Oasi del mare, progetto rivolto alla biodiversità

L’iniziativa di salvaguardia dell’habitat illustrata da Irena Fonda

0
Oasi del mare, progetto rivolto alla biodiversità
Irena Fonda. Foto: ELENA BUBOLA

L’Oasi del mare è diventata realtà. La consapevolezza dell’urgenza di agire per preservare la natura e il mare ha portato YouSea, l’Istituto per la conservazione della biodiversità marina, alla creazione di un modulo pilota che diventerà una piattaforma per l’osservazione e la ricerca, nonché un esempio di buone pratiche per interventi simili in mare. La cerimonia ufficiale d’apertura si è svolta ieri, mercoledì, alla Stazione di biologia marina di Pirano. L’iniziativa, alla presenza tra gli altri del Console Generale d’Italia a Capodistria, Giuseppe Coviello, dei rappresentanti del Comune e della CNI di Pirano, è stata illustrata da Irena Fonda dell’Istituto YouSea, la quale ha rilevato che l’obiettivo è quello di creare un nuovo habitat dalle condizioni più favorevoli per le specie marine autoctone del golfo, ma al contempo vuole essere da stimolo all’apprendimento per tutti coloro che operano nel campo della tutela del mare in ogni sua forma e per le nuove generazioni. La neonata zona marina protetta punta dunque a un largo bacino di fruizione dove “osservazione, ricerca ed educazione” sono gli obiettivi principali e ne potranno beneficiare dagli allevatori marini ai ricercatori, dai semplici viaggiatori ai visitatori, compresi i gruppi scolastici. Collocata sul fondale lungo la costa settentrionale della baia di Pirano, è stata delimitata da elementi in calcestruzzo eco-sostenibile incastonati da pietre calcaree. La struttura, che misura 5,5 metri di larghezza per 3,5 di lunghezza ed è alta 3 metri, oltre allo zoccolo adagiato sul fondale è strutturata in cinque gradoni a diverse profondità con l’obiettivo, una volta colonizzata dai vari organismi autoctoni, di garantire un nuovo habitat alle specie marine. Il progetto cardine punta, in futuro, a estendere il progetto con l’immersione di più barriere artificiali identiche o diversificate che, a lungo andare, avranno un beneficio esponenziale sulla fauna marina del golfo di Pirano, presentata oltretutto in una mostra alla Stazione di biologia marina, andando a incrementare la superficie del fondale con un forte impatto positivo sulla qualità e la rigenerazione delle acquacolture in loco. Da rilevare che le barriere sottomarine naturali sono pressoché inesistenti nelle acque territoriali per cui non offrono rifugio a specie commercialmente interessanti che, invece, con l’introduzione dell’area protetta andranno a incrementare sia la pesca sia l’acquacoltura multi-trofica. Come rimarcato nell’occasione, gli elementi artificiali favoriranno l’insediamento di un’ampia gamma di organismi filtratori con un effetto rigeneratore e autopulente, incisivo sulla qualità del mare. Sottolineato pure che gli organismi marini muniti di gusci di carbonato di calcio riducono la quantità dei gas serra, non soltanto nel mare ma anche nell’atmosfera. La Stazione di biologia marina piranese che opera all’interno dell’Istituto nazionale di biologia, ha il primato d’essere l’istituzione slovena che studia il mare e ne monitora la qualità focalizzandosi nella ricerca in campo oceanografico a livello fisico, chimico e non soltanto biologico. I problemi climatici fanno emergere i sempre più frequenti periodi di carenza d’ossigeno sui fondali del nord Adriatico e l’impatto dell’uomo è una delle cause più incisive. Ecco perché, è stato illustrato, dovremmo vedere l’Oasi del mare come un’ancora di salvezza, un salvagente che fungerà da area di ripopolamento per gli organismi a rischio o in via d’estinzione siano essi pesci, crostacei, molluschi o altri. Il contributo fondamentale per avviare il progetto dell’Istituto YouSea è stato opera di Bauhaus, sponsor e partner ufficiale dell’oasi protetta, ma sono aperte le donazioni libere a sostegno dell’allevamento sottomarino, unico nel suo genere nella baia di Pirano.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display