sull’episodio che ha visto i sindacalisti chiusi a chiave nell’ufficio del direttore. Infine, vogliamo sapere perché le bollette dovrebbero aumentare”. Tra le altre cose Vivoda ha chiesto come sia possibile che l’ex direttrice, indagata dalla Procura europea, possa continuare a svolgere un ruolo dirigenziale nell’azienda. L’iniziativa in merito a tutti i punti elencati è stata approvata con 18 voti a favore, 10 contrari e un astenuto. Una volta ancora, quindi, il sindaco e il suo esecutivo non hanno trovato il sostegno del Consiglio cittadino. Non è una buona notizia in vista delle prossime due sessioni, specie di quella di dicembre in cui Filipović dovrà cercare di racimolare i voti per far passare la proposta del Bilancio di previsione.

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