Turismo e fonti d’acqua: settori da implementare

A Capodistria il Forum del foglio «Finance»

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Turismo e fonti d’acqua: settori da implementare
L’incontro sul turismo sostenibile. Foto: BOJAN KRALJ/STA

Al Forum sullo sviluppo del territorio istriano, organizzato a Capodistria dal quotidiano “Finance”, si è discusso principalmente di turismo e fonti d’acqua. Gli interlocutori hanno sostenuto in particolare le misure a breve termine recentemente adottate per quanto concerne l’approvvigionamento idrico nell’area dei quattro Comuni costieri. Altri problemi sono stati segnalati alla tavola rotonda sul turismo verde e l’atteggiamento del personale nei confronti degli ospiti. La prima discussione nell’ambito dell’incontro è stata intitolata “Turismo tra aspettative degli ospiti e l’indirizzo verde e sostenibile”. Ksenija Flegar, che fino a questo mese ha guidato il Direttorato del turismo, ha sottolineato che il comparto a livello statale non è stato trattato come un problema interdisciplinare. Dopo l’adozione della nuova strategia per la trasformazione dell’industria dell’ospitalità a livello nazionale, secondo lei questo non deve più accadere. Mateja Hrvatin Kozlovič della cooperativa “Tesori dell’Istria” ha affermato tra l’altro che i risultati del turismo dovrebbero essere misurati sulla base del benessere della gente del posto e non con indicatori quantitativi. Ha sottolineato che il turismo è uno strumento con cui miglioriamo la qualità della vita. Ha ancora osservato che il governo ha stilato una strategia per sostenere il turismo sostenibile e verde, ma la maggioranza degli alberghi statali non ne tiene conto. Alla domanda del direttore del foglio “Finance”, Peter Frankl se gli albergatori stranieri siano migliori di quelli sloveni, il sindaco di Isola, Danilo Markočič, ha risposto che la cosa più importante è che i proprietari gestiscano attivamente le loro strutture. Borut Fakin, direttore della cantina vinicola “Vinakoper”, ha sottolineato che i migliori sono coloro che generano profitti per la regione. Markočič ha anche rimarcato che quest’anno alla scuola media alberghiera di Isola sono iscritti soltanto 80 studenti. Questo non basta a coprire la richiesta di personale qualificato e il bacino dei Paesi ex jugoslavi è ormai esaurito. La seconda tavola rotonda è stata intitolata “Cosa abbiamo imparato dalla siccità di quest’anno e quali soluzioni adottare”. Per quanto riguarda la soluzione a breve termine che prevede un pozzo aggiuntivo a Klariči e il collegamento delle linee di approvvigionamento idrico regionali, il direttore dell’Acquedotto del Carso, Primož Turšič, ha valutato che è l’unica strada possibile. Martin Pregelj, direttore dell’Acquedotto del Risano, ha affermato che i 2 milioni di euro garantiti dal governo per i primi interventi risulterebbero sufficienti. Alla serata era presente anche Tomaž Primožič del Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e dell’Alimentazione, il quale ha sottolineato che va fatto di tutto per alleggerire il sistema idrico durante l’estate. Secondo il sindaco di Capodistria, Aleš Bržan, sarebbe necessario realizzare un ulteriore sistema di approvvigionamento idrico per l’irrigazione, ma bisognerebbe prima calcolare le sue ricadute sull’economia.

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