Boom degli spumanti autoctoni, diffidare da quelli a buon mercato

Vitigni locali protagonisti anche in questo segmento. Piccole quantità, altissima qualità

0
Boom degli spumanti autoctoni, diffidare da quelli a buon mercato
Gli 11 spumanti della Regione. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

È il momento migliore per festeggiare i successi e per dare delle indicazioni utili a chi sa apprezzare le bollicine di qualità, quelle che esaltano tutto ciò che di buono è contenuto in un vino. Le feste sono un’occasione per stappare lo spumante, ma sono sempre più numerosi quelli che non esitano a gustarlo anche in circostanze normali. Ci sono i vini frizzanti, quelli che possiamo acquistare al supermercato a 1,5 o 2 euro, che vanno bene per il botto a mezzanotte. Per il resto…
Tomislav Pavlešić, collaboratore esterno alla Facoltà di biotecnologia a Fiume e a capo dell’Agenzia per l’agricoltura e l’alimentazione a livello regionale, ieri ha presentato ai media ciò che offrono le cantine locali della Regione litoraneo-montana in tema di spumanti: “Gli spumanti del Quarnero sono particolari. Nella nostra Regione ci sono 192 ettari di vigneti dei quali il 90 per cento riservati alle varietà autoctone. Siamo in coda alla classifica croata per superficie coltivata, ma tra i primissimi per qualità degli spumanti. I nostri spumanti sono delle eccellenze e alle rassegne, anche quelle internazionali, sono quasi sempre tra i primi tre. Non ci sono molte cantine che si dedicano alla produzione di spumanti, undici in tutto, ma lo fanno con estrema serietà, e sono membri dell’associazione «Kvarner wine» che provvede alla loro promozione. I riconoscimenti sono il frutto di un buon lavoro, ma anche delle caratteristiche dei vitigni locali. Ci sono la Jarbola nel Castuano e la Žlahtina, che è la varietà dominante e che occupa 152 ettari di vigneti”.
Le nostre abitudini alimentari e certe tradizioni, anche se ci teniamo, non è detto che siano da considerare qualcosa di sacro. Lo sottolinea lo stesso Pavlešić: “Prima dei pasti, ed è un’usanza adottata anche da diversi ristoratori, viene offerto un superalcolico come aperitivo. Uno spumante è sicuramente più indicato”. Le papille gustative, infatti, vengono “anestetizzate” dall’alcol e tutti i sapori successivi ne saranno condizionati. Come scegliere lo spumante? “Per prima cosa, diffidate dai prodotti a buon mercato che sono una garanzia di scarsa qualità. Dall’altra parte, un prezzo alto non garantisce nulla, ma prima di acquistare occorre leggere l’etichetta. Se c’è l’indicazione di una produzione tradizionale, ci sono buone probabilità che si tratti di un prodotto valido”, ha spiegato Pavlešić, stappando una bottiglia come va fatto, tenendo conto sia della temperatura che dei bicchieri in cui versare. Se vi siete lasciati convincere, oggi c’è davvero una buona scelta di spumanti locali a prezzi ragionevoli.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display