Zara. L’Asilo Pinocchio cresce grazie ai fondi dell’UE

Con le risorse dell’FSE La scuola materna italiana di Zara ha potuto procedere con otto assunzioni

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Zara. L’Asilo Pinocchio cresce grazie ai fondi dell’UE

La Scuola italiana dell’infanzia Pinocchio di Zara è una delle 75 istituzioni prescolari in Croazia ad aver ottenuto dal Fondo sociale europeo (FSE) finanziamenti a fondo perduto per il miglioramento dei servizi nel sistema d’educazione prescolare. Il progetto “Pomeriggio al Pinocchio” che, attraverso l’allungamento dell’orario di lavoro, vuole migliorare l’accesso dei fruitori ai servizi sociali di alta qualità, nonché bilanciare meglio la vita lavorativa con quella familiare. Inoltre, aumenterà la capacità di questa istituzione, grazie all’assunzione di otto dipendenti, all’introduzione di programmi educativi nuovi e di qualità e alla maggiore accessibilità dei servizi alle famiglie meno abbienti.
“Con questo progetto desideriamo rendere più flessibile il processo educativo-istruttivo, per adeguare meglio la sfera lavorativa e privata delle famiglie che vivono a Zara, rispondere attivamente alle esigenze individuali e di sviluppo dei bambini, nonché introdurre un principio innovativo nell’educazione inclusiva dei bambini. Il progetto contribuisce anche alla coesione sociale, fornendo identiche possibilità ai gruppi a rischio, cioè aumentando le possibilità d’iscrizione dei bambini i cui genitori sono disoccupati o a rischio povertà”, ha rilevato la direttrice dell’asilo d’infanzia, Maja Tolić Perišić.

La Scuola italiana dell’infanzia Pinocchio è stata istituita nel 2013, come primo asilo d’infanzia in lingua italiana in Dalmazia. Oggi nei regolari programmi di 10 ore sono iscritti due gruppi misti di bambini tra i 3 e i 7 anni, dei quali si prendono cura 5 educatrici. In armonia con gli standard pedagogici e di sicurezza, il Pinocchio impiega anche cuoche, donne delle pulizie, tuttofare. Il fondatore dell’asilo d’infanzia è la Comunità degli italiani di Zara, mentre l’edificio è di proprietà dell’Unione Italiana. La specificità è la messa in atto dei programmi attraverso i quali si cura la lingua e la cultura italiana, nonché il retaggio culturale. L’ottenimento dei mezzi dall’FSE è un ulteriore passo avanti per il Pinocchio, oltre a costituire la conferma della qualità del lavoro svolto finora.
“Su iniziativa del fondatore della nostra istituzione, la CI di Zara, coadiuvati dalla preparazione della documentazione del progetto da parte della Piattaforma 22 di Sebenico, siamo riusciti a ottenere i fondi necessari già nella prima Delibera. L’attuazione del progetto è iniziata a ottobre scorso e durerà 20 mesi”, ha sottolineato Tolić Perišić.

Igor Karuc, della CI di Zara, ha accolto la notizia con grande soddisfazione, visto anche il suo impegno per la riuscita dell’iniziativa. “All’asilo d’infanzia si lavora costantemente per innalzare la qualità del lavoro e dell’ambiente, con lo scopo di rendere quanto più qualitativo il soggiorno dei bambini nella nostra istituzione. Ad esempio, abbiamo introdotto alcune novità nell’alimentazione e nella preparazione dei pasti, attraverso la collaborazione con i piccoli produttori a conduzione familiare e alcune macellerie, dai quali acquistiamo prodotti della miglior qualità. Inoltre, usiamo prodotti ecologici per le pulizie e l’igiene, abbiamo ridotto il consumo d’energia elettrica passando al riscaldamento a gas. Con questi cambiamenti insegniamo quanto siano importanti le abitudini sane e contribuiamo alla creazione della coscienza ecologica nei bambini in età prescolare”, ha affermato Karuc.
Il progetto “Pomeriggio al Pinocchio” durerà ufficialmente 20 mesi, ma all’istituzione e alla CI esistono già i piani inerenti al “dopo”. “I piani per il futuro sono tanti, da un più ampio contesto ambientale ai corsi di aggiornamento per tutto l’organico, dalla verifica dei nuovi programmi all’adempire dei passi necessari a ottenere lo status di Eco asilo d’infanzia e della bandiera verde. Disponiamo di un ottimo team e ci rallegriamo dei nuovi progetti”, ha concluso Karuc, ringraziando nuovamente tutti coloro i quali hanno contribuito all’ottenimento dei mezzi dal Fondo sociale europeo.

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