Per l’Istria uno status di Provincia autonoma

Alojz Kovšca ha incontrato gli esponenti CNI e i sindaci costieri

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Per l’Istria uno status di Provincia autonoma

Dedicata al processo di regionalizzazione in Slovenia la visita di lavoro del presidente del Consiglio di Stato, Alojz Kovšca, ieri a Capodistria. Dapprima ha incontrato i rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana, il deputato Felice Žiža e il presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani, la sua vice, Nadia Zigante e il segretario Andrea Bartole. Al centro del colloquio la bozza di legge sulla costituzione delle Province, ossia sull’introduzione di un nuovo livello dell’autogoverno locale che accorpi più realtà locali in un’amministrazione intermedia tra Stato e Comuni. Subito dopo Kovšca ha esaminato lo stesso tema anche con i sindaci di Capodistria, Aleš Bržan, di Pirano, Đenio Zadković e di Ancarano, Gregor Strmčnik.
Da un’approfondita analisi della materia e dei passi da intraprendere per completare la riforma in tempi relativamente brevi, è emersa la valutazione che esiste la volontà politica e lo spazio di manovra per inserire nella legge sulle Province, in fase di stesura al Consiglio di Stato, un’estensione territoriale della Provincia istriana, che inglobi soltanto i quattro Comuni costieri, dove vive la Comunità Nazionale Italiana. “L’iter legislativo è a buon punto. Siamo arrivati al penultimo gradino, quindi ad un passo dalla presentazione della legge in Parlamento, sempre che i partiti non avanzino riserve. Finora non lo hanno fatto. Gli esperti si sono detti concordi sulla necessità delle Province, hanno ipotizzato una suddivisione territoriale in base a criteri generali, quindi abbiamo raccolto le posizioni dei Comuni e stabilito quali sono i loro desideri per dare vita alle nuove Amministrazioni locali. Ci sono alcune divergenze di vedute, ma ci sembra unanime la volontà di proseguire su questa strada. Sui banchi dei deputati giungeranno alcune possibili varianti della mappa provinciale, mentre sulle competenze delle Province non notiamo dubbi di rilievo”, ha rilevato Kovšca. “Non vedo ostacoli nemmeno per una Provincia istriana autonoma, comprendente i quattro Comuni costieri. Rispetta i criteri sul numero minimo di abitanti e di consistenza economica. Inoltre, dobbiamo rispettare gli accordi internazionali vigenti, che attribuiscono una posizione speciale alla Comunità Nazionale Italiana. Non possiamo limitare con atti amministrativi i diritti acquisiti dalla componente italiana su questi territori. Mi rallegra il fatto che la CNI e i Comuni dove essa vive, abbiano raggiunto una piena identità di vedute sul funzionamento della futura Provincia e personalmente sosterrò le loro istanze”, ha concluso il presidente del Consiglio di Stato.

L’incontro con i sindaci dei Comuni costieri

Le posizioni della CNI a Lubiana saranno difese nel corso dell’iter legislativo dal deputato al seggio specifico al Parlamento sloveno, Felice Žiža. “Durante questi colloqui abbiamo compreso che esiste la ferma volontà politica di arrivare a una Provincia istriana autonoma. Noi ci vogliamo credere e ci impegneremo sino in fondo perché ciò accada. Ovviamente, non dimentichiamo che le Province sono in dibattito a Lubiana da decenni e che finora sono sempre arrivati veti per la loro costituzione. La posizione della CNI e i suoi diritti in questi procedimenti è chiara, legata al Trattato di pace di Parigi e al Memorandum di Londra. I sindaci sono disposti a supportare anche la nostra rappresentanza negli organismi provinciali. Nel Consiglio il numero di connazionali è già stabilito dalla Legge sulle autonomie locali, quindi il 10 per cento del numero complessivo. Tra loro andrà indicato un vicepresidente provinciale, nonché un vicepresidente nel Consiglio dei sindaci, che fungerà da secondo ramo del Parlamentino provinciale. Da qui si aprirà la possibilità di aprire il dibattito su un esponente CNI nel Consiglio di Stato”, ha puntualizzato ancora Žiža.
Piena soddisfazione per le consultazioni è stata espressa da Alberto Scheriani, presidente della CAN costiera. “Mi sembra di poter dire che le nostre istanze abbiano incontrato il favore del presidente Kovšca. Avevamo spedito in tempo utile le nostre posizioni in merito alla riforma. Innanzitutto chiediamo che la fascia costiera abbia uno status speciale proprio per la presenza della CNI. Abbiamo chiesto che sia garantita la nostra rappresentanza negli organismi provinciali, ponendo in evidenza anche gli altri interessi della Comunità italiana sul territorio e di come essi vadano interpretati in senso lato nell’ambito della Provincia. Il presidente del Consiglio di Stato si è detto favorevole, abbiamo garantito piena collaborazione nelle fasi successive dell’iter legislativo e siamo fiduciosi per un suo completamento”.
A nome dei sindaci dei Comuni costieri si è rivolto ai giornalisti il primo cittadino di Capodistria, Aleš Bržan. “Con i miei colleghi abbiamo ribadito le posizioni già espresse dai Consigli municipali. I nostri interessi comuni richiedono la costituzione di una Provincia istriana. Aspettiamo gli sviluppi sul testo di legge e vedremo come fare ulteriori passi avanti. Esistono reali possibilità che nasca una Provincia con il nome di Istria, ovvero Istra”, ha concluso Bržan.

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