Abbazia, la città che cura

La Thalassotherapia di Abbazia ha ospitato un convegno relativo ai preparati di una volta a confronto con quelli odierni

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Abbazia, la città che cura
Il professore Amir Muzur è stato l’ideatore del convegno. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

In occasione di tre importanti anniversari relativi alla città di Abbazia, nello specifico i 180 anni della presenza del turismo nella stessa, i 135 anni della dichiarazione di città della salute e i 25 della fondazione del Centro di referenza per il turismo medico, presso la Thalassotherapia di Abbazia, ha avuto luogo il convegno scientifico intitolato “Le procedure e i preparati medicinali abbaziani di una volta e odierni “. Lo stesso è stato organizzato da quest’ultima in collaborazione con la Facoltà di Medicina di Fiume (Cattedra per le scienze sociali e umanistiche in medicina), la Facoltà degli studi sanitari (Cattedra per la sanità pubblica) e la Città di Abbazia.

A salutare i convenuti è stato il direttore della sede ospitante, il medico internista specializzato in cardiologia Viktor Peršić, il quale ha spiegato che l’incontro, teso a celebrare tre significativi anniversari abbaziani relativi alla salute, è stato ideato dal professore Amir Muzur. In tale contesto ha specificato che “è un’ottima occasione per ricordare i metodi di una volta, alcuni moderni e il percorso che stiamo effettuando al fine di offrire servizi e prodotti sempre all’avanguardia”. A confermare l’importanza della Perla del Quarnero quale luogo di cura è stato anche il sindaco della stessa, Fernando Kirigin, a detta del quale “non è necessario parlare molto dell’importanza del turismo per Abbazia e del fatto che la Città sia nata in qualità di luogo di cura, inizialmente come località invernale. Oggi è la Thalassoterapia a fare le veci di fulcro dei servizi e del turismo sanitari, la quale, avvalendosi di oltre sei decenni di attività ed esperienza, ha alle spalle una miriade di successi e riconoscimenti. Siete il centro di riferimento del Ministero della Salute per ciò che concerne il settore del turismo sanitario, nonché quello nazionale per la medicina sportiva”.

Scartare e approfondire
Il professore ordinario presso la Facoltà di scienze sanitarie e capo del Dipartimento di scienze sociali e umanistiche in medicina presso la Facoltà di Medicina di Fiume, nonché appassionato della storia abbaziana, Amir Muzur ha rilevato che “il congresso è focalizzato sulla tematica inerente agli antichi preparati medicinali e alle procedure di una volta. È noto che circa 100/150 anni orsono Abbazia ne vantava una marea ed era conosciuta per gli stessi, molti dei quali furono patentati e inventati qui, nonché diffusi in tutta l’Europa. È interessante il fatto che alcuni, anche se in piccola misura, vengono utilizzati ancora oggi e fondamentalmente si tratta di soluzioni per bagni rilassanti e simili. In effetti il potenziale è enorme: abbiamo a disposizione tanti prodotti, probabilmente assumibili e utilizzabili, ma non conosciuti abbastanza. In tale senso, il compito dell’incontro, molto specifico, è dare la parola ai professionisti contemporanei in merito ai vari argomenti, quali i dermatologi, coloro che si occupano di medicina fisica e riabilitativa e altri, al fine di valutare criticamente le suddette procedure e appurare quali sono da eliminare in quanto ormai obsolete e quali da considerare e studiare meglio. Questo, in effetti, è il messaggio che speriamo potrà venir utile innanzitutto alla Thalassotherapia e a tutta la città di Abbazia, come pure un modo per celebrare quest’anno ricco di anniversari importanti”. Successivamente, Muzur ha aperto il convegno con la conferenza introduttiva intitolata “I medici e i farmaceuti abbaziani all’epoca dell’amministrazione austriaca – scienziati, imprenditori o abili promotori”, seguito da quelle di Ana Brajdić Ščulac, Tamara Braut, Tea Rosović, Viktor Peršić, Tatjana Kehler, Kristijan Zulle, Silvije Šegulja, Nataša Skočibušić, Aleksandra Stevanović e Suzi Petričić.

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